Oggi i funerali. Messina è ancora una volta una città ferita e, dietro il frastuono social, sono tante le situazioni che meritano attenzione e sensibilità
di Marco Olivieri
MESSINA – Oggi pomeriggio è stato il giorno dell’ultimo saluto alla piccolissima Elisa. Nella chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire di Messina, a Santa Lucia sopra Contesse, i funerali sono stati celebrati da padre Giovanni Ioppolo. La bimba di quattro mesi è precipitata dal primo piano lunedì scorso insieme alla madre. Una tragedia per la quale non esistono parole. Ma c’è chi dovrà stare vicino ai genitori di Elisa, aiutarli, e trovare parole e gesti per sostenerli.
Per il resto, risulta sempre attuale il monito felliniano: “Eppure io credo che se ci fosse un po’ di silenzio, se tutti facessimo un po’ di silenzio, forse qualcosa potremmo capire” (dal film “La voce della luna”, ispirato al romanzo “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni). Senza entrare nel merito della singola vicenda, se tutti facessimo un po’ di silenzio potremmo accostarci alle sofferenze e ai disagi esistenziali, psichiatrici e psicologici con un altro spirito. E uno Stato degno di questo nome deve garantire cure adeguate per tutti.
Ripeto: non mi riferisco al caso specifico. Tuttavia, la sensazione è che, in una società dove si strepita e si fa parecchio baccano social, in tanti rimangano ai margini. E chiusi nella loro sofferenza.
Intanto un bacio e un pensiero per Elisa. Siamo ancora una volta una città ferita. In un mondo spesso ingiusto.
La foto è di repertorio.
CARO DIRETTORE ,LEI DICE BENISSIMO PER COME SCRIVE…..MI VIENE PERÒ QUESTA RIFLESSIONE E CIOÈ CHE IL SILENZIO IN GENERALE, SE CI PENSIAMO ,È PROPRIO ALLA BASE DI QUESTE TRISTI VICENDE🥺…..PER CHI ATTRAVERSA UN PERIODO NO,PER CHI È DEPRESSO,PER CHI SI SENTE SOLO E TENDE AD EMARGINARSI ,PER CHI HA DISTURBI PSICHICI ,È PROPRIO IL SILENZIO AD ACUIRE QUESTE PROBLEMATICHE…..IL SILENZIO DI CHI TI STA VICINO, PERCHÉ MAGARI SOTTOVALUTA ,O NON HA GLI “STRUMENTI” ADATTI PER POTER AIUTARE ,IL SILENZIO DELLO STATO CHE NON CREA STRUTTURE ADEGUATE IN OGNI TERRITORIO PER FRONTEGGIARE IL DILAGARE DI QUESTI DISTURBI SPECIE TRA I GIOVANI PER FAR SI CHE VENGANO CURATI E SUPPORTATI ADEGUATAMENTE….UN’ ALTRA COSA CHE NON VA È IL “CONDANNARE” CERTI DISTURBI CON LA PAROLA PAZZIA CHE “EMARGINA”, NON È CURATIVA E FA SPROFONDARE ANCORA PIÙ NEL BARATRO …..IL SILENZIO È DOVEROSO CHE SCENDA SUI SOCIAL CHE DIVENTANO TRIBUNALI CHE “CONDANNANO”,CHE GIUDICANO SENZA SAPERE ,NELLE TRASMISSIONI, DOVE C È LA SPETTACOLARIZZAZIONE DI FATTI COSÌ DELICATI,DOVE OGNUNO DICE LA PROPRIA, SENZA DI FATTO CONOSCERE CON ESATTEZZA CIÒ CHE AVVIENE E CHE PORTA A QUESTI TRAGICI EPILOGHI….IL SILENZIO È OPPORTUNO LADDOVE LE PAROLE NON SI SANNO DIRE E LE AZIONI NON SI SANNO FARE DANNEGGIANDO E NON AIUTANDO …..CHE IL SILENZIO SERVA SOLO GIUSTAMENTE COME DICE LEI ,A RIFLETTERE, E A CONSIGLIARE LA STRADA GIUSTA AFFINCHÉ NON CI SI SMARRISCE SENZA AVERE PIÙ LA POSSIBILITÀ DI RITROVARSI .
Buongiorno,
esatto, mi riferivo a quel tipo di silenzio. Da un altro punto di vista, quello che indica lei, ci vuole tutt’altro: attenzione, sensibilità, ascolto e dare voce al disagio.
Grazie
GIUSTISSIMO DIRETTORE!!!!, GRAZIE MILLE PER ESSERE SEMPRE GENTILISSIMO 🤩NEL RISPONDERE A NOI LETTORI…UN CARO SALUTO 👋