Trenta metri quadri di verde urbano in Italia per ogni abitante. A Messina sono meno di nove

Trenta metri quadri di verde urbano in Italia per ogni abitante. A Messina sono meno di nove

Trenta metri quadri di verde urbano in Italia per ogni abitante. A Messina sono meno di nove

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giovedì 04 Aprile 2013 - 16:04

Cagliari è la città con la più elevata disponibilità, seguono Venezia e Padova. Al sud meglio che al centro e al nord ovest, ma agli ultimi tre posti si trovano Bari, Napoli e Messina. Il dato meridionale è trascinato verso l'alto da Sardegna e Basilicata. In città solo tre polmoni verdi: Villa Dante, Villa Mazzini e Villa Sabin. E il parco Aldo Moro rimane ancora chiuso

In Italia ogni abitante dispone mediamente di 30,3 metri quadri di verde urbano. Le disponibilita’ minori si rilevano al Centro (23 metri quadri per abitante) e al Nord-ovest (24,3 metri quadri). Lo rileva l’indagine ‘Dati ambientali nelle citta” effettuata annualmente dall’Istat. L’analisi mette in luce forti differenziali territoriali. Nel Nord-est la disponibilita’ di verde urbano pro capite e’ piu’ elevata (in media pari a 45,4 metri quadri). Nel Mezzogiorno le buone dotazioni in alcune citta’ contribuiscono ad elevare il valore medio della ripartizione (33,1 metri quadri per abitante), in particolare quelle dei capoluoghi lucani e di Andria, Ragusa, Carbonia, Tortoli’ e Nuoro, tutte con dotazioni superiori ai 50 metri quadri pro capite. Tuttavia nella ripartizione si rileva anche la piu’ elevata concentrazione di citta’, dove il verde urbano per abitante e’ inferiore ai 9 metri quadri: una condizione che caratterizza un terzo dei capoluoghi delle Isole e oltre quattro su 10 tra quelli del Sud. Tra i grandi comuni, anche in presenza di valori assoluti consistenti (a Roma i metri quadri di verde urbano superano i 45,6 milioni, a Milano i 21,7 milioni, a Torino i 19 milioni, a Bologna gli 11,5, a Genova i 10,4 e Firenze e Venezia i 9 milioni), in considerazione della elevata dimensione demografica le dotazioni per abitante sono nel complesso contenute. I cittadini, infatti, dispongono in media di 17,4 metri quadri per abitante a fronte di una disponibilita’ nei capoluoghi di medie e piccole dimensioni di 46,1 metri quadri. E’ Cagliari (39,5 metri quadri per abitante) la citta’ con la piu’ elevata disponibilita’ pro capite; seguono Venezia (33,8 metri quadri) e Padova (33,4 metri quadri), mentre nei rimanenti grandi comuni i valori sono al di sotto della media, e a Bari, Napoli, e Messina inferiori ai 9 metri quadri per abitante.

“La legge che abbiamo varato in gennaio – scrive in una nota il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – spinge i sindaci a fare di più per dare ai cittadini un ambiente migliore, più bello e più salubre. Città come Bari, Napoli o Messina, fra quelle più cementificate, devono impegnarsi a imitare gli esempi virtuosi di Sondrio, Lodi e Matera, dove ogni cittadino ha a disposizione aree verdi oltre il 15% degli spazi urbani”. Per garantire che venga osservata l’applicazione effettiva della legge, il ministro ha nominato i nove componenti del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, “fra persone di particolare e comprovata competenza ed esperienza tecnica, culturale, professionale o giuridica nel settore ambientale”. Tra questi, il capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, e il presidente del Consiglio nazionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali, Andrea Sisti.

