La Guardia di Finanza "stana" 27 lavoratori nei settori dell'edilizia e della ristorazione.

La Guardia di Finanza “stana” 27 lavoratori nei settori dell’edilizia e della ristorazione.

La Guardia di Finanza “stana” 27 lavoratori nei settori dell’edilizia e della ristorazione.

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venerdì 20 Maggio 2011 - 22:01

Il 50% dei lavoratori controllati dalle Fiamme Gialle è risultato non a norma. Dura presa di posizione della Cisl messinese

Oltre il 50% dei lavoratori controllati e cioè ventinove lavoratori su cinquantasette non a norma. E’ il bilancio di un intervento eseguito nei giorni scorsi dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina contro il lavoro sommerso nei settori turistico-ricettivi e dell’edilizia nell’intera Provincia.
In particolare, sono stati sorpresi 27 lavoratori “in nero”, dei quali 23 nel settore dell’edilizia e 4 della ristorazione, nonché due lavoratori “irregolari” nel settore della ristorazione.
I titolari delle imprese che hanno assunto manodopera in nero, rischiano – per ciascun lavoratore ingaggiato illegalmente – una sanzione che varia da 1.500 a 12.000 euro.
Questi servizi puntano anche a salvaguardare sia il mercato dei prezzi – che l’impresa con carattere di irregolarità fiscale e contributiva distorce, potendo “abbattere” il costo del lavoro – e sia, ovviamente, gli stessi lavoratori.

E sull’operazione della 0Guardia di Finanza è intervenuto oggi il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese: “Chi sfrutta i lavoratori, non rispettando i contratti, ruba due volte: ai lavoratori e allo Stato. Quindi, a tutti i cittadini. Il lavoro nero – aggiunge Genovese – opera concorrenza sleale e distorce il mercato, penalizzando la libera e corretta concorrenza. Sono reati amministrativi e penali, ma anche reati sociali. Riteniamo, pertanto, che al pari di chi commette furti o altri tipi di reati e viene additato con nome e foto alla pubblica opinione, altrettanto bisogna fare nei confronti di questi pseudo imprenditori”.
“E’ arrivato il momento – conclude il segretario generale della Cisl di Messina – di valorizzare chi rispetta i contratti e le leggi e di penalizzare, anche socialmente e non solo amministrativamente o penalmente, chi sfrutta, evade e penalizza il lavoro e i lavoratori”.

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