"L'amore non uccide. L'ultima parola su Sara è la vita, non la morte"

“L’amore non uccide. L’ultima parola su Sara è la vita, non la morte”

Silvia De Domenico

“L’amore non uccide. L’ultima parola su Sara è la vita, non la morte”

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lunedì 07 Aprile 2025 - 11:40

L'omelia dell'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice

Video della diretta in sinergia con Blog Sicilia, che ha fatto le riprese

MISILMERI – L’ultimo saluto a Sara Campanella nella sua Misilmeri. La cerimonia è stata celebrata nella chiesa di San Giovanni Battista dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Fuori dalla chiesa un maxischermo per consentire a tutti di assistere all’ultimo saluto alla studentessa uccisa a Messina.

“Il male non deve avere l’ultima parola”

“Ci stringiamo attorno a voi genitori di Sara, ci uniamo con la presenza e la preghiera. Anche per lei, come per Gesù Cristo, non sia lo strapotere del male ad avere l’ultima parola. La vittoria di Gesù Cristo sulla morte sia anche la vittoria di Sara”, dice Lorefice aprendo la celebrazione.

“Strazio indicile inflitto alla famiglia di Sara”

“Siamo qui, sconvolti, senza parole dinnanzi al corpo di Sara. Corpo martoriato, sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Cetty e Alessandro, al fratello Claudio, ai familiari, al fidanzato, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele. L’uomo ha due strade: quella della relazione e quella della violenza. Ma vediamo come la violenza abbia ancora distrutto la bellezza di Sara, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo attraverso i suoi studi universitari, la realizzazione della sua vocazione professionale e la relazione con l’uomo che lei liberamente aveva scelto di amare. Senza parole. In certi momenti si vorrebbe solo stare in silenzio”. Ecco le parole piene di dolore dell’arcivescovo di Palermo.

“L’intera famiglia umana piange Sara”

“L’intera famiglia umana piange Sara Campanella”, ha detto l’arcivescovo. “L’amore non uccide. Dolore indicibile, inaudito. L’ultima parola su Sara è la vita, non la morte”. Parole di speranza e di amore da parte di monsignor Lorefice per i familiari della giovane studentessa uccisa a Messina. “Vi abbraccio con l’affetto profondo di padre e di fratello consegnando con voi e per voi la cara Sara nelle braccia del Padre”.

L’arcivescovo Lorefice cita la Costituzione italiana

“Solo se ci amiamo gli uni con gli altri saremo felici. Solo la relazione rende preziosi i legami, solo il rispetto della dignità dell’altro, dei bambini e delle donne anzitutto sarà garanzia di un futuro umano”, dice Lorefice. “Solo se riconosciamo ogni essere umano senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come ci ricorda la Costituzione italiana, ci potranno essere città sicure, libere da ogni forma di violenza e sopraffazione e la pace duratura nel mondo”.

Fuori dalla chiesa di Misilmeri moltissime persone. Cartelli, striscioni e palloncini con la frase che più rappresentava Sara: “Mi amo troppo per stare con chiunque“.

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