L’allenatore dei biancoscudati in vista della sfida col Taranto avrà a disposizione tutta la rosa e sui tifosi: “Rispettiamoli, ci sono venuti a trovare e ci sono vicini”
MESSINA – Vigilia della terza di campionato per il Messina che domani sera ospiterà il Taranto in una partita che potrebbe già dare un’indicazione netta per quanto riguarda la zona retrocessione. Riguardo alla formazione pugliese che ha vissuto un’estate altrettanto turbolenta il mister Giacomo Modica dice: “Io non mi fido di quello che è il calcio parlato e le problematiche che possono avere, ognuno ha la sua storia e un suo problema, con situazioni da risolvere in casa propria. Rispetto tantissimo il Taranto, ha aggiustato strada in corsa costruendo l’organico ed è una piazza gloriosa e importante. Vogliono vendere cara la pelle e io delle belve ferite ho paure, dobbiamo essere bravi a prendere il toro per le corna e portare la partita nella nostra direzione. Se ripetessimo la stessa prestazione fatta col Potenza ne sarei felice, sistemando ovviamente qualche accorgimento difensivo che ci è costato due punti. Son contento dei miei ragazzi e dobbiamo avere la continuità necessaria e la testa giusta per affrontare qualsiasi tipo di gara. Non sottovalutiamoli e fortunatamente la pancia nostra è talmente vuota che non lo faremo, per cui sono molto fiducioso”.
Riguardo alla condizione della squadra e al mercato con i due calciatori svincolati che erano in gruppo il mister mette una parola definitiva. “La squadra mi ha dato sempre soddisfazione nell’applicazione di quello che vorrebbero dimostrare con senso di responsabilità e attenzione. Ho la fortuna di averli tutti a disposizione in questa convocazione e ci sono scelte da fare e ben vengano, vuol dire che tutti vogliono un posticino al sole ma purtroppo tutti non posso accontentarli per una maglia. Farò scelte consone anche rispetto all’avversario Taranto. Sui due che sono arrivati uno se ne è andato dopo un giorno (Beltrame, ndr) e l’olandese che è rimasto di più, pur avendo qualità importanti, era fermo da due mesi e mezzo e non farà parte del nostro gruppo. Non possiamo permetterci il lusso di aspettarlo una quarantina di giorni, su entrambi abbiamo chiuso la porta e li ringrazio per la loro disponibilità”.
Provando a entrare nella testa del mister sulla possibile formazione da schierare, con i dubbi tra Frisenna e Pedicillo nel tridente offensivo o anche chi deve giocare in porta che ha dato più sicurezze Modica risponde: “In questo momento abbiamo recuperato Re e Cominetti ma ho più certezza con Pedicillo e Frisenna, la condizioni dei due finalmente recuperati non è al top, sono con noi e ho ventiquattro ore di tempo per riflettere su quella che potrebbe essere la formazione. Intanto il fatto di averli a disposizione mi rende felice. I due portieri portieri? Per me sono tutt’e due bravi, per come intendo il ruolo devo valutare chi commette meno errori e chi ti leva meno punti, io sul portiere la penso così. Io il problema su chi far giocare non ce l’ho, me lo pongono dall’esterno perché si vive ancora nel mito Fumagalli che ha fatto tanto e ricevuto altrettanto da noi ma abbiamo fatto una scelta diversa di ringiovanire. Grazie gliel’abbiamo detto e non voglio parlare del passato o di cose che non ci riguardano più, a 42 anni ha dato il suo e se trova le condizioni per andare a divertirsi in un altro posto gli auguriamo il meglio possibile”.
Un’ultima considerazione del mister sul muro contro muro che continuerà tra tifosi e società e come questo è vissuto dall’ambiente: “Noi abbiamo l’obbligo di andare avanti regolarmente, la contestazione è un problema societario. Noi dobbiamo essere rispettosi per la proprietà e per i tifosi che vorrebbero esserci e che a noi mancano da morire. A me personalmente, e a tutta la squadra, mancano ma rispettiamo la loro scelta. La dimostrazione che sono molto vicini a noi l’abbiamo avuta ieri quando sono venuti a conoscere i ragazzi e a salutarci. Ci hanno detto non saranno in curva ma siamo vicini a voi, c’è amarezza. Nelle dinamiche societarie non possiamo entrare, a casa di Sciotto comanda il presidente Sciotto, le tempistiche le sa lui. Noi siamo qua e dobbiamo onorare la maglia”.