Brolo. Ottima riuscita per la festa -dei mille-, singolare iniziativa per i 150 anni dell'Unità d'Italia

Brolo. Ottima riuscita per la festa -dei mille-, singolare iniziativa per i 150 anni dell’Unità d’Italia

Brolo. Ottima riuscita per la festa -dei mille-, singolare iniziativa per i 150 anni dell’Unità d’Italia

lunedì 28 Marzo 2011 - 16:04

Una grande opera d’arte: mille magliette rosse, numerate e serigrafate, punzonate a mano, che poi sono diventate un grande quadro vivente.

Può davvero chiamarsi così quella vista ieri sul lungomare brolese dove in

tanti si sono commossi a cantare l’inno d’Italia; dove una “maglietta” è

diventata un’opera d’arte collettiva; dove la partecipazione per la “voglia di

esserci” è stata davvero grande, dove ognuno ha dato tanto, anzi di più, a

partire dagli artisti che hanno lasciato la loro traccia sui passaggi pedonali

del lungomare.

Ma la “festa tricolore” brolese, partita venerdì scorso è molto di più.

Essa, infatti, è il frutto di un’idea collettiva, fatta da tante personalità, ben organizzate, organicamente diverse, ma coordinate e fuse, alla fine, in un

unico progetto, dove il singolo diventa “tutto”.

Così è stato grazie acSak be, Istituto Comprensivo, Ufficio Turistico, Mauro Cappotto e Lorenzo Cassarà, Art House, ed ancora Istituto d’Arte di Capo d’Orlando, la banda brolese, i ragazzi delle scuole, ed i mille volontari che sono, di fatti, divenuti -un unico tricolore-.

Questa la cronaca, della giornata di ieri, vissuta nella città del castello per la singolare iniziativa in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

La mattina di domenica, dopo un sabato “fatto” a decorare “strisce”, con la

partecipazione di Nadia Cardaci, Carmelo Caracozzo, Vittorio Ballato, Jessica

Pizzuto e Daniela Letizia (un momento artistico in perfetta sintonia con quello

che ha visto i ragazzi delle “medie” brolese decorare con i passi della

Costituzione, sul corso, qualche giorno fa, i passaggi pedonali), è iniziata

con l’arruolamento dei mille.

Di fatto, l’artista Mauro Cappotto, con i suoi alunni, ha avviato la kermesse artistica tesa a realizzare una grande opera d’arte, mille magliette rosse, numerate e serigrafate, punzonate a mano, che poi sono diventate un grande quadro vivente, sulla spiaggia, evocando in un coloratassimo “quarto stato”, lo sbarco.. e tutti sono diventati pezzi di un’opera d’arte, anche portandosi a casa un pezzo di questa, la maglietta, “una di mille”.

Un arruolamento che è proseguito sino al pomeriggio quando sono state

completate le punzonature, ed allora la banda ha intonato l’inno di Mameli, e

le scuole dato avvio al programma di canzoni, pensieri, pezzi recitati, in un

tripudio di coccarde e tricolore. Discorsi ufficiali, senza protocollo, poi la

foto ufficiale dell’evento, affidata a Lorenzo Cassarà, quindi al Castello per

una simbolica presa della “cittadella”, e Brolo era un punteggiato di magliette

rosse.

Certamente il coro collettivo dell’inno di Mameli, tutti con la mano sul

cuore, è stato uno dei momenti più commoventi del pomeriggio, ma l’intera la

giornata è stata vissuta con una grande tensione emotiva.

Le magliette sono diventate il simbolo della “festa”. Alcune avranno un’altra

storia da raccontare, diventano una sorta di longa manu di Brolo “italiana”.

La numero zero andrà al leghista Calderoli, e di contro la numero uno al

Presidente Giorgio Napolitano, che ha fortemente voluto questa festa come ha

ricordato Salvo Messina, il sindaco, dal palco, in uno dei momenti

introduttivi dell’evento.

Altre magliette andranno a Roberto Benigni, per aver fatto amare un inno

nazionale sconosciuto nel suo testo, ma anche Dante e la Cultura; ai nipoti

di Garibaldi; agli -eroi- della rivolta di Bronte, a mister -Lippi- per

l’ultimo Mondiale vinto, al comandante delle Frecce Tricolore, uno dei simboli

del Made in Italy, alla pari di Giorgo Armani; ed anche ai fratelli Taviani per

il loro Allosanfan, al nobel Rita Levi di Moltacini, e poi al più giovane

brolese ed al più anziano.

Foto: maxscaffidi

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