L’associazione antimafia Rita Atria e Zero Waste Sicilia organizzano un convegno su una possibile alternativa economica all’industria pesante e inquinante, unendo le forze per la tutela dell’ambiente e della salute, richiamando i cittadini della valle del Mela e Milazzo.
Si terrà domani alle 17:30 presso la Sala Vetri del Paladiana di Milazzo il convegno “Milazzo-Valle del Mela, un’insostenibile idea di sviluppo. Scenari di riconversione”, organizzato dall’Associazione Antimafie Rita Atria, con la collaborazione di Zero Waste Sicilia. L’obiettivo è stimolare il dibattito su una possibile alternativa economica all’industria pesante e inquinante, unendo le forze per la tutela dell’ambiente e della salute, richiamando i cittadini della valle del Mela e Milazzo.
Le due associazioni si propongono di organizzare altre iniziative tese a far crescere una nuova consapevolezza nell’opinione pubblica, ponendo come nodo centrale della propria attività “il superamento dell’insostenibile scelta di sviluppo industriale imboccata sessanta anni fa, causa del degrado sociale ed economico della nostra città, colpita oltre che dal punto di vista sanitario anche sotto l’aspetto economico”.
Il convegno sarà quindi un primo passo per i cittadini che pretendono un futuro migliore e diverso; un futuro che contempli la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute. “Se noi cittadini- si legge nella nota delle associazioni- siamo riusciti a organizzare questo convegno, che è un piccolo contributo, ci chiediamo cosa potrebbero fare i nostri amministratori che amano, o dovrebbero amare, questa città e questo territorio, almeno tanto quanto noi”.
L’associazione Antimafie Rita Atria, in collaborazione con le associazioni ambientaliste che vorranno condividerli, si fa quindi promotrice di alcuni principi: impossibilità del raggiungimento dell’eco compatibilità dell’attuale industria petrolchimica, sia attraverso ammodernamento degli impianti sia mediante il rispetto dei limiti di legge; applicazione del principio di massima precauzione e prevenzione primaria con istituzione di mappe epidemiologiche, poiché la tutela della salute non è garantita tramite il semplice controllo degli inquinanti; risarcimento dei danni arrecati alla salute della popolazione e dei danni materiali; superamento dell’attuale scenario industriale con programmazione di possibilità economiche diverse che tengano conto delle reali vocazioni del territorio; chiusura dei distretti inquinanti dell’area industriale e riconversione con bonifica delle aree contaminate; posizione critica e d’interlocuzione nei confronti della classe politica e degli enti preposti alla tutela della salute pubblica.
Tornando poi sulla questione Edipower di San Filippo del Mela e l’uso del CSS, anche l’Associazione Antimafie Rita Atria si è unita alla battaglia intrapresa da Zero Waste Sicilia contro discariche e inceneritori per una gestione virtuosa dei rifiuti. “Rigettiamo dunque- si legge nella nota- con forza la produzione di energia mediante impiego del CSS e la sempre più crescente ideologia pro-termovalorizzatori. Un’ideologia che non racconta tutta la verità rispetto ai danni provocati alla salute e che non tiene conto delle leggi della natura”.
Secondo le associazioni, il dibattito sul CSS sarà un vero e proprio banco di prova per chi si dichiara ambientalista poiché da una parte ci saranno i sostenitori del partito degli inceneritori, delle emissioni, della crescita; dall’altra parte ci saranno le forze che non accettano che ambiente, salute e beni comuni siano sacrificati insieme agli altri diritti dei cittadini per soddisfare l’avidità di pochi gruppi di potere.
