Il Tribunale di Barcellona ha concesso i domiciliari ai due imprenditori arrestato il 24 giugno 2011 nel blitz che della Dia e dei Carabinieri del Ros

Dopo due anni e mezzo di carcere tornano a casa Franco Scirocco e Mario Aquilia, i due imprenditori arrestato la notte di San Giovanni nel blitz Gotha 1, insieme ai boss del clan del Longano. Il Tribunale di Barcellona ha concesso i domiciliari ad entrambi, accusati di concorso esterno al clan. I due sono imputati nel processo immediato, che si avvicina alla conclusione. I giudici hanno infatti terminato l'esame dei testimoni dell'accusa, e ora si passa ai testi della difesa, gli avvocati Carmelo Occhiuto e Nino Favazzo. Intanto il 25 gennaio scorso la Corte d'appello di Messina ha concluso le udienze relative al maxi sequestro disposto sul patrimonio di Scirocco, valutato oltre 30 milioni di euro.

I giudici si sono riservati la decisione finale: decideranno se dissequestrare tutto o parte del patrimonio sequestrato o se confermare la confisca, disposta circa un anno fa. L'amministrazione del patrimonio, imprese di costruzione, società immobiliarie e quote societarie, è affidata all'avvocato Vittorio Giacobbe. Contro Scirocco, di Gioiosa Marea, e Il barcellonese Aquilia, ci sono le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che indicano organico ai clan l'imprenditore del Longano, già coinvolto in precedenti inchieste. Scirocco, invece, viene indicato da alcuni di loro come il socio di fatto di Aquilia.

Tra i soci dell'imprenditore gioiosano, attivo anche nel settore dell'eolico, ci sono anche gli avvocati Andrea Lo Castro e Antonio Andó. Nessuno dei due, come gli altri ex soci delle società sequestrate, risulta indagato. Lo Castro, gettonatissimo legale degli enti, era stato invece indagato poi archiviato per un clamoroso affare a Misterbianco, sfociato in due arresti e pesanti condanne in primo grado per gli imprenditori coinvolti. In sentenza, sulla base delle dichiarazioni rese in aula da un notaio, i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché venga nuovamente valutato il ruolo del legale nell'affare. Il processo a Scirocco, invece, è costato parecchio agli altri famosi imprenditori di Gioiosa Marea, i fratelli Mollica. Protagonisti della prima Tangentopoli, prosciolti dopo molti anni dalle accuse di collusione, si sono recentemente visti negare il nulla osta antimafia della Prefettura, per un mega appalto in Nord Italia, anche per via dei loro rapporti con Scirocco.