Il sindaco De Luca sulla nuova azienda speciale: "Costruiremo un modello efficiente sulla scorta dell'esperienza di Messina"
TAORMINA – Dopo Messina Social City, Cateno De Luca fa il bis con Taormina Social City. Oggi il sindaco taorminese ha nominato i componenti del Consiglio di Amministrazione e dell’Organo di revisione della nuova dell’azienda speciale “Taormina Social City”, ente strumentale del Comune che si occuperà della gestione diretta dei servizi sociali.
Le nomine
Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da: Silvia Strazzeri, presidente; Francesco Giorgio, membro, Nunzia Giammona, membro. L’organo di revisione vedrà la seguente composizione: Vincenzo Salvatore Albanese, presidente; Giuseppe Tindaro Spartà, componente; Valentina Capone, componente.
Revisori supplenti: Michele Anastasi e Gianni Arpi.
Venerdì l’atto costitutivo davanti al notaio
La costituzione formale dell’azienda speciale avverrà venerdì prossimo con la sottoscrizione dell’atto costitutivo davanti a notaio. Da quel momento “Taormina Social City” sarà pienamente operativa e potrà avviare le proprie funzioni amministrative ed esecutive.
L’azienda speciale Taormina Social City” è inoltre incaricata anche della gestione dei centri socio-educativi, dei centri diurni per anziani e persone con disabilità, nonché dei centri ricreativi, sportivi e del tempo libero, già esistenti o di futura realizzazione nel territorio comunale.
De Luca: “Come a Messina costruiremo un modello efficiente”
“Questo è un investimento sulla qualità della vita dei cittadini e sul buon governo – dichiara il sindaco De Luca –. Sulla scorta dell’esperienza vissuta a Messina anche qui vogliamo costruire un modello efficiente e replicabile, capace di coniugare inclusione, sostenibilità e responsabilità. “Taormina Social City’ sarà il motore di un welfare moderno, capace di dare risposte concrete, tempestive e coordinate ai bisogni della comunità”.
Nel pieno del suo potere nomina altri soggetti di sua fiducia e altri componenti non sulla base del curriculum ma sulla base della affiliazione al partito. Grande sindaci
le tribù joniche e loro affiliati fanno il pieno di posti e prebende. Per carità, il tutto nell’esclusivo interesse del bene pubblico, come sempre e per sempre.
Finalmente qualcuno che ha la competenza e la credibilita’ di cambiare le regole. Se fara’ la meta’ di quello che e’ riuscito a fare a Messina, diventera’ di diritto il nuovo presidente della regione Sicilia.
Speriamo che questa farsa finisca al più presto prima che Taormina subisca la stessa sorte di Messina