Per Messina l'aeroporto resterà sempre quello di Catania. Reggio non sarà mai più che secondario

Per Messina l’aeroporto resterà sempre quello di Catania. Reggio non sarà mai più che secondario

Marco Ipsale

Per Messina l’aeroporto resterà sempre quello di Catania. Reggio non sarà mai più che secondario

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martedì 18 Ottobre 2022 - 09:17

Le distanze sono simili ma non è questo il punto principale. Quanto il fatto che Reggio ha due destinazioni fisse, Catania un centinaio

di Marco Ipsale

“Abbiamo un aeroporto a tre chilometri e andiamo a un altro aeroporto a centodieci chilometri…”. Detta così, e c’è chi l’ha detto e lo dice, sarebbe da pazzi. Il fatto è che, ovviamente, non è così. Tre chilometri è la distanza che intercorre tra Capo Peloro e Cannitello o Santa Trada, frazioni al confine tra Villa San Giovanni e Scilla, il punto più stretto… dello Stretto di Messina. Dal porto di Messina a quello di Reggio Calabria la distanza è di circa dodici chilometri, dal porto di Messina fino a Ravagnese, la frazione che ospita l’aeroporto, si arriva a circa diciotto chilometri. Ma anche così, diciotto chilometri contro centodieci, sembra non esserci paragone. Il problema è che quei diciotto chilometri sono di mare, non di terra, e non può essere la stessa cosa.

Infatti dal porto di Messina a quello di Reggio l’aliscafo impiega mezz’ora. Ma il porto di Reggio dista circa dodici chilometri dall’aeroporto, così ci sono cinque minuti di tempo per scendere e prendere la coincidenza col bus, che impiega altri venticinque minuti. Totale un’ora. Quindi, senza intoppi legati alle condizioni marine o al traffico stradale, Messina è distante dall’aeroporto di Reggio un’ora.

La storia del pontile di Ravagnese

C’è chi ricorda che una ventina d’anni fa era in funzione il pontile di Ravagnese, che oggi esiste ancora ma è abbandonato (nella recente immagine qui sotto). Una soluzione potenzialmente più comoda perché l’attracco si trova vicino all’aeroporto. Dimentica, però, alcune cose: la prima è che la navigazione dura circa quaranta o quarantacinque minuti, perché è più lontano da Messina, la seconda è che lo stesso pontile non è poi così vicino allo scalo ma si trova a due chilometri. Per cui c’era un bus navetta che tra rottura di carico (il cambio del mezzo di trasporto), ripartenza e arrivo impiegava altri dieci o quindici minuti. Risultato? Da Messina sempre un’ora o, al massimo, se tutto andava bene, cinquanta minuti. Quel pontile è stato dismesso sia per lo scarso numero di passeggeri sia perché non era così vicino e il risparmio di tempo alla fine era davvero minimo. La linea Messina – Reggio porto, invece, non essendo dedicata esclusivamente all’aeroporto ma più che altro ai pendolari, può reggersi da sé.

Arrivare in meno di un’ora all’aeroporto di Reggio è difficile

Insomma arrivare da Messina all’aeroporto di Reggio in meno di un’ora è difficile, con tutte le incognite e i disagi che provoca la rottura di carico, soprattutto bagaglio al seguito. Così chi parla di aeroporto distante mezz’ora dice cose inesatte. Ed è necessario calcolare le distanze in termini di tempo, perché parlare di distanze in chilometri, quando c’è di mezzo il mare, è fuorviante.

I nuovi voli da Reggio, una buona notizia

Il tema è tornato alla ribalta perché la Regione Calabria ha stanziato 13 milioni per un biennio per nuovi voli trisettimanali per Bologna, Torino e Venezia, con prezzi calmierati per reggini (50 euro) e messinesi (40 euro). La differenza è data dalla considerazione che i messinesi devono pagare anche per aliscafo più bus, in questo modo i costi si parificano.

