Confermata la forte ondata di maltempo di giovedì, rischio nubifragi e forte scirocco

Confermata la forte ondata di maltempo di giovedì, rischio nubifragi e forte scirocco

Daniele Ingemi

Confermata la forte ondata di maltempo di giovedì, rischio nubifragi e forte scirocco

martedì 04 Novembre 2014 - 15:51

Purtroppo è confermata la forte ondata di maltempo attesa nella giornata di giovedì, forti temporali e nubifragi rischiano di colpire buona parte del Messinese, inclusa la città, accompagnati da impetuosi venti di scirocco e ostro che attiveranno significative mareggiate sui litorali ionici e sulle spiagge che costeggiano la città.

L’umido flusso sciroccale, in risalita dall’entroterra desertico della Libia, ha già raggiunto il messinese, provocando un sensibile peggioramento, per l’apporto di molta umidità in quota che dallo Ionio si spinge verso il Tirreno, interagendo con i Peloritani. Incontrando quest’ultimi la massa d’aria calda e umida è costretta a salire bruscamente di quota, condensandosi rapidamente in imponenti annuvolamenti cumuliformi che già nel primo pomeriggio odierno hanno dato la stura ai primi isolati rovesci di pioggia, fra il messinese ionico i villaggi più meridionali della città. Purtroppo si tratta solo di un breve antipasto dell’intenso maltempo atteso nei prossimi giorni, a cavallo fra giovedì 6 e venerdì 7 Novembre, quando un profondo ciclone extratropicale, in sviluppo sottovento alla catena dell’Atlante (l’aria fredda scivolata dalla Spagna verso il Marocco tenderà a risalire verso l’Atlante, ma urtando contro quest’ultimi s’invorticherà in una profonda ciclogenesi) si avvicinerà alla Sicilia, portando forti precipitazioni, anche a carattere di nubifragio, accompagnate da intensi venti di scirocco che risaliranno dal Fezzan e dalla Tripolitania. Il guasto vero e proprio entrerà nel vivo da domani, mercoledì 5 Novembre, quando si assisterà ad un primo peggioramento, con un sensibile aumento della nuvolosità fra le coste ioniche e l’area dello Stretto, per lo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi che scorreranno velocemente, da sud a nord, lungo il versante orientale dei Peloritani. Queste nubi nel corso del pomeriggio e della serata potrebbero produrre brevi ed isolati rovesci di pioggia, pelo costa, sul messinese ionico e sulla zona sud di Messina, in rapido spostamento da sud verso nord. Maggiori spazi soleggiati si avranno sulle località della costa tirrenica, dove il clima risulterà apparentemente caldo, con temperature pronte a sobbalzare oltre la soglia dei +25°C +26°C fra il barcellonese e il milazzese.

Ma l’elemento saliente sarà rappresentato dal progressivo rinforzo dei venti di scirocco che durante la nottata, fra mercoledì 5 e giovedì 6 Novembre, potrebbero superare la soglia d’attenzione, spirando a carattere di burrasca lungo lo Stretto di Messina, con raffiche che potrebbero toccare i 70-80 km/h lungo l’imboccatura nord, fra Capo Peloro e Cannitello, per l'effetto "Venturi". Il sensibile rinforzo dei venti da SE e S-SE determinerà un rapido aumento del moto ondoso, sia sullo Ionio che sullo Stretto di Messina. Bacini che da molto mossi tenderanno a divenire agitati, con ondate alte anche fino a 3.0 metri che attiveranno significative mareggiate su tutto il litorale ionico. Ma il grosso del maltempo entrerà in scena proprio dalla serata di giovedì, quando piogge persistenti e possibili manifestazioni temporalesche si svilupperanno lungo la coda dell’intenso flusso sciroccale sullo Ionio, con fenomeni anche di forte intensità che condizioneranno la giornata di giovedì 6, le coste del messinese ionico e in seguito la città, dove sono attesi possibili locali nubifragi nel corso del pomeriggio/sera. Tali precipitazioni saranno enfatizzate dall’interazione dell’umido flusso da SE, carico di umidità, con i monti Peloritani, i quali con la loro mole costringeranno l’aria calda e umida, proveniente dallo Ionio, a salire bruscamente di quota. Questa salendo molto velocemente ad una certa quota tenderà a raffreddarsi condensandosi (raggiungendo il punto di saturazione) in imponenti nuvolosi scuri in continua rigenerazione sul versante orientale dei Peloritani, pronti a dare la stura a piogge e a forti rovesci a sfogo temporalesco, capaci di innescare rapide onde di piena lungo le principali fiumare (con tempi di corrivazione rapidissimi).

Se il flusso sciroccale si manterrà intorno SE e S-SE anche sopra i 2000 metri, precipitazioni intense, nel corso della giornata di giovedì, colpiranno anche le località tirreniche del messinese, fra il barcellonese, il milazzese e la vallata del Mela, per l’accendersi del cosiddetto “effetto Alcantara-Agrò” (il quale in caso d'attivazione risparmierebbe la città dai fenomeni più violenti). In queste circostanze l’aria molto umida, di provenienza ionica, incanalandosi dentro le strette vallate ioniche, fra Etna e Peloritani, è costretta a valicare i primi comprensori montuosi, che rappresentano il versante meridionale della dorsale nebroidea. Per una forzatura orografica la massa d’aria molto tiepida e carica di umidità viene costretta a sollevarsi verso l’alto lungo la parte più alta del bacino dell’Alcantara. Salendo di quota tenderà a raffreddarsi favorendo la condensazione del vapore acqueo e il successivo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumulonembi) lungo il crinale esposto a sud. La presenza in quota di una forte getto meridionale, in genere o da Sud o Sud-ovest, che scorre a gran velocità sopra la catena montuosa, va ad esaltare le cumulogenesi orografiche che si vengono a formare in loco (tra il versante nord dell’Etna, il sud dei Peloritani e il sud dei Nebrodi) fino al punto da farle tracimare sull’altro versante, quello che si affaccia al Tirreno, scaricando su questo un intensa fascia di precipitazioni (di forma lineare) che dai Peloritani meridionali e dall’Etna si spinge fin verso le Eolie.

Daniele Ingemi

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