La "Messina" di Antonello: l'evento di Villa Cianciafara

La “Messina” di Antonello: l’evento di Villa Cianciafara

Daniele Ferrara

La “Messina” di Antonello: l’evento di Villa Cianciafara

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mercoledì 17 Luglio 2019 - 10:42

Protagonista dell'evento organizzato da InsideMessina è stato il celebre pittore

Si è tenuto a Villa Cianciafara l’evento “La Bottega di Antonello” organizzato e curato dall’associazione InsideMessina – impegnata nella promozione dell’identità peloritana attraverso aspetti quali la storia, la cultura e l’arte – nelle persone di Giovanni Bonfiglio e Salvatore Scuderi, con il patrocinio del Comune di Messina e l’adesione dell’Associazione Amici del Museo di Messina, dell’Associazione Aura e dell’Associazione Guide turistiche Eolie, Messina e Taormina.

Antonello degli Antonii – meglio noto come Antonello da Messina, il nome con cui firmava le sue opere – è stato ovviamente il protagonista dell’incontro, la cui figura si è voluta ammirare sotto molteplici aspetti.

Un pomeriggio intenso, da quando la luce solare era più viva a quando è declinata, seppure tardivamente, com’è d’estate, entro la splendida cornice d’alberi e antiche mura di Villa Cianciafara che ha ospitato l’evento, a Zafferia.

Nel giardino sono state allestite esposizioni pregevoli di dipinti, quali quelli del maestro Stefano Donato e le riproduzioni dei dipinti antonelliani di Pippo Crea, e sono state installate temporanee botteghe con le icone del Laboratorio di Iconografia Cristiana Mater Dei di Furci Siculo a cura di Ivan Polverari e Silvana Raffa, e le tele del laboratorio di Tommaso Giannetto e allievi.

Il seminario si è aperto con i saluti dell’ingegner Giuseppe Amedeo Mallandrino, che ha cortesemente messo a disposizione dell’iniziativa i giardini di Villa Cianciafara. Con la moderazione di Giovanni Bonfiglio, la riunione si è articolata attorno a quattro argomentazioni di personalità esperte.

La Messina di Antonello

La Messina di Antonello. Il professor Franz Riccobono – Presidente degli Amici del Museo e Vicepresidente della Fondazione UNESCO Sicilia – ha aperto le orazioni, dipingendo con le proprie parole la Messina quattrocentesca in cui Antonello viveva e che spesso dipinse splendidamente, una città florida per i suoi commerci e aperta a tutte le innovazioni dell’arte, delle quali il Messinese seppe fare tesoro e che raffinò ulteriormente.

Antonello, il suo campanilismo è il brand di Messina nel mondo. Dopo, la dottoressa Francesca Mangano – Presidente dell’Associazione Aura – ha sottolineato l’importanza per Messina della figura di Antonello che, per il nome con cui si firmava e per la sua fama, si qualifica come principale intermediario culturale fra Messina e il mondo, uno straordinario esempio d’attaccamento alla propria città. Un brand, o che almeno tale dovrebbe essere, per la Città.

Attrattori turistici nella Provincia di Messina. Ancora, la dottoressa Cristina Leone – Presidente delle Guide turistiche Eolie, Messina e Taormina – ha descritto la complessa realtà turistica di Messina e della sua ex-provincia, data dalla presenza di splendidi siti nei comuni che sfidano naturalmente l’attrattività d’una città metropolitana, che, aldilà delle molte perdite mai ripristinate dopo i cataclismi, manca ancora d’un’organizzazione che sappia incanalare i flussi turistici.

La “rivoluzione” di Antonello

Rivoluzione pittorica di Antonello da Messina. Il professor Marco Grassi – docente della Libera Università Maria Santissima Assunta di Palermo –, infine, ha parlato degl’influssi e delle novità apportate da Antonello nella pittura del tempo e di come la sua arte sia attraverso la sua scuola. In particolare, Antonello ha il pregio d’essere uscito dall’uso ritrattistico del profilo, avendo optato per figure ruotate di tre quarti che meglio consentono la comprensione del soggetto, una vera e propria rivoluzione.

A completamento del seminario, sono intervenuti il pittore di fama internazionale Enzo Migneco in arte Togo, e i presenti maestri Polverari, Crea e Giannetto, parlando della loro attività e della loro esperienza artistica anche in rapporto a quella di Antonello.

Alla fine delle relazioni, un gradevole concerto d’un quartetto di clarinetti e fagotto dell’Associazione Musicale Ars Nova Messina, con la splendida esecuzione di brani classici e moderni al calare della sera su Zafferia.

Ha chiuso la serata una foto di gruppo di organizzatori, relatori e artisti, con al centro la perfetta riproduzione di Crea del Ritratto d’uomo, il celebre presunto autoritratto di Antonello: come segno d’una presenza spirituale eppure vibrante dell’intramontabile pittore nella serata che lo ha celebrato.

Un’altra grande manifestazione culturale messinese, com’è sempre capace d’organizzarle InsideMessina.

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