Sicuramente una buona notizia, in attesa di conoscerne i dettagli e vedere quando saranno effettivamente in vendita. Sarà interessante sapere, ad esempio, la disponibilità di posti a prezzi calmierati a Natale o in altri periodi affollati. Ad oggi, infatti, l’aeroporto di Reggio continua ad essere collegato alle due sole storiche destinazioni, Roma e Milano, con la capitale che è raggiungibile in soluzione diretta in treno in tempi simili a quelli dell’aereo, considerati spostamenti e attese. Bologna, Torino e Venezia sono destinazioni utili, che finalmente ampliano i collegamenti, ma in bassa stagione, da Catania, è possibile acquistare a prezzi anche inferiori. Quindi novità utile sì ma non epocale.

Per Reggio una sola opzione, per Catania tre

A differenza dell’aeroporto di Reggio, che può essere raggiunto esclusivamente in modalità aliscafo più bus, per l’aeroporto di Catania esistono tre opzioni: auto, treno e bus, tutt’e tre senza rottura di carico. E già questo è un primo vantaggio. I tempi sono variabili perché dipendono da diversi fattori ma, in condizioni normali (purtroppo c’è sempre il rischio code), in auto si può arrivare in un’ora e un quarto, in treno in un tempo compreso tra 1 ora e 26 e 1 ora e 56 (dipende dal numero di fermate), in bus tra 1 ora e 25 e 1 ora e 50 (anche in questo caso la prima linea è diretta mentre la seconda fa diverse fermate dentro Catania).

Reggio e Catania a distanze simili

Insomma l’aeroporto di Reggio è distante da Messina un’ora, quello di Catania una media di un’ora e mezza. Reggio è sì più vicino ma non di moltissimo. In prospettiva, tra dieci anni si potrà andare in treno da Messina a Fontanarossa in cinquanta minuti, visto che da qualche mese sono iniziati i lavori del raddoppio ferroviario Giampilieri – Fiumefreddo, e a quel punto l’aeroporto più vicino diventerà quello di Catania.

Già da Messina Sud diventa più vicino Catania

Il calcolo, poi, riguarda solo Messina Centro. Perché se restiamo nel Comune di Messina, ma ci spostiamo in zona sud, ecco che la prospettiva cambia. Ad esempio da Tremestieri a Fontanarossa il bus Sais impiega 1 ora e 10 minuti con corsa diretta. Da Tremestieri all’aeroporto di Reggio, invece, è necessario prima andare al porto di Messina (circa 15 minuti di auto, traffico e parcheggio permettendo, o qualcosa meno in treno ma poi a piedi dalla stazione centrale al molo), calcolare un margine di sicurezza di 20 minuti prima della partenza dell’aliscafo e da qui aggiungere un’ora (aliscafo più bus) di cui parlavamo prima, con un paio di rotture di carico che rappresentano sempre un’incognita. In pratica Tremestieri dista 1 ora e 10 minuti dall’aeroporto di Catania e 1 ora e 40 minuti dall’aeroporto di Reggio. Altro che scalo a un “tiro di schioppo”, come piace dire ad alcuni. E più si va a sud più la forbice di tempo si allarga, ragion per cui la provincia jonica punterà sempre su Catania e non potrà mai farlo su Reggio.

La bugia dei collegamenti

Assodato che la differenza in termini di tempo per raggiungere i due scali non è così evidente, dimenticate tutto ciò che abbiamo detto finora. Perché, oltre a quella sulla vicinanza che, vedremo dopo, è stata posta come questione principale e invece non lo è, c’è un’altra bugia più grande propinata nel tempo, quella che i messinesi non usano l’aeroporto di Reggio perché è collegato male. E anche questo non è vero.

Gli orari di aliscafo più bus

In direzione aeroporto, aliscafo alle 13.05, arrivo al porto di Reggio alle 13.35, navetta in partenza dal porto di Reggio alle 13.40, arrivo in aeroporto alle 14.05 per il volo Reggio – Roma delle 15.10 con atterraggio a Fiumicino alle 16.25, treno per Termini alle 16.53 o alle 17.08 con arrivo alle 17.25 o 17.40.

Aliscafo alle 14.30, arrivo al porto di Reggio alle 15, navetta in partenza dal porto di Reggio alle 15.15, arrivo in aeroporto alle 15.35 per il volo Reggio – Milano delle 16.55.

