Messina. Esproprio Rifotras, Uil: "Il sindaco De Luca non vuole il confronto"

Messina. Esproprio Rifotras, Uil: “Il sindaco De Luca non vuole il confronto”

Redazione

Messina. Esproprio Rifotras, Uil: “Il sindaco De Luca non vuole il confronto”

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venerdì 23 Ottobre 2020 - 11:57

Il segretario della Uil Messina, Ivan Tripodi, a muso duro contro il sindaco De Luca

“Anche nella drammatica vicenda riguardante la Rifotras e i suoi 22 lavoratori, da qualche giorno disperati per l’improvvisa perdita del posto di lavoro, il sindaco De Luca ha evidenziato un cinismo ed un odio verso gli sfortunati lavoratori che non ha eguali”. Lo dice Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

Si tratta di una “morte” annunciata e caparbiamente voluta dal sindaco da tempo. Infatti, nel novembre del 2019, alla luce dei silenzi e delle preoccupazioni che avanzavano riguardo le prospettive aziendali, lanciammo pubblicamente l’allarme per consentire attraverso una delocalizzazione o una minima variante progettuale la sopravvivenza della Rifotras e dei suoi 22 posti di lavoro. Insieme alle maestranze e agli stessi titolari dell’azienda fummo protagonisti di un sit in presso la Prefettura al termine del quale si tenne un incontro con la viceprefetta finalizzato a trovare una soluzione. Purtroppo, a seguito di quella importante interlocuzione si comprese la incredibile ed ingiusta pervicacia del sindaco De Luca, il quale, senza alcuna remora, non ha inteso aprire neanche un doveroso confronto per salvare ben 22 posti di lavoro che, è bene ribadirlo, alle nostre latitudini nelle quali ci sforziamo quotidianamente di salvare anche un solo posto di lavoro, rappresentano una seria boccata d’ossigeno” ha proseguito Ivan Tripodi.

“Possiamo tragicamente affermare che il sindaco De Luca, in maniera oltremodo provocatoria, è il responsabile di questo nuova macelleria sociale. Noi non ci arrendiamo e ci appelliamo alla prefetta poiché siamo fermamente convinti della necessità di realizzare la via Don Blasco e dell’altrettanto indispensabilità di evitare di mandare nel lastrico ben 22 famiglie messinesi. Nessuno può voltarsi dall’altra parte e, specie in questo drammatico momento legato all’emergenza Covid, non si può assistere silenti a questa triste e drammatica vicenda” ha concluso Ivan Tripodi.

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