Ministeri e il rilancio del Fondo Inps per gli artisti

Ministeri e il rilancio del Fondo Inps per gli artisti

Pierluigi Siclari

Ministeri e il rilancio del Fondo Inps per gli artisti

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mercoledì 13 Maggio 2020 - 08:00

In un momento di difficoltà per gli artisti, Giuseppe Ministeri ci parla del ruolo del Fondo PSMSAD e di una futura nuova opportunità

Il Fondo PSMSAD (acronimo di Pittori, Scultori, Musicisti, Scrittori e Autori Drammatici), si propone di sostenere gli iscritti nella loro attività professionale promuovendone, ove necessario in collaborazione con istituzioni aventi scopi similari in Italia e all’estero, la formazione, il perfezionamento e l’affermazione in campo nazionale e internazionale. La gestione del Fondo, prima attribuita all’ENPALS (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo), è confluita dal 2012 nell’INPS, e la sua attività vede impegnate quattro commissioni tecniche per le Categorie Musicisti; Scrittori; Pittori e Scultori; Autori Drammatici.

Nominato da Tito Boeri

Presidente uscente di quest’ultima commissione, nominato nel 2016 e ancora in carica in regime di proroga fino alla nomina della nuova commissione, è Giuseppe Ministeri, membro del C.D.A. del Teatro Vittorio Emanuele, che fa il punto sull’attività svolta nell’ultimo triennio.

“Innanzitutto devo ringraziare il professore Tito Boeri che, in quanto presidente dell’INPS mi nominò nel 2016, e i colleghi con cui ho condiviso l’esperienza nella commissione, Massimo Cinque e Carlo Rao, due professionisti di grande spessore”.

“Guardando alla storia del Fondo, bisogna dire che l’istituto risale all’epoca mussoliniana, e per un certo periodo di tempo ha svolto positivamente una funzione assistenziale per gli artisti in difficoltà. Poi, qualcosa nel meccanismo del fondo si è inceppato, infatti all’inizio del nostro mandato il numero di artisti iscritti era molto basso”.

Triplicate le iscrizioni

“Naturalmente ci siamo impegnati per rilanciare il fondo” continua Ministeri. Siamo riusciti a triplicare il numero di iscrizioni, coinvolgendo soprattutto giovani autori, e abbiamo sostenuto diverse proposte. Personalmente, mi sono occupato soprattutto di autori romani e siciliani, che rappresentano da sempre le aree in cui si è concentrata la maggior parte della mia attività”.

“Bisogna dire che il fondo è alimentato dagli stessi iscritti, dal Mibact e dalla Siae, e che il contributo associativo, per un artista, rappresenta una spesa tutt’altro che cospicua. Soprattutto considerando la possibilità di ricevere contributi importanti volti alla realizzazione di attività editoriali e alla promozione di manifestazioni artistiche.

Il premio in collaborazione con Mibact

Nonostante il regolamento che lo disciplina escluda la possibilità di rinnovare il mandato, il rapporto tra Ministeri e il Fondo PSMSAD non è destinato a interrompersi del tutto. “Sono orgoglioso del fatto che il direttore centrale dell’INPS, Valeria Vittimberga, abbia valutato molto positivamente il nostro operato. In conseguenza di tale apprezzamento, mi è stato chiesto, per il futuro prossimo, di seguire l’organizzazione di un Premio che verrà creato dal Fondo in collaborazione con il Mibact.

“Naturali interlocutori saranno le scuole di teatro dei teatri cosiddetti nazionali, e i DAMS, che al loro interno prevedono corsi di scrittura drammaturgica. Sarà un Premio importante a livello nazionale, per far conoscere il Fondo sempre a più artisti, considerando anche quanto la categoria sia in difficoltà in questo particolare momento storico”.

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