La Fondazione di Comunità apre Scuola di formazione in economia civile e sociale

La Fondazione di Comunità apre Scuola di formazione in economia civile e sociale

Eleonora Villari

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mercoledì 17 Settembre 2014 - 06:57

Nasce Sefea Energy, nuova Energy Service Company costituita dalla società europea di finanza etica e alternativa e dalla Fondazione di Comunità di Messina. La Esco starà sul mercato offrendo servizi di efficienza energetica, miglioramento tecnologico e risparmio di energia

E’ stata costituita lo scorso 17 luglio da due cofondatori: Sefea, la Società Europea della Finanza Etica ed Alternativa (costituita nel 2002 da Banca Etica ed altre nove istituzioni finanziarie europee), e la Fondazione di Comunità di Messina. Ed è l’unica Esco, Energy Service Company, in Europa che nasce per investire interamente gli utili in economia civile e sociale.

Conosciuto come il “Castello” di Mirabella Imbaccari, nei pressi di Caltagirone, il Palazzo Biscari, è stato ceduto, con atto del luglio 2014, alla Fondazione di Comunità di Messina dalle Suore Dorotee di Santa Paola Frassinetti, che lo hanno gestito per più di un secolo.

La Fondazione – una volta realizzati i necessari lavori di rifunzionalizzazione – vi aprirà una Scuola di alta formazione in economia civile e sociale che sarà finanziata dagli utili derivanti da Sefea Energy, la nuova Esco (Energy Service Company) costituita con Sefea, la Società Europea di Finanza Etica ed Alternativa fondata da Banca Etica e altre nove istituzioni finanziarie europee.

In pratica, la Esco starà sul mercato offrendo servizi di efficienza energetica, miglioramento tecnologico e risparmio di energia. Gli utili della Esco saranno interamente reinvestiti in formazione finanziando borse di studio sui diversi territori europei per permettere a giovani motivati di partecipare alla scuola di alta formazione in economia civile la cui sede principale sarà proprio a Mirabella.

Per il Castello barocco – fatto costruire intorno al 1630 da Giacinto Paternò, su un impianto almeno cinquecentesco, gravemente danneggiato dal terremoto del 1693, ricostruito e sopraelevato agli inizi del sec. XVIII da Ottavio Trigona – si apre dunque un “nuovo capitolo”, che rispetta appieno la volontà degli antichi proprietari, i principi Paternò Biscari, e la missione delle Suore Dorotee di Santa Paola Frassinetti, alle quali i principi lo hanno donato nel 1910 con il preciso obiettivo di promuovere crescita morale e materiale della popolazione.

Oggi, in coerenza con i nuovi saperi tecnologici e scientifici e le attuali consapevolezze socio-economiche, la “nuova vita” del Castello si apre su un ulteriore scenario di ricerca e formazione per una economia sostenibile, innovatrice e solidale.

All’inizio del 2015 Sefea Energy – questa la denominazione sociale della Esco – avvierà le attività offrendo servizi di efficienza energetica a pubblici e privati, con la caratteristica di fare l’investimento e di installare, mantenere e manutenere gli impianti al posto del cliente, dietro pagamento di un canone annuo in cambio del miglioramento tecnologico e del risparmio di energia.

Territori d’elezione per i primi progetti saranno Sicilia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Trento, ma anche Belgio e Francia, e sono in fase avanzata contatti con alcuni Paesi del Maghreb. Con 28 partner già acquisiti, provenienti dal mondo della cooperazione e dell’impresa sociale, con particolare riferimento al circuito Febea (Fédération Européenne des Banques Ethiques et Alternatives), Sefea Energy ha infatti inscritto nella propria carta costitutiva l’obiettivo di realizzare e rafforzare il legame – solidale e operativo – tra il cuore dell’Unione Europea e la sponda sud del Mediterraneo.

Sede legale di Sefea Energy è il Distretto sociale evoluto di Messina, a Forte Petrazza. Qui si è svolto nei giorni scorsi il primo Consiglio d’amministrazione della Esco, al quale hanno preso parte Fabio Salviato e Tommaso Marino, rispettivamente presidente e vicepresidente con delega all’amministrazione della società, e Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina.

“Ancora una volta – sottolinea Gaetano Giunta – la Fondazione di Comunità di Messina studia e implementa meccanismi economici redistributivi e capaci di autogenerare risorse economiche senza l’utilizzo di fondi pubblici, nella convinzione che la promozione del bene comune, dello sviluppo locale dei territori e dei diritti delle persone più fragili non siano questioni da delegare esclusivamente allo Stato. Tutto ciò secondo modelli più evoluti di sussidiarietà circolare, certamente più coerenti con l’ispirazione della nostra Costituzione”.

(Eleonora Villari)

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