In direzione Messina, invece, volo Roma – Reggio delle 13.15 con atterraggio alle 14.15, bus navetta alle 14.40 con arrivo al porto di Reggio alle 15.05, aliscafo delle 15.10 e arrivo a Messina alle 15.40 o, per chi non dovesse farcela, aliscafo delle 16 e arrivo a Messina alle 16.30.

Volo Milano – Reggio delle 14.30 con atterraggio alle 16.10, bus navetta delle 16.55 con arrivo al porto di Reggio alle 17.20, aliscafo per Messina allo stesso orario (ma la coincidenza dovrebbe essere rispettata) e arrivo a Messina alle 17.50.

Gli orari delle navette sono soggetti a modifiche in caso di modifiche degli orari dei voli.

Da Reggio solo due destinazioni fisse: Roma e Milano

Se i messinesi, in questi anni, hanno usato pochissimo l’aeroporto di Reggio e moltissimo quello di Catania non è per un problema di collegamenti. Il problema è molto più semplice ed evidente: da Reggio ci sono solo due destinazioni fisse, Roma e Milano. E’ chiaro che non tutti devono andare a Roma e Milano ma nelle parti più disparate d’Italia, d’Europa e del mondo. Se anche si potesse arrivare all’aeroporto di Reggio col teletrasporto, i messinesi sarebbero comunque costretti a continuare a usare l’aeroporto di Catania. Infatti i reggini stessi volano da Lamezia se non persino da Catania.

L’aeroporto di Catania è una risorsa

Stupido farne questioni di campanilismo. I messinesi non hanno mai avuto troppa simpatia per i catanesi e non “scelgono” Fontanarossa perché i reggini gli stanno antipatici. Lo “scelgono”, virgolette d’obbligo data la scelta obbligata, perché l’aeroporto di Catania ha un centinaio di destinazioni, contro le due di Reggio. L’aeroporto di Catania è il quinto italiano per numero di passeggeri e anche quest’anno, come nel 2019 (ovviamente non nel 2020 e nel 2021 causa Covid), supererà la soglia dei dieci milioni di passeggeri. E’ una risorsa ed è una fortuna averlo relativamente vicino perché consente ai messinesi di andare ovunque nel mondo, spesso a prezzi non elevati. E’, in pratica, anche l’aeroporto di Messina.

Il ruolo dei messinesi

Questa enorme crescita nel tempo non è dovuta ai messinesi, che possono rappresentare forse un decimo dei passeggeri, sarebbe avvenuta lo stesso. Così come non è dovuto ai messinesi il fatto che Reggio non riesca a… decollare. Dovrebbe essere la politica reggina, molto prima di quella messinese, a puntare sull’aeroporto di Reggio, sempre che sia possibile. La Provincia di Messina ha fatto parte a lungo della Sogas, la vecchia società di gestione dell’aeroporto dello Stretto, corrispondendo annualmente somme cospicue dei contribuenti a fronte di risultati nulli.

Gli aeroporti italiani minori

Se Reggio avesse più voli a prezzi competitivi, si dice… Certo, se li avesse, ma da decenni non ce li ha e coi se e i ma si fa poco. Voli che invece a Catania ci sono. Reggio, così come Bolzano, Parma, Forlì, Rimini e qualche altro, fa parte degli aeroporti italiani minori. La tendenza difficilmente cambierà, non è questione di volontà, è normale l’esistenza di grossi scali e di altri più piccoli. Lo stesso discorso potrebbe valere altrove: ad esempio la provincia di Reggio Emilia è priva di aeroporti, è molto vicina all’aeroporto di Parma e un po’ più lontana da quello di Bologna. Ma il primo ha pochissimi voli, mentre il secondo ne ha decine. Ovviamente tutti i reggiani vanno a Bologna, spesso unica alternativa, e accettano serenamente che Parma potrà restare al massimo uno scalo secondario. Si obietterà che i collegamenti tra Reggio Emilia e Bologna sono migliori rispetto a quelli tra Messina e i suoi scali di riferimento, ed è vero, ma è proprio per questo motivo che la politica messinese dovrebbe spendersi per migliorare i collegamenti con Catania (ad esempio servirebbero più treni e più corse Sais dirette al posto di quelle con tante fermate) prima ancora che quelli con Reggio (per i quali non c’è molto da fare).

