Si conclude l'anno giubilare a Monforte S. Giorgio

Si conclude l’anno giubilare a Monforte S. Giorgio

Sframeli Serafina Serena

Si conclude l’anno giubilare a Monforte S. Giorgio

sabato 20 Dicembre 2008 - 12:59

Questa sera concerto natalizio di Tosca

Si conclude oggi un anno veramente speciale per la comunità spirituale di Monforte San Giorgio. Dopo la messa presieduta domenica scorsa da S.E. Mons. Calogero La Piana, arcivescovo ed archimandrita di Messina, ed il concerto natalizio che avverrà questa sera di Tosca, si conclude l’Anno Giubilare proclamato in occasione della ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della ricostruzione della Chiesa Madre, avvenuta nel 1507.

E’ stato un anno intenso di manifestazioni religiose, sociali, culturali, ricreative nel corso del quale la Chiesa Madre monfortese ha accolto numerosi pellegrini provenienti dalle parrocchie dei paesi vicini e da tutta la Sicilia, venuti per ammirare lo straordinario patrimonio artistico in essa custodito, ma anche per lucrare le indulgenze previste nel decreto della Penitenzieria Apostolica emesso per mandato di Sua Santità Benedetto XVI°.

Nelle feste del Santo Natale e della Pasqua, nella festa della Madonna e in quelle dei Santi Patroni, migliaia di pellegrini si sono avvicendati nella splendida chiesa.

Scolaresche, studenti, comunità parrocchiali, gruppi provenienti da varie parti della Sicilia, hanno approfittato per celebrare questo anno di grazia.

L’ inaugurazione dell’anno Giubilare era iniziata con una celebrazione eucaristica presieduta sempre dall’arcivescovo e dal concerto, che ha avuto luogo nella stessa Chiesa Madre, della soprano Katia Ricciarelli, che ha destato tanto clamore e curiosità.

Giunti all’epilogo di questa avventura viene da chiedersi se questa fortissima esperienza sia stata vissuta a pieno o in maniera superficiale.

Da una prima impressione sembra che l’approccio a tutto ciò sia stato alquanto superficiale per quelli che dovevano essere le priorità assolute per questo tempo di grazia, come un rinnovato slancio per quel che concerne l’Evangelizzazione, la Liturgia, la Testimonianza della Carità, il Perdono e la Riconciliazione vicendevole, la rimozione degli ostacoli per un’autentica Conversione.

Si è data molta più importanza ad un insieme di festeggiamenti, manifestazioni, eventi culturali e quant’altro, che certamente hanno creato per la comunità un indiscusso apprezzamento generale e hanno avuto la loro importanza, ma dovevano rappresentare un contorno rispetto all’importanza di un anno giubilare.

Al di là di tutto, la vera anima di tutto ciò e della comunità in sé resta il gruppo parrocchiale dell’Azione Cattolica che, come per ogni manifestazione fin ora organizzata, si è impegnata al massimo, con una preparazione spirituale dove si è chiesto “di essere forti e fedeli ai nostri impegni, aperti alla convivenza umana e sociale, capaci di produrre in abbondanza i frutti dello Spirito: amore, pace, gioia, pazienza, benevolenza, mitezza, e dominio di se-.

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