La Pg abusiva al Comune di Messina e il caso sciatori, condannato un vigile

La Pg abusiva al Comune di Messina e il caso sciatori, condannato un vigile

Alessandra Serio

La Pg abusiva al Comune di Messina e il caso sciatori, condannato un vigile

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martedì 15 Giugno 2021 - 10:39

8 mesi di condanna al vigile che chiese al Policlinico la lista degli sciatori messinesi presunti "untori" senza autorizzazione della Procura

Dopo la multa di 1500 euro al sindaco di Messina, scatta un’altra condanna generata dalla gestione della pandemia da parte di Cateno De Luca. E’ quella ad 8 mesi inflitta all’agente della sezione di polizia giudiziaria della Polizia Municipale.

A farne le spese è l’ispettore Giuseppe Parialò, comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino per rispondere di falso, per aver chiesto all’Asp Policlinico di avere la lista del gruppo di vacanzieri messinesi che tra fine gennaio e inizio febbraio dello scorso anno, a ridosso delle chiusure e malgrado gli allarmi dell’epidemia da coronavirus in arrivo, andarono in vacanza a Madonna di Campiglio.

Al ritorno molti di loro risultarono positivi. Una vicenda conosciuta come quella degli “sciatori” contro i quali si scatenò una profonda campagna d’odio social, con liste false fatte circolare ovunque e col sindaco che non perse occasione di cavalcare anche questa polemica, in nome del bene e della sicurezza dei suoi cittadini.

Per giorni De Luca in diretta ha chiesto conto al Policlinico di avere i nomi degli “sciatori”, e alla fine da Palazzo Zanca una richiesta ufficiale all’Asp partì, firmata proprio da Parialò che si presentò fisicamente al Policlinico. Non ottenendo nulla però, visto che non vi era alcuna delega dell’autorità giudiziaria, come chiarito pubblicamente dal Procuratore capo Maurizio De Lucia.

Parialò davanti al giudice ha scelto il rito abbreviato, assistito dall’avvocato Antonio Li Causi, e si è sempre difeso sostenendo di aver informato l’Asp che “l’atto ispettivo” non era su delega dell’autorità giudiziaria.

E’ ancora in piedi, invece, l’indagine complessiva della Procura sul caso sciatori nel suo complesso, affidata alla Digos che ha acquisito le liste vere dei vacanzieri. Gli accertamenti sono più spinosi di quel che le polemiche social hanno adombrato. Trai vacanzieri c’erano infatti molti professionisti del settore medico, poi risultati positivi, che hanno continuato ad operare per alcuni giorni, al rientro. Il sospetto è che abbiano generato diverse positività.

Dal canto loro gli “sciatori” sostengono di aver avvisato per tempo i propri superiori dei percorsi effettuati, ancor prima di scoprire la loro positività, e di essere stati invitati a continuare a lavorare, in assenza di conferme dai test e in assenza di una normativa chiara di riferimento. Le regole sul tracciamento dei contatti e su come comportarsi in casi del genere, infatti, sono arrivate molto dopo.

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Un commento

  1. Abbiamo già capito da tempo come andrà a finire: la colpa è del solito De Luca (qualche anno fa sarebbe stata di Accorinti) e tutti vissero felici e contenti!!!!!

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