Se davvero da Reggio ci saranno voli convenienti per Bologna, Torino e Venezia tanto di guadagnato. Ma non cambierà granché. Che sia Reggio o Catania, ma persino Lamezia o Comiso, è utile avere più destinazioni possibili ai prezzi più bassi possibili. Perché spesso a far propendere per un aeroporto o un altro non è la distanza (relativa, ovviamente) ma i prezzi. E anche su questo fronte il paragone tra Reggio e Catania non ha mai retto.

L’aeroporto del Mela non si farà

Chiariamo, infine, che un aeroporto in provincia di Messina non si farà, contrariamente alla propaganda di molti politici. Sì, sarebbe bello, comodo e geograficamente anche corretto, visto che soprattutto la costa tirrenica messinese (con le Eolie, Milazzo, Marinello, Tindari, Capo d’Orlando e tante altre bellezze penalizzate) è lontana da ogni aeroporto e che la Sicilia ha l’anomalia di contare quattro scali “a due a due”. Nel senso che ne ha due in Sicilia nord occidentale vicini tra loro e altri due in Sicilia sud orientale anch’essi vicini tra loro, cosicché la Sicilia nord orientale (Messina) e quella sud occidentale (Agrigento) restano scoperte. In teoria sarebbe stato più logico il posizionamento a Palermo, Catania, Messina e Agrigento ma gli scali di Trapani e Comiso erano già esistenti, militari riconvertiti al civile. Aeroporti nuovi in Italia non se ne costruiscono, anzi diversi di quelli minori sono sull’orlo della chiusura. Ecco perché, in pratica, è meglio concentrarsi sul fattibile. Tra dieci anni, come detto, Messina sarà collegata a Fontanarossa in cinquanta minuti di treno. Nel frattempo i collegamenti si possono e si devono migliorare.

31 commenti

  1. AEROPORTO DEL MELA e PONTE SULLO STRETTO sono DUE ENORMI CAZZATE……realizziamo e pianifichiamo cose fattibili e serie senza poesie e inutile perdita di SOLDI….

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    1. L’Aeroporto a Messina distruggerebbe Catania, ma soprattutto annichilirebbe quello di Reggio. E’ chiaro anche da quanto dice il giornalista, che c’è un grosso motivo politico che sbarra la strada all’aeroporto di Messina.

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  2. Vanno migliorati i collegamenti via treno. Intermodalità è alla base di tutto. Provate a prendere un treno per Fontanarossa nel fine settimana. Ce n’è uno ogni morte di papa. I collegamenti con l’aeroporto dovrebbero coprire tutta la giornata in coincidenza con la partenza degli aerei. Spesso sei obbligato ad andare in macchina con un notevole costo. Reggio manco a nominarlo, per noi è come se non esistesse. Come detto due sole rotte e spesso con prezzi poco competitivi.

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  3. Analisi impeccabile.

