In ricordo di Graziella Campagna. Un volto divenuto simbolo di legalità

In ricordo di Graziella Campagna. Un volto divenuto simbolo di legalità

Redazione Tirreno

In ricordo di Graziella Campagna. Un volto divenuto simbolo di legalità

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martedì 13 Dicembre 2016 - 16:59

In occasione del 31esimo anniversario della scomparsa di Graziella Campagna, diversi appuntamenti all’insegna della legalità. Dal Palacultura di Messina agli incontri commemorativi tenutisi a Spadafora e Villafranca Tirrena.

Una data che resta indelebile nel ricordo di un territorio dove la lotta per la legalità diventa sempre più importante. Ieri, 12 dicembre, l’anniversario dell’omicidio di Graziella Campagna. Diversi gli appuntamenti sul territorio ad iniziare da Messina dove, presso il Palacultura, si è tenuta la manifestazione “Insieme per non dimenticare Graziella Campagna. Corresponsabilità, libertà, giustizia”. All’incontro hanno presenziato il sindaco della città metropolitana, Renato Accorinti, il senatore Giampiero D’Alia, don Luigi Ciotti, Pasquale e Pietro Campagna e l’avvocato Fabio Repici.

Anche il comune di Spadafora ha voluto onorare la memoria di Gaziella Campagna tenendo un incontro presso il Palazzetto dello Sport coinvolgendo gli studenti del territorio, i sindaci del comprensorio e l’amministrazione spadaforese che si è fatta principale promotrice della giornata. A Villafranca Tirrena, invece, l’associazione “Graziella Campagna” ha ricordato la giovane stiratrice invitando i cittadini ad un momento di riflessione e raccoglimento.

Negli ultimi anni sono due le principali piazze che nel nostro territorio sono state intitolate alla giovane stiratrice. L’ex piazza Baronia a Villafranca Tirrena, per la quale si è molto battuto il comitato “Una piazza per Graziella Campagna”, la piazza sul lungomare di Spadafora, intitolata alla memoria di Graziella proprio la scorsa estate e l’ex Piazza Stazione di Rometta Marea, divenuta Piazza Graziella Campagna.

Era il dicembre del 1985 quando Graziella, appena 17enne e stiratrice di professione, ritrovava per caso nelle tasche di una camicia l’agenda di un certo “Ingegner Cannata” venendo a conoscenza della vera identità di quest’ultimo, Gerardo Alberti Junior, nipote latitante del boss Gerardo Alberti. Una scoperta, questa, che le sarà fatale. La notte del 12 dicembre dello stesso anno, dopo aver finito di lavorare e mentre attendeva l'arrivo dell'autobus che era solita prendere, Graziella sale su un auto. Quella sarà l'ultima volta che verrà vista in vita. Due giorni dopo il corpo sarà ritrovato a Forte Campone.

Una giovane priva di colpe, terribilmente strappata alla famiglia. Una giovane che, col tempo, diventerà il volto della lotta contro la mafia. Ed è stato proprio questo il tema principale della giornata di ieri che, a più riprese, ha voluto ribadire come l’illegalità debba essere estirpata dal territorio anche, e soprattutto, contribuendo a sensibilizzare e informare i giovani. Proprio loro, infatti, rappresentano il futuro della nostra società.

2 commenti

  1. Onore a tutta la famiglia Campagna e in particolare al fratello che tuttora vediamo impegnato del suo servizio di Carabiniere

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  2. Onore a tutta la famiglia Campagna e in particolare al fratello che tuttora vediamo impegnato del suo servizio di Carabiniere

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