Letojanni. Don Fortunato Di Noto protagonista di un incontro nella chiesa di San Giuseppe

Letojanni. Don Fortunato Di Noto protagonista di un incontro nella chiesa di San Giuseppe

Redazione

Letojanni. Don Fortunato Di Noto protagonista di un incontro nella chiesa di San Giuseppe

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martedì 19 Aprile 2022 - 18:49

Il fondatore dell'associazione Meter sarà tra i relatori di un incontro sul fenomeno della pedofilia organizzato dalla parrocchia

LETOJANNI – “La pedofilia: l’innocenza tradita” è il tema dell’incontro organizzato dalla parrocchia San Giuseppe di Letojanni che avrà luogo venerdì 22 aprile alle ore 19 nella Chiesa di San Giuseppe, preceduto dalla Celebrazione Eucaristica delle 18. Relatori di eccezione saranno don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter che dal 1989 si occupa proprio del fenomeno della pedofilia e della tutela dell’infanzia in Italia e nel mondo e Marcello La Bella, primo dirigente del Compartimento della Polizia Postale della Sicilia Orientale della Polizia di Stato.

Incontro per famiglie ed educatori

L’incontro è rivolto alle famiglie ed agli educatori affinchè attraverso segnali che a volte non sono percettibili, sia possibile individuare situazioni delicate che possano riguardare i più piccoli considerato che molto spesso il fenomeno della pedofilia si verifica proprio negli ambienti familiari e amicali, sviscerando anche il mondo dei social e la rete internet dove si nascondono sotto falsi profili i cosiddetti “orchi”, per cercare di dare indicazioni precise per capire quando i più piccoli, spesso indifesi e deboli, si trovano coinvolti in situazioni di pericolo, affrontando il problema ed intervenendo nella maniera più appropriata.

Il parroco: “Difendere i bambini”

“L’iniziativa – spiega padre Francesco Giacobbe promotore del progetto – si inquadra in una trilogia che ha come filo conduttore il verbo custodire ed in particolar modo i più piccoli, iniziato il mese scorso in cui è stato celebrato il patrono San Giuseppe, la cui immagine di custode nei confronti dei bambini con l’intento di approfondire il significato del termine “custodia” inteso come protezione da fenomeni rischiosi da cui è necessario difenderli, approfondendo temi delicati che i bambini di oggi potrebbero trovarsi a vivere inconsapevolmente”. Il primo dei tre incontri, ha avuto come tema il bullismo tenuto dalla psicologa e psicoterapeuta Marina Scimone, durante il quale è stato tracciato l’identikit del bullo e della persona bullizzata cercando di carpire i segnali che possano far emergere queste situazioni e poter aiutare i soggetti presi di mira nei vari contesti sociali che possono essere la famiglia, la scuola, la catechesi. A concludere il trittico di incontri è previsto nel mese di maggio un nuovo appuntamento in cui si parlerà del fenomeno dell’hikikomori, termine che deriva dal giapponese “stare in disparte”, “staccarsi”, una sindrome che colpisce adolescenti e giovani che decidono di isolarsi dalla vita sociale per lunghi periodi di tempo.

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