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  4. Credo che l’aeroporto di Catania sia una risorsa per la Provincia di Catania.
    Messina è la prima provincia turistica siciliana e avrebbe diritto ad un aeroporto per servire tutte le località turistiche della costa tirrenica ed anche della costa jonica, Taormina compresa.
    Servirebbe a ridurre il carico di quello di Catania, quindi a velocizzare arrivi e partenze per il grande flusso di utenti diretti nella provincia di Messina, che non sono soltanto i residenti, ma la grande quantità di turisti, italiani ed esteri, diretti ai siti di richiamo turistici di tutta la provincia ( Taormina e zona Jonica, Capoluogo, Isole Eolie, fascia tirrenica (Nebrodi compresi) fino a Cefalù.
    Ma è da valutare e quantificare i benefici occupazionali, quindi economici, che un aeroporto scatena sul territorio che lo ospita, per il grande sviluppo di servizi collaterali che necessitano per il suo funzionamento.
    Chi ricorda “il deserto” che c’era 50 anni fa attorno all’aeroporto di Catania. Totalmente privo di servizi. Lasciavi l’auto in un immondezzaio e non sapevi se al ritorno la trovavi .Oggi sono nati decine di parcheggi a pagamento (accanto all’aeroporto e nelle zone limitrofe) che hanno prodotto decine di posti di lavoro.
    La stazione aeroportuale ospita decine di negozi e posti di ristoro che, oltre a dare lavoro a decine di persone, fanno conoscere ai 10milioni di viaggiatori prodotti e località siciliani.
    Potremmo fare un lungo elenco delle ricadute positive sulla provincia di Catania. Non elenco le multe che il comune di Catania incassa per la troppa “solerzia” dei vigili, che stanno in agguato (modello Alberto Sordi) che non ti danno nemmeno il tempo di scaricare i bagagli dall’auto quando vai ad accompagnare qualcuno che parte.
    Limitare il tutto al fattore tempo di collegamento, a mio avviso, non ha senso. E’ come indicare la luna e guardare il dito.
    Ci sarebbe tanto da dire sulle scelte nei ns. politici di questo dopoguerra che hanno consentito a fare di Milazzo, e di tutta la Sicilia, la raffineria d’Italia, con la creazione di pochi posti di lavoro e moltissimi danni ambientali che resteranno bombe ambientali per molti decenni.
    Milazzo, dove tra l’altro hanno distrutto la vocazione delle produzioni agricole per colpa dell’inquinamento atmosferico della raffineria, era stato da sempre individuato , per la sua “Piana”, il posto ideale per l’aeroporto.
    Guardiamo lo sviluppo del territorio e no il tempo che i messinesi impieghiamo per raggiungere Reggio Calabria o Catania
    Messina ha tutti i titoli per rivendicare un aeroporto sulla fascia Tirrenica della provincia.
    Come dall’articolo riportato non esiste nessun aeroporto in questa parte della Sicilia ed è il momento, no per campanilismo, di pretenderlo perchè il bacino di utenza, turisti compresi, sempre più attenti a questa parte dell’Isola, lo renderebbero economicamente sostenibile.

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  5. Il bello che si tiene conto della distanza di Messina città e non della sua provincia soprattutto tirrenica … L’aeroporto va fatto nella Valle del Mela, porterebbe sviluppo e turismo ! Ma noi siamo Bizantini e filosofeggiamo del “collegamento rapido ” ad un aeroporto morto e sepolto ( 2 voli Roma e Milano ) da circa 50 anni stile ponte sullo stretto…
    mentalità buddace… Poi vedi che se ne sono andati già tutti !!!

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  6. Ma un collegamento con dei bus navetta che partono direttamente da Messina per l’ aeroporto di Reggio Calabria (visto che lo si vuole valorizzare!) allo stesso prezzo dei bus che arrivano a quello di Catania, elaborando un progetto in cui le rispettive regioni che si interfacciano si impegnano ( si parla tanto di continuità territoriale, area metropolitana dello stretto…etc etc..) con dei contributi, utili a colmare la differenza dei costi a carico dei vari attori che si occupano del trasporto sia terrestre che marino è così complicato da realizzare ??? La politica deve dare delle risposte !!!

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  7. Giovanni Mollica 18 Ottobre 2022 11:59

    Ottimo articolo. Bravo giornalista

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  8. La teoria è bella, sicuramente. Io sono una persona che viaggia spesso da Messina in aereo per lavoro e vi garantisco che, ove possibile, preferisco sempre volare da Reggio che da Catania. Perchè l’aeroporto non è a Catania, ma dalla parte opposta di Catania rispetto a messina. Per arrivare con tranquillità bisogna sempre partire almeno 3 ore prima della partenza del volo e , vi garantisco, si arriva spesso con il patema d’animo, tra i lavori sull’A18 e il traffico sulla tangenziale di Catania ( e non consideriamo eventuali incidenti).
    Quando ci sarà il treno con frequenza decente e corse notturne la situazione sarà diversa. Segnalo però che con il treno la rottura di carico c’è: la stazione è distante dall’aeroporto per andarci a piedi e c’è un servizio di navette. Per cui, arrivato il treno bisogna aspettare.