La legge è la 10 del 2013 ed a Messina è stata presentata lo scorso 22 febbraio a palazzo Zanca (vedi correlato). L’auspicio è che serva ad invertire la rotta nella nostra città, dove sono presenti solo tre polmoni verdi: Villa Dante, Villa Mazzini e Villa Sabin. Un quarto, il parco Aldo Moro, è da tempo negato alla città. Il 20 gennaio dello scorso anno, il Comune ha siglato una convenzione con l’Ingv, l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia ospitato all’interno del parco, per la fruizione pubblica di una parte dell’area, ma da 15 mesi a questa parte non c’è stato seguito. Di recente, la vicenda è stata riportata alla luce dagli attivisti del Teatro in Fiera che ne hanno fatto un’altra Ztl (Zona temporaneamente liberata), ripulendo l’area dalle erbacce, prima che una prevista Festa di Primavera venisse interrotta dall’arrivo dei carabinieri.

L’apertura del Parco Aldo Moro sarebbe un piccolo spiraglio di luce in un tunnel oscuro per uscire dal quale è necessario ripensare la città nell’ottica di una fruizione pubblica di nuovi spazi verdi, al contrario della politica di cementificazione perpetrata negli ultimi anni. Che in tutte le classifiche sull’ambiente è il verde urbano Messina sia agli ultimi posti, non stupisce affatto.

6 commenti

  1. e pensare che a messina esiste una coppia di eminenti esperti il primo che si è preso un master per contare le piante e l’altro che copia i regolamenti dicendo che li scritti di proprio pugno in mesi e mesi di lavoro !!!!

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  2. avete considerato anche le erbacce?

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  3. Ma quanta demagogia!! In questa “indagine” sono per caso inclusi anche gli alberi piantati in Città? Questa “indagine” tiene conto dell’orografia della Città? Questa indagine tiene conto che Messina è stretta e lunga e che mai potrà avere decine di parchi? Questa indagine tiene conto delle colline di Messina, e potrei andare avanti ma non vorei stancare.

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  4. liliana parisi 5 Aprile 2013 11:07

    Il problema non è che ci sia poco verde, ma che sia tenuto malissimo. Mi riferisco in particolare ad erbacce e cartacce e alle palme che stanno morendo

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  5. Ho girato parecchio ed in nessuna città ho riscontrato la grande disponibilità e la grande qualità di verde che ha a disposizione Messina.
    Queste classifiche sono strane, per alcune città le piazze, i marciapiedi alberati, le aiole ect. sono considerate verde pubblico.In altre, a Messina in modo particolare ci si dimentica di prestigiose e vaste aree verdi attrezzate e godute dai messinesi e non solo.
    Messina ha l’area dei Peloritani, con tanto, vasto suggestivo verde pubblico straordinario, attrezzato e di superqualità.
    Di grande rilievo, meravigliosa è la bellissima area lagunare di Faro-Ganzirri, un contatto straordinario con il panorama e la natura, una delle aree verdi più belle in assoluto.
    Personalmente ho osservato cigni, anatre di tutte le specie, aironi, fenicotteri,ect. Un osservatorio privilegiato sulla natura….
    Ovviamente Messina e dotata anche piccole aree verdi: Villa Dante, Villa Mazzini, Batteria Masotto, Villa Royal, Villa Sabin, Piazza Cairoli, Piazza Municipio, Piazza del Popolo, ect.ect.
    Lodi, Matera, Sondrio hanno tanto verde…ma quanti messinesi farebbero cambio tra i viali alberati di queste cittadine ed i tanti Km. di spiaggia che sono la delizia estiva, anche invernale per i tantissimi appassionati di pesca…
    Un mq. di mare a quanto verde corrisponde???
    Messina dispone di attrezzate, vaste aree collinari e montane di una grande e meravigliosa area lagunare, di spiagge e mare a volontà…e tanti altri spazi…..
    Con quali criteri è stata fatta questa classifica????

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  6. Aggiungo che a Cagliari,(andate a vedere) il verde pubblico è costituito dal sistema di spiaggie, dalle zone salmastre e dal colle San Michele…..Chi ha segnalato i dati di Messina all’Istat si è dimenticato di tante aree collinari e montane come Musolino ad esempio, qualche lago…..30 km.di spiaggia e tanto altro…..

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