Piera Aiello, cittadina onoraria di Brolo e testimone di giustizia; gli alluvionati della jonica e la vertenza Castello, con i suoi trecento operai sul lastrico e con i licenziamenti incombenti sono stati gli argomenti di grande rilevanza politica e sociale che ha affrontato la civica assemblea brolese venerdi scorso.
Convocato da Francesco Moscato, presidente del consiglio comunale, con la coordinazione del segretario generale dell’ente, Carmela Caliò, il civico consesso, si è voluto sentire vicino alla gente dei paesi alluvionati della riviera ionica, ed ha espresso solidarietà civile alla testimone di giustizia Piera Aiello, cittadina onoraria di Brolo, esprimendo a riguardo soddisfazione per quest’esempio vivente di lotta civile alla mafia.
Soprattutto, il Consiglio Comunale, si è stretto intorno agli operai della Castello esprimendo tanta solidarietà a Giuseppe Pizzino, il manager dell’azienda, che era presente in aula.
Nel dibattito sulla Castello si è evidenziato l’attivismo profuso da parte del sindaco, Salvo Messina, teso a sensibilizzare tutto il mondo politico regionale ma anche la macchina burocratica amministrativa sulle problematiche legate al caso della camiceria brolese.
Il presidente del consiglio, Moscato, ed il vice presidente, Giuseppe Magistro, hanno evidenziato la necessità di avere regole precise e trasparenti per l’accesso al credito ed ai finanziamenti; nello specifico, Moscato ha anche espresso severe critiche sul fatto che la “politica” ha privato la Sicilia e tutto il Sud di una rete di istituti di credito pensati proprio per favorire le aziende, sane e produttive, di quella liquidità per investire nella produttività.
E’ stato, inoltre, ribadito che l’amministrazione di Brolo non spegnerà l’attenzione sul caso Castello, facendo tutto quanto istituzionalmente le sarà concesso.