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    1. Aeroporto di Catania o aeroporto di Reggio ???
      Siamo emigranti ab origine lo stesso.
      Con tutta la provincia tirrenica , unica produttiva e commerciale e turistica che abbiamo, discutiamo da 50anni ( stile ponte ) come sulla granita caffè con panna o fragola con panna, focaccia con o senza acciuga…
      Buddaci nel dna !
      Nel frattempo chi prende l’aereo lo prende solo per l’andata…

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  9. “Tra dieci anni, come detto, Messina sarà collegata a Fontanarossa in cinquanta minuti di treno.” Già sono passati 15 anni dall’inaugurazione del moderno aeroporto. Per cui ci vorranno 25 anni, forse, per realizzare un sistema di trasporto veloce e più sicuro ma soprattutto più affidabile in considerazione dei maggiori rischi tra il trasporto gommato e quello su rotaie. La vergogna è proprio questa.

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  10. Scelta politica sbagliata!!

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  11. Giovanni Calabro 18 Ottobre 2022 15:03

    Essere un buon giornalista non è solo saper scrivere ma anche saper leggere. Ho visto che Lei lo ha fatto riportando una mia specifica frase virgolettata che ho espresso in un mio commento in merito. Il suo articolo dice tante verità ma non tutte.
    Su alcune considerazioni c’entrano e non poco enti locali che hanno operato poco o male su questo argomento.
    Chi lo dice, lo dice a ragione perché proprio circa dieci anni fa partecipò a quella Conferenza dei servizi che portò benefit all’utenza messinese in termini di rotte e di tariffe accessibili per qualche anno. Evidentemente ogni cosa deve avere un seguito, positivo, ma dalle nostre parti tale considerazione non esiste, almeno fino ad oggi. Sul fatto poi che Reggio è un aeroporto minore e con pochi collegamenti, su questo siamo assolutamente d’accordo.
    PS. Sempre disponibile ad un serio confronto nell’interesse dell’utenza messinese.

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  12. L’aeroporto di Reggio, è appetibile relativamente, come spiegato nell’articolo, a questo si aggiunge il problema della scarsità del numero di voli che speriamo diventino di più nei prossimi giorni con le nuove tratte annunciate. Catania al momento è il più agevole, con poca spesa e in tempi brevi si potrebbero migliorare i mezzi di trasporto in primis i treni diretti a Fontanarossa

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  13. La cosa più logica è valorizzare ciò che si ha… basterebbe che la politica nei contratti di servizio con i vettori ferroviari, considerasse l’esigenza dei cittadini… per esempio un treno ogni ora (fattibile anche col binario unico) per l’aereporto da Messina a Siracusa, passando per Taormina, Letojanni. .. (pensate due o piu comuni uniti in questo… ) ( a Messina c’è la metroferrocosa?) invece la politica del non fare e degli attacchi al passato permette che il cambiamento non arrivi mai…

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  14. Ottima disamina a 360 gradi. L’aeroporto di riferimemento per i messinesi non può essere che quello di Catania pertanto, nel frattempo che vienga realizzata l’alta velocità ferroviaria, dovrebbero essere incrementate le corse del bus con collegamento diretto in aeroporto, evitando il transito per il centro di Catania e soprattutto prevedendo una partenza dall’aeroporto intorno alle ore 23.30.
    In merito all’idea dell’aeroporto da realizzare nella valle del mela ritengo che sia pura follia. Sarebbe uno scalo con pochissimi voli perché, da statistiche di settore, un aeroporto per essere commercialmente valido dovrebbe avere un bacino di utenza di almeno 600 mila abitanti, numeri che non copre l’intera provincia di Messina.

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    1. evidentemente lei non viaggia spesso in aereo per dire queste cose.

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    2. le ricordo che Catania ha 320.000 abitanti Messina 250.00 ( non cè tutta questa differenza) le ricordo inoltre che la Provincia di Messina è la più grande della Sicilia, soprattutto di Catania, e gli abitanti non sono 600.00 ma 800.000.
      Saluti

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  15. Condivido totalmente.
    Complimenti ad Ipsale per l’articolo.

