La squadra non ha colpe e avrebbe meritato il pari, sportivamente il Messina si è dimostrato superiore come conferma la classifica
MESSINA – Raccontare del derby tra Catania e Messina parlando solo di ciò che è avvenuto in campo sarebbe limitativo, ma potrebbe prendere diversi giorni. La sfida valida come 36ª giornata del girone C di Lega Pro ha evidenziato anche altri aspetti a differenze. Non per quanto riguarda il lato sportivo perché il Messina non ha demeritato per la prova fornita nell’arco dei novantasette minuti e non meritava una sconfitta arrivata per un singolo episodio.
Un calcio di rigore che possiamo definirlo dubbio, generoso, regalato, inesistente, ognuno scelga l’aggettivo che vuole, rivedendo gli highlights forniti dalla Lega o uno dei tanti video dagli spalti circolati tra i tifosi una cosa è certa: a parti invertite al Messina non l’avrebbero concesso. Qui apriamo subito uno dei punti, delle differenze, tra le due società. In stagione i biancoscudati hanno avuto episodi più netti che non sono stati fischiati, ieri il signor Delrio non ha avuto il minimo dubbio a concedere il tiro dagli undici metri. Senza timore di smentita possiamo già dire che c’è sicuramente un’attenzione diversa da parte degli arbitri tra Catania e Messina. In questa fattispecie, vuoi per peso della società o rapporti con la Lega, gli etnei sono avanti.
Il grande pubblico manca
L’altra differenza evidente è stato il dato degli spettatori. All’andata al “Franco Scoglio” erano 6078, lo stadio è agibile per 6900; al “Massimino” ieri era previsto il sold out e i numeri ufficiali lo confermano con i 19720 spettatori presenti, la capienza è intorno ai ventimila. La piazza etnea, non il solito zoccolo duro come siamo abituati a Messina, risponde presente e non solo quando convocato o quando arriva la partita importante. Anche in Serie D i numeri erano nell’ordine delle migliaia per i catanesi.
A Messina invece resta il dubbio: gli spettatori aumenterebbero se ci fosse stata un’agibilità maggiore nell’impianto? La risposta sentendo anche le parole di altre società (e di altre discipline) in merito è che il messinese preferisce restare a casa. Anche sugli abbonamenti ad inizio anno quando il Messina viveva comunque un momento felice con la piazza ci si fermò poco sopra i mille, mentre a Catania il dato era circa quattordicimila. Restando lontano si fa un torto a dei ragazzi splendidi e non aiutando la società, che ci mette soldi e impegno per mantenere il calcio a Messina, poi si può discutere sulle migliorie da apportare.
Il campo premia il Messina
L’ultima differenza, e questa a favore nostro, è il gioco espresso e la prova di squadra. Il Messina si è ritrovato in un ambiente caldissimo e dopo solo i primi minuti, in cui ha lasciato sfogare il Catania che doveva fare la partita giocando in casa ed essendo in una posizione più critica di classifica, ha giocato il suo calcio fatto di possesso palla e manovre offensive che hanno portato anche ad un paio di occasioni limpide in cui si sarebbe potuto strappare il pareggio. Il Catania conquista il rigore con una palla buttata in area e dopo il palo di Cianci ad inizio ripresa smette di giocare, spezzando continuamente il gioco in modo anche antisportivo a volte.
La classifica d’altronde non mente se il Messina nonostante i torti arbitrali che può aver subito al momento resta comunque davanti al Catania significa che il progetto sportivo, con le “pance vuote” dei nostri calciatori piuttosto che dei nomi blasonati dei biancazzurri, che non ha subito rivoluzioni in panchina e sul mercato invernale è di buona qualità e si è lavorato bene.
Immagine in evidenza dalla pagina Facebook ufficiale Catania FC
Non sono d’accordo con il paragone degli spettatori. A parte il fatto che Catania come potenziale è doppio rispetto a Messina vi ricordo che con una società non all’altezza la SIGI piano piano anche in serie C non facevano più di 4-5 mila spettatori a partita con Pelligra con una società super i tifosi sono tornati allo stadio …nel calcio ogni mondo è paese ….a Messina sono 20 anni esatti che manca una società decente e qualsiasi altra città in queste condizioni avrebbe fatto i nostri numeri….
Come si fa a parlare di atteggiamento antisportivo del Catania? Il portiere ha iniziato a perdere tempo dal primo minuto e a provocare tifosi e giocatori avversari.
Per me è umiliante essere rappresentato da una società di calcio e da un presidente che in questi anni ha accumulato solo ed esclusivamente cattive figure.
Sono d’accordo, ma non solo manca la società, mancano le istituzioni. Non è ammissibile che uno stadio di 43.000 spettatori abbia una capienza così ridotta, perchè è stato RIDOTTA da fallimenti e menefreghismo istituzionale (incapacità a gestire), questa è la differenza. A Messina aspettiamo il BENEFATTORE di turno, solo che il turno è finito.
Sportivamente non abbiamo sfigurato anzi. Ed allora grazie a mister e giocatori nell’attesa della fine del campionato e della solita telenovela : LASCIO o RADDOPPIO.
Ma scusate come è possibile che il san filippo ha attualmente una capienza così ridotta?
Poi però improvvisamente quest’estate quando ci saranno i concerti farà il sold out su tutti i settori.
Per il calcio vanno installate le telecamere che inquadrano gli spettatori sugli spalti per sanzionarli eventualmente in caso di disordini. Questo è stato fatto, ed è stata data quindi l’agibilità, solo per la Curva Sud e uno spicchio della tribuna A
Mille abbonati, settemila presenti, quanti paganti? La curva si riempie sempre a 5 min da inizio partita…fatevele due domande…