Lo “Strega” a Scurati, soddisfazione per Nadia Terranova

Lo “Strega” a Scurati, soddisfazione per Nadia Terranova

Pierluigi Siclari

Lo “Strega” a Scurati, soddisfazione per Nadia Terranova

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venerdì 05 Luglio 2019 - 00:16

Antonio Scurati si è aggiudicato, con il romanzo M. Il figlio del secolo, il premio Strega 2019, il più noto riconoscimento letterario italiano. Il voto della giuria ha sovvertito le previsioni iniziali che vedevano come “vincitore annunciato” Marco Missiroli con Fedeltà. Rimane la soddisfazione, per l’autrice messinese Nadia Terranova, di essere rientrata tra i cinque finalisti con Addio fantasmi. Completavano la cinquina Claudia Durastanti e Benedetta Cibrario.

La giuria e il Premio

La giuria è composta da 660 votanti che hanno deciso prima i dodici finalisti e, a giugno, i cinque finalisti. Oltre 400 Amici della domenica (Add), la compongono 200 votanti all’estero selezionati da venti istituti italiani di cultura, 40 lettori forti selezionati da 20 librerie associate all’Ali e 20 voti collettivi (biblioteche, università, circoli di lettura), 25 dei quali coordinati dalle Biblioteche di Roma. Quest’anno, i titoli selezionati dagli Add erano 57, tutte opere di narrative pubblicate tra il primo marzo 2018 e il 28 febbraio 2019. Va ricordato che in occasione della semifinale i giurati potevano esprimere tre preferenze a scelta, ma solo una nell’ultima votazione.

Nell’albo d’oro del premio “Strega” si possono leggere, tra gli altri, i nomi di Pavese, Moravia, Buzzati e Elsa Morante, ma la vittoria va anche oltre il prestigio. Guardando i dati relativi alle classifiche di vendita in Italia, si può notare come lo Strega dia grande spinta sul mercato. Ad esempio La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano, vincitore nel 2008, toccò il milione di copie vendute. Nel 2002, invece, trionfò Margaret Mazzantini e il suo Non ti muovere rimase in classifica per sessantacinque settimane.

Il vincitore

Cinquantenne napoletano, Antonio Scurati era già rientrato nei finalisti dello “Strega” in due occasioni. Nel 2009, con Il bambino che sognava la fine del mondo, aveva mancato la vittoria per un solo voto. Cinque voti in meno del vincitore, invece, per Il padre infedele nell’edizione del 2014. Con M. Il figlio del secolo Scurati racconta i primi anni dell’ascesa di Benito Mussolini. Il libro, di ottocento pagine, ha già venduto oltre centoventi mila copie, ed era risultato il più votato in occasione della selezione della cinquina finale.

Nadia Terranova

Con Addio ai fantasmi Nadia Terranova sceglie ancora Messina come ambientazione dopo il precedente Gli anni al contrario. Addio ai fantasmi inizia con il ritorno fisico della protagonista Ida a Messina – la madre ha deciso di mettere in vendita l’appartamento di famiglia – e si sviluppa con un ritorno mentale a un passato – caratterizzato dall’allontanamento del padre – con cui finalmente fare i conti.

Il legame di Nadia Terranova con Messina non si sviluppa solo nella narrativa. L’autrice torna spesso in città, oltre che per motivi personali, anche per numerosi incontri con i lettori, con particolare attenzione ai più giovani (qui il racconto dell’incontro la tra scrittrice e i ragazzi dello Jaci).

Missiroli, Durastanti e Cibrario

Il già citato Fedeltà è la prima pubblicazione di Marco Missiroli per Einaudi. L’autore aveva ottenuto buoni risultati di critica e vendite col precedente Atti osceni in luogo privato. Fedeltà, che si concentra sul tradimento e le sue conseguenze, ha ricevuto lo Strega Giovani, assegnato da 600 studenti provenienti da 60 scuole superiori. Inoltre, i diritti dell’opera sono stati acquistati da Netflix al fine di realizzare una serie tv.

La straniera è un denso spaccato famigliare incentrato sulla figura materna. L’autrice, Claudia Durastanti, è nata a Brooklyn nell’84 per poi tornare in Italia a sei anni. Traduttrice per Marsilio e minimum fax, per le sue precedenti opere ha già ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Mondello Giovani e il Premio Castiglioncello Opera Prima.

Il rumore del mondo di Benedetta Cibrario guarda indietro nel tempo. La protagonista, Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta, sposa l’ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon. In seguito al matrimonio la giovane inglese dovrà affrontare la piccola realtà italiana. Sarà il suocero Casimiro ad aiutarla, invitandola a occuparsi della proprietà del Mandrone.

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