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    1. infatti articolo di stampo politico, complimenti per la sua arguzia

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  16. luigi mongitore 18 Ottobre 2022 20:59

    non si capisce perchè, a distanza di decenni, non si sia ancora provveduto ad adeguare lo scalo reggino, non solo in merito ai collegamenti da Messina, ma anche a quelli terrestri. Ma sopratutto, non si capisce perchè lo scalo, tecnicamente, non venga attrezzato in modo da poter servire i voli delle low cost che, come anche chi non vola mai sa benissimo, costituiscono la stragrante maggioranza ( o la quasi totalità) dei voli effettuati sul nostro territorio nazionale ed europeo. Il citato scalo di Birgi ha vissuto un’epoca aurea proprio quando Ryanair ha “occupato” lo scalo facendone un punto di riferimento assoluto. Con quei prezzi e quelle destinazioni, tanti, me comtreso, abbiamo affrontato anche 3 ore e mezzo di auto per volare da lì. Altro che 50 min!! Quella compagnia, come altre in altri scali, hanno provveduto alla realizzazione di tutti i servizi accessori. Dai parcheggi ai servizi interni alla viabilità ai collegamenti bus con tutte le province siciliane. Ovviamente in cambio di generose sovvenzioni dagli enti locali (ReGIONE) che hanno fruttato ritorni consistenti. Salvo poi, per pressioni politiche volte a favorire la fallimentare Alitalia ( poi ITa e poi chissà che..) hanno cancellato tutto. Almeno lì ci hanno provato. Volete che le province di Messina e Reggio possano non dico riuscirci, ma almeno provarci? Figurarsi….Buon volo a tutti.

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  17. AEROPORTO DEL MELA 18 Ottobre 2022 23:45

    …con tutte questi soloni è normale che Messina retroceda sempre più. Ma perchè restate ancora qui? Se la città e la provincia vi perde avrà la speranza di risollevarsi !!!!

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  18. Occorre un salto di paradigma e passare dalla comodità e sicurezza obbligata di spostarsi con i propri mezzi alla convenienza di usare i mezzi pubblici… se si realizzasse il Ponte sullo Stretto, vi sarebbe una maggiore convenienza nell’utilizzo dell’aeroporto di Reggio…
    L’alta velocità sarebbe costretta a prendere piede in Sicilia, il raddoppio della linea ferroviaria, di tutte le tratte e l’adeguamento x l’alta velocità sarebbero una corsia preferenziale naturale e non un districarsi fra tempi di percorrenza che sono sempre più un’infinità o un’incognita… e oggi è inaccettabile che ad esempio la tangenziale di Catania è definita”smart”, così come l’A18, per la presenza di pannelli e telecamere, ma che servono solo x arredo e non per la funzione x cui sono stati preposti… la certezza di collegamenti e l’aggiornamento in tempo reale delle condizioni del traffico, potrebbero fare aumentare le destinazioni raggiungibili da Reggio, perché l’aeroporto di Catania per quanto grande, ha un limite fisiologico di destinazioni raggiungibii, e questo porterebbe sviluppo ad un territorio sempre più esteso del nostro Sud…

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  19. Avendo potuto usufruire a suo tempo del collegamento da Messina tramite aliscafo con l’aeroporto di Reggio Calabria posso testimoniare dell’impareggiabile comodità rispetto alle attuali modalità di approdo a quello di Catania, passando per un’autostrada colabrodo, tutta interruzioni, dei pullman con orari non sempre sincronizzati su quelli dei voli, e allungamento dei tempi se si arriva in macchina da lasciare nei parcheggi dell’aeroporto.

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  20. Il giornalista, autore dell’articolo, ha ovviamente le sue opinioni, e le mette per iscritto dicendo che l’aeroporto di Messina non è fattibile, mentre loda Catania. Vorrei solo ricordare all’autore dell’articolo, che la politica regionale è gestita da politici Catanesi e Palermitani, che non vogliono un aeroporto a Messina e spiego anche il perché: logisticamente Messina ha una posizione invidiabile e strategica più vicina e centrale rispetto a Catania, per esempio, molto decentrata e profonda. Purtroppo la classe politica messinese latita,quando ascolto il Sindaco di Messina, che parla del Minniti, ne è la conferma. Io viaggio spesso in aereo e purtroppo devo andare a Catania, visto che il Minniti e scomodo. Per partire da Messina per Catania mi devo svegliare alle 4 per poter prendere il pulman alle 5 per essere alle 7 a Catania almeno due ore prima, quando il volo parte alle 10. Chiedo al giornalista ed alla classe politica fallimentare messinese, siete così convinti che non si debba fare un Aeroporto a Messina?
    Saluti.

