Non so se vi è mai capitato di ascoltare una canzone e di sentirla arrivare fin dentro l’angolino più sperduto del vostro corpo. Di canticchiarne la melodia per rasserenarvi un po’ oppure per togliervi di dosso la polvere di una giornata passata sui libri a studiare. Non l’avete mai provato? Non preoccupatevi, c’è una band qui in città che vi farà provare tutto questo e altro. Ve li presento: Giampiero, Valeria, Vincenzo, Andrea e Antonio. In arte: SansPapier. La loro è una storia come tante che è diventata qualcosa di speciale perché si sono trovati nello stesso momento, nello stesso posto, con la stessa idea: mettere su una band che spiccasse il volo staccandosi dalle cover per creare della musica inedita. E le idee, le prove la sera tardi, le facce sudate tra un accordo e l’altro, hanno dato vita al loro primo album: “Settevoltezeta” (2007). Siete un po’ curiosi eh? Allora se avete finito la paghetta e non potete comprare l’intero disco potrete comunque ascoltarne alcune canzoni all’indirizzo www.myspace.com/sanspapierband. Sentirete la voce sinuosa di Valeria e quella affilata di Giampiero. Ascolterete l’elettricità delle schitarrate di Vincenzo, il tocco deciso della batteria di Andrea e il suono delle dita palpitanti sul basso di Antonio. I brani dell’album raccontano di quei suoni che fanno parte di quella musica che è la vita stessa. Parlano dell’uomo, della sua emozione, del suo amore. Amore autolesionistico nel caso di “Lazzaro”, amore che si innalza sublime fino a toccare il dolore in “Viole”, la strana sensazione di perdersi nel brano “Dentro lo specchio”. Quella dei SansPapier è una musica lavorata, studiata nei minimi dettagli ma di semplice ascolto. Una musica che arriverà dentro di voi lì dove vorrà arrivare. Basterà chiudere gli occhi.