Messina. Capo Rasocolmo a San Saba diventa spiaggia per naturisti

Messina. Capo Rasocolmo a San Saba diventa spiaggia per naturisti

Redazione

Messina. Capo Rasocolmo a San Saba diventa spiaggia per naturisti

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sabato 21 Maggio 2022 - 09:48

Gli utilizzatori dovranno tenere pulito e non potranno campeggiare. Duca (Arcigay): "Vittoria dei diritti"

MESSINA – Un’ordinanza del commissario del Comune di Messina ha disposto l’istituzione di un’area in spiaggia dove sarà consentita la pratica del naturismo.

La zona per nudisti è stata individuata a San Saba, dopo le montagne di sabbia, precisamente a Capo Rasocolmo. L’area sarà segnalata con appositi cartelli.

Come si è arrivati alla spiaggia naturista

Tante le polemiche la scorsa estate, quando due nudisti furono multati, che diedero vita ad un vero e proprio dibattito in città. Su differenti posizioni l’Arcigay Makwan Messina, favorevole all’istituzione di una spiaggia per naturisti, e più ferreo nell’opporsi il Comitato Messina Nord.

Dopo un lungo dibattito nella cittadinanza, la discussione si spostò in Consiglio Comunale, da lì ad inizio marzo uscì un parere favorevole alla “Proposta di deliberazione di indirizzo su individuazione spiaggia naturista in area Capo Rasocolmo – San Saba”.

Duca (Arcigay): “Hanno vinto i diritti”

Confermato con l’ordinanza del 20 maggio, in cui viene inoltre specificato che “la pratica del naturismo è consentita esclusivamente nell’ambito dell’area individuata e gli utilizzatori dovranno provvedere a tenere pulito lo spazio portando via ogni tipo di rifiuto” e in seconda battuta viene disposto il divieto di attendamento e campeggio.

Esulta Rosario Duca, presidente dell’Arcigay Messina Makwan: “Uno a zero e stavolta hanno vinto i diritti. Ora avanti tutta verso la difesa del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo già approvato ma che avrà un suo percorso per rendere definitivo il provvedimento. Al momento è solo un ordinanza provvisoria ma lotteremo senza paura contro i detrattori e nega diritti, affinché i Diritti rimangano tali e lo siano per tutti”.

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5 commenti

  1. Un passo importante è stato compiuto. Quello successivo è stangare inesorabilmente maniaci, esibizionisti e guardoni, diportisti della domenica, tossici, delinquenti, e chi pretende di costruire manufatti abusivi ed estranei alla flora, fauna ed al territorio. Ma questa sorveglianza, la devono esercitare le forze di polizia, non semplici cittadini. Va invece favorita la possibilità, dopo una giornata di sole mare e natura, di potersi godere un pranzo, un gelato ed una granita, (o anche pernottare per una o piu’ notti) accedendo ai locali presenti in zona. Questo darebbe incentivo al turismo e, lavorando bene, porterebbe ad un consistente afflusso di soldi per gli esercenti locali. Si tratta insomma di un’opportunità da non trascurare. Sopratutto, questa volta, per le opere a mare, ascoltiamo finalmente le voci dei pescatori locali, che sanno benissimo dove posare gli scogli per il ripascimento del litorale. Magari, riusciamo pure a riavere le vere “montagne di sabbia” degli anni 30 – 40 . Perche’ non provarci ?????

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  2. Non è un diritto ma un privilegio, come la spiaggia riservata ai carabinieri, ai finanzieri ecc..

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  3. Purtroppo lungo quella spiaggia sono già sorte case e ville, i vigili sono intervenuti per i nudisti non certo per le case abusive.

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  4. Arriveremo al punto di chiedere scusa se alzeremo la voce per vedere tutelati i diritti dei non LGBT?
    Mi sfugge l’abbinamento tra il termine diritto e il naturismo… L’arcigay esulta, ma qualcuno ha vietato di andare a mare ai gay o altro genere?
    Andare nudi non mi risulta essere un diritto fondamentale ma un piacere… Trovo ridicolo parlare di conquiste, diritti, e percorsi in questo articolo ed argomento.
    Io e la mia famiglia saremo privati di andare alle colline di sabbia e fare due passi oltre, perché non ci sono uomini o donne con altri gusti sessuali che prendono il sole o parlano, ma che fanno sfoggio delle proprie nudità. Non ha alcun nesso tutto ciò con i diritti, ripeto. Dovere e istinto è il mio se vedo aggredito o deriso un gay o altro, perché non è l’identità sessuale che fa la persona, ma queste esultanze mi danno la nausea e rabbia. Mi sembra involuzione e depravazione e nulla più. Ma ormai, essendo la base di spot pubblicitari, programmi TV, campagne elettorali e studi di marketing, posso solo augurarmi che la famiglia classica non passi del tutto di moda…

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  5. E’ assolutamente vergognoso. Una spiaggia inibita ai cittadini che vogliono far conoscere e far visitare ai propri bambini uno dei litorali più belli del messinese.
    Complimenti al commissario del comune. Confido nel nuovo sindaco, chiunque sia.

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