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  21. Per rendere appetibile ai messinesi l’uso dell’aeroporto di Reggio sarebbe opportuno innanzitutto riattivare il Pontile Ravagnese. Consentire ai passeggeri provenienti da Messina di effettuare i controlli e check-in prima dell’imbarco sull’aliscafo cosi che all’arrivo possano prendere il bus navetta che li porti direttamente all’aeroplano senza passare dall’aereostazione.
    La zona d’imbarco da Messina è molto servita da bus e treni (che però sono ridotti nel fine settimana) e per chi decidesse di usare la vettura privata si potrebbe sfruttare il parcheggio Cavallotti che non è molto produttivo al momento.
    Aggiungerei infine che gli orari degli aliscafi dovrebbero essere coordinati con le partenze degli aerei, anche se per molti l’osservazione potrebbe essere scontata purtroppo in Sicilia e Calabria non lo è per nulla. Infine tariffe agevolate potrebbero fare la differenza nel rilancio dell’aeroporto.

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  22. A parte il fatto che il giornalista in questione sarà abbastanza giovane e quindi non sa o non si è informato a dovere su com’erano i collegamenti con Reggio qualche decennio fa ( al di là del fatto che, come detto da tutt,i Reggio serve Roma e Milano certe volte ad orari impossibili) ma x arrivare a Reggio ci s’impiegava meno di un’ora partendo da Messina piazza Duomo con il pullman della ditta Cavalieri in concomitanza con arrivi e partenze: salivi sul pullman che arrivava agli imbarcaderi della Tourist-Caronte con ingresso prioritario da viale Libertà, non faceva la fila, imbarcava e dopo 20 minuti di nave sbarcava, autostrada, aeroporto di Reggio Calabria….quindi se Reggio avesse molti piu’ voli e si reintroduce un servizio come quello che faceva la ditta “Cavalieri” Catania non avrebbe senso per i Messinesi…….

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  23. Ma Reggio secondario per chi? La disamina sembra che riguardi solo i cittadini messinesi, nell’utilizzo di Catania piuttosto che Reggio. Ma io, da cittadino villese, ho grandissime difficoltà a raggiungere Lamezia, quella Lamezia tanto assimilabile al Fontanarossa. Non capisco perchè RC debba essere messo in questa competizione senza senso. Personalmente fare più di 100km per arrivare a Lamezia quando ho una aerostazione sotto casa, come hanno i cittadini messinesi, mi sembra davvero assurdo. Si tratta semplicemente di opportunità. Le vogliamo dare una volta per tutte a questo scalo o dobbiamo sempre accampare scuse più o meno verosimili?

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  24. Allora parliamo seriamente, l’aeroporto a Messina non lo vuole ne’ la mafia né la ndrangheta calabrese, dobbiamo spingere sempre Catania e il suo aeroporto. Capisco chi vola frequentemente e deve sobbarcarsi lunghi viaggi per arrivare nella città etnea 2 ore prima alzarsi alle 4 per per essere alle 10:00 a Milano già stravolto, ci sono passato tante volte. L’ultimo volo l’ho preso a aaggio scorso da Reggio io, mia moglie e mia figlia andata/ritorno per Milano €. 520,00 ….potevo andare a Catania risparmiavo €.200,00 ma la comodità di Reggio per me è insuperabile……se veramente verrà incrementato il numero dei voli a questi prezzi ben venga ….

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  25. Complimenti per la lucidità e il taglio pragmatico.
    Migliorare i collegamenti ct-me, principalmente via rotaia, è un dovere, a prescindere dagli aeroporti.

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  26. Anni fa, in un quotidiano, uscì un articolo riguardante l’individuazione di una grande area situata nella vallata del torrente Patrì (tra Barcellona e Terme Vigliatore), in cui si poteva realizzare (descrivendo tante specifiche tecniche) un aeroporto di prima categoria, cioè internazionale e secondo me più fattibile rispetto a quello della Valle del Mela, in cui sorgono tante attività industriali, commerciali ed abitazioni private. Sicuramente un opera del genere creerebbe un indotto con tantissimi posti di lavoro. Peccato che quello fu l’unico articolo pubblicato che io lessi.

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