Dopo l’elezione del consigliere di opposizione Di Toro alla Presidenza del consiglio, questa mattina vede la luce un nuovo gruppo consiliare, che si dichiara pronto ad adoperarsi per portare a compimento le problematiche che interessano i cittadini
La quiete dopo la tempesta…si spera!
Dopo l’elezione di ieri sera del Presidente del Consiglio, che ha trovato in Mimmo Di Toro, appartenente al gruppo dell’opposizione, una nuova guida, questa mattina è nato un nuovo gruppo consiliare.
“Movimento Monfortese” è il gruppo formato da Giusy Cattafi e il neo Presidente, insieme con Francesco Merlino, distaccatosi mesi fa dalla maggioranza, e che ora diventa Capogruppo.
Proprio il consigliere Merlino interviene con una propria nota per chiarire ai cittadini e agli elettori alcuni aspetti fondamentali della seduta consiliare di ieri.
“La mia dichiarazione- afferma Merlino- di votare scheda bianca per l’elezione del Presidente del consiglio al primo turno, nasce dal fatto che ritenevo che i gruppi più rappresentativi dal punto di vista numerico e provenienti dall’ex maggioranza, ossia Linea Continua e Pd, avessero trovato una soluzione comune per l’elezione, tenendo anche conto del fatto che non sono stato consultato e tenuto in considerazione da parte dei due capigruppo”.
“Nella seduta di ieri- prosegue Merlino- durante la sospensione chiesta da Pinizzotto, l’opposizione si è scissa e con i consiglieri Di Toro e Cattafi abbiamo costituito il gruppo “Movimento Monfortese”, di cui sono capogruppo; a quel punto abbiamo deciso di puntare sulla candidatura di un nostro componente e quindi Di Toro”.
Il neo gruppo si dice quindi soddisfatto: “Possiamo dichiarare che abbiamo risolto una querelle che avrebbe ingessato ancora a lungo il consiglio, poiché le altre componenti si sono dimostrate interessate più alla lotta alla persona ed alla ricerca di una carica che alla reale soluzione della crisi istituzionale”.
Il gruppo si dice già pronto, attraverso il dialogo con tutte le forze politiche presenti sul territorio, ad adoperarsi affinché nel consiglio si possa discutere e portare a compimento le reali problematiche che interessano i cittadini.
