La piccola Yasmine salvata in mare e un futuro senza muri

La piccola Yasmine salvata in mare e un futuro senza muri

Marco Olivieri

La piccola Yasmine salvata in mare e un futuro senza muri

sabato 14 Dicembre 2024 - 00:25

La storia dell'undicenne soccorsa in mare da un'ong a Lampedusa e la necessità di corridoi umanitari

È terminato il giorno di Santa Lucia e un pensiero va a Yasmine. L’undicenne salvata in mare poche notti fa a Lampedusa, dopo il naufragio, dal veliero “Trotamar III” della ong “Compass collective”. Yasmine è stata recuperata grazie alla sua voce, alla sua improvvisa richiesta d’aiuto, mentre era straordinariamente aggrappata a una camera d’aria. Aggrappata alla vita.

Pensiamo a lei. E, come racconta una canzone di De Gregori, “Santa Lucia”, per rimanere in tema con il 13 dicembre, dovremmo guardare meglio. Vedere davvero i disagi e gli orrori, le ingiustizie e gli oltraggi alla verità. Ma anche i lampi di bellezza, le verità non dette, i sogni e le speranze, le occasioni di riscatto.

“Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi/E un cuore che non basta agli occhi/E per la tranquillità di chi va per mare/E per ogni lacrima sul tuo vestito/Per chi non ha capito”, canta Francesco De Gregori. Allora sforziamoci di vedere davvero con occhi nuovi. E, tra una polemica sul Mammuccari fuggitivo da “Belve” e una notizia sulla separazione dei Ferragnez, pensiamo all’undicenne Yasmine e al suo viaggio disperato in barca dalla Sierra Leone. Ma anche agli altri 44 migranti, compreso il fratello della ragazzina, morti in mare. Un altro naufragio. Un’altra strage di migranti, mentre l’Europa e l’Italia non hanno voce e non hanno testa. Non possiedono “un cuore che basta agli occhi”.

“I corridoi umanitari salvano le vite”

Sottolinea la Comunità di Sant’Egidio: “Storie come questa ci ricordano quanto sia fondamentale salvare vite umane e offrire un’alternativa sicura a viaggi così pericolosi. Attraverso i corridoi umanitari promossi da Sant’Egidio è possibile garantire un futuro migliore a chi fugge da guerre e violenze, evitando che persone innocenti siano costrette a rischiare la vita in mare”.

Nel frattempo, in attesa di politiche decenti in ambito italiano ed europeo, mentre aumentano i morti nel Mediterraneo, è bello pensare a Yasmine come la “Futura” della canzone di Dalla. Il futuro è tuo, Yasmine, e non di chi invoca muri e barriere. Il futuro non appartiene a chi è morto dentro, senza saperlo. Potrà anche vincere una battaglia elettorale ma, nel tempo, a lunga distanza, perderà.

L’immagine è di repertorio.

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Un commento

  1. Questo triste episodio viene riecheggiato per spingere sull’immigrazione clandestina. Giusto, abbattiamo tutti i muri e lasciamo entrare 80 milioni di africani sfaccendati da sfamare. il finto buonismo causerà la fine della nostra civiltà,

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