Con 7 voti favorevoli, viene rinviata l’elezione del presidente del consiglio. Sembra sempre più profonda la spaccatura interna alla maggioranza.

Resta ancora senza Presidente del consiglio il civico concesso di Monforte San Giorgio. Durante la seduta consiliare di ieri sera riunitasi per eleggere il successore di Vianni, dimessosi a dicembre in seguito alla crisi della maggioranza, si è palesata sempre più l’aria di tensione.

Ad aprire il dibattito è il consigliere Pinizzotto che, a nome di Maimone e Merlino, chiede un rinvio della seduta in modo da dare luogo “ad una riflessione e ad un confronto più aperto tra i vari gruppi che compongono il consiglio”. I tre consiglieri non sembrano voler chiudere definitivamente i rapporti con il Sindaco, ma vogliono provare a recuperare quel progetto iniziale di cambiamento in cui ancora credono e di cui sono tuttora i rappresentati.

Parere opposto arriva dal gruppo “La linea continua”: il consigliere Visalli dichiara il dissenso del proprio gruppo al rinvio in quanto “il tempo delle riflessioni è passato, così come il tempo del confronto”; stessa opinione anche per il consigliere Polito.

Il gruppo di minoranza interviene con Romanzo che, prendendo atto della nuova situazione, definisce il proprio gruppo “ago della bilancia”: sono ben 4 voti che possono essere determinanti.

Chiamato in causa, interviene quindi il Primo Cittadino Cannistrà, che ricorda l’importanza dell’organo del consiglio e del momento dell’elezione, richiamando quindi tutti ad un maggiore senso di responsabilità. La proposta di rinvio della seduta passa quindi al voto: con 7 voti favorevoli, la seduta viene
Rinviata al 23 febbraio. Alla prossima puntata.