Messina. Disposta parziale demolizione del gazebo di Miscela d'oro

Messina. Disposta parziale demolizione del gazebo di Miscela d’oro

Marco Ipsale

Messina. Disposta parziale demolizione del gazebo di Miscela d’oro

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martedì 06 Ottobre 2020 - 12:56

La società può fare ricorso entro 60 giorni al Tar o entro 120 giorni al presidente della Regione

“Lievi variazioni dimensionali (misure e quote); presenza di pareti verticali fisse contrariamente a quanto descritto nella relazione tecnica che prevede una struttura con i tre lati completamenti aperti, prevedendone la chiusura solo in particolari periodi con condizioni climatiche avverse, con vetrate trasparenti poste su binari scorrevoli e amovibili; nuova esecuzione della linea del percorso per gli ipovedenti”.

E’ quanto rileva il Dipartimento Servizi territoriali e urbanistici del Comune di Messina in merito al gazebo del bar “Miscela d’oro” di piazza Cairoli. Ora è stata emessa ordinanza/diffida “alla rimozione delle opere eseguite in difformità al progetto autorizzato”.

Le difformità sono state rilevate da una relazione tecnica redatta dopo accertamento da parte del Dipartimento, della Polizia municipale (sezione Tutela del territorio) e della Soprintendenza.

Lo scorso 11 settembre la Soprintendenza ha emesso “parere contrario al mantenimento delle opere difformi”, così il 21 settembre il Dipartimento ha concluso il procedimento con emissione di ordine di demolizione, pubblicato con la determina di ieri, la numero 8362 del 5 ottobre 2020, e una sanzione di 20mila euro.La società potrà fare ricorso contro il provvedimento entro 60 giorni al Tar Sicilia o entro 120 giorni al presidente della Regione.

14 commenti

  1. La solita città fatta di gente che al posto di aiutare e snellire lo sviluppo mette bastoni tra le ruote agli imprenditori e privati.

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  2. Fausto Ferlito 6 Ottobre 2020 15:36

    Questa è la città…… Sempre il non fare sempre l ostacolare qualsivoglia attività sempre avvilire l’economia della città. Vorrei dire ai burocrati ed ai cavillosi degli uffici….. smettetela la città muore gli imprenditori scappano i cittadini sono stufi.

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    1. Rispettare le regole no, eh? Così i furbi avanzano sempre e i fessi aspettano. Solita mentalità aberrante…

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  3. Basterebbe rispettare le norme e smettere di fare i baroni.

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  4. Multa da 20000 euro, far smontare una struttura bella che sarà costata un casino e che porta novità a Messina in una zona che da anni si era persa….
    I soliti stipendiati e mantenuti dallo stato che non hanno idea di quanto costa far impresa, quanto si rischia se il prodotto non è di gusto e soprattutto in un anno in cui abbiamo avuto un macello.
    Peccato

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  5. Si sequestrano 2500 kg di frutta e verdura ad ambulanti abusivi, si richiede il rispetto del progetto e delle disposizioni vigenti ad un esercizio commerciale.
    Pazzesco: di questo passo dove andremo a finire ?!?!?

    P.S. Il taglio dei due articoli (a stessa firma) di Tempostretto è completamente diverso: per esempio, soltanto nel primo (ambulantato abusivo) si parla di percorso di legalità …..

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  6. …rimango allibito e sconcertato…va bene se c’è abuso eclatante, ma piantatela per un centimetro per un vetro per una porta scorrevole…..ridicoli…fate morire la città come al solito..è un salotto simpatico…che città senza futuro lasciate lavorare in pace che vuol dare un servizio elegante

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    1. La cosa che mi sorprende e che mi fa un po’ pena è che ad un commento come il tuo, che condivido in pieno, ci sono più pollici in giù che in su! Chiara rappresentazione dell’ingnoranza del Messinese

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  7. Legalizziamo gli abusi?????
    Se é stato commesso un errore……si paga e si mette in opera quanto previsto e quanto autorizzato.
    Non si criminalizza nessuno, ma nemmeno si può tollerare un abuso in pieno centro.

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  8. Complimenti. In un contesto di abusivismo totale in cui costruire ville su terreno demaniale , appropriarsi di spiaggia libera ,chiudere accessi al mare ,si chiudono gli occhi , ci si attacca ai centimetri abusivi . Ma questi interventi fanno notizia e si diventa protagonisti .Provate a fare un idagine catastale a questi ligi burocrati per conoscere dove hanno i loro immobili e quante sanatorie ,in tutti i sensi , hanno ottenuto e in quale spiaggia espropriata ai cittadini prendono il sole

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  9. sergio indelicato 6 Ottobre 2020 20:41

    Premesso che piazza Cairoli è certamente tra le piazze più brutte d’Europa e che nulla è stato fatto negli ultimi 20 anni per cercare di renderla più accogliente, credo che la cavillosità delle autorizzazioni tra uffici che tra loro a volte non si parlano non credo aiutino l’iniziativa privata . Poi se ci sono difformità vanno accertate e cercare di risolverle senza demonizzare nessuno

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    1. Ma quale cavilli!!!!!
      È stato approvato un progetto, presentato dalla ditta.
      E quello doveva essere.
      Invece,siccome a Messina i commercianti possono fare ciò che vogliono, hanno costruito tutt’altro.
      Bene ha fatto il Comune a multare ed ad intimare il rispetto della normativa e del progetto.
      Basta con i furbacchioni!!!

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  10. ….illegalità abuso..andate a dare un occhiata in quella via dove le iene hanno fatto il servizio nel 2014…. ahah siete ridicoli.

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  11. Loredana Oliveri 8 Ottobre 2020 23:35

    Il lavoro va garantito, ma anche il decoro urbano…. direi che quella struttura non, altro c entra nulla nel contesto, a confronto con lo stile del palazzo è un pugno negli occhi… Altro che salotto,

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