Si è svolta, nel comune di Longi, “A Pisera”: la -Festa del grano-

Si è svolta, nel comune di Longi, “A Pisera”: la -Festa del grano-

Si è svolta, nel comune di Longi, “A Pisera”: la -Festa del grano-

lunedì 19 Luglio 2010 - 17:19

Un’occasione per rivivere e osservare i riti e le usanze di un tempo, un pezzo di storia che si era estinto da oltre tre decenni.

Appassionati della natura e curiosi si sono ritrovati ieri pomeriggio presso la contrada Portella Gazzana, per prendere parte alla “Pisera” (la pesatura), una giornata dedicata al grano.

Dopo la raccolta del grano di pochi giorni fa, i covoni di spighe sono stati lasciati al sole per maturare ulteriormente e ieri si è provveduto alla pesatura: i cavalli hanno effettuato nell’aia dei giri circolari per separare il frumento dalla spiga. Il grano ora pulito è pronto per essere portato al mulino per la macina. Per l’occasione è stata rimessa in funzione un’antica trebbiatrice, restaurata dall’imprenditore Antonino Corrao. La macchina è stata adoperata dagli agricoltori come supporto alle operazioni manuali.

L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Alessandro Lazzara, in collaborazione con l’associazione Collunatici di Demenna e con un gruppo di nostalgici ed ex contadini.

L’obiettivo del progetto era quello di ripristinare una tradizione e un rito antico, quello del raccolto del grano, un modo per riscoprire il passato e un’idea per riattivare l’economia locale. Il recupero dell’area di Portella Gazzana, un’immensa distesa di verde nel cuore del Parco dei Nebrodi, è iniziato nel 2008 con la prima semina. Così, il giallo delle spighe è tornato a colorare la zona, una volta considerata uno dei granai più importanti del messinese. La produzione intorno al Settanta entrò in crisi in seguito al mancato rinnovò del mestiere del contadino, quest’arte secolare non venne più tramandata da padre in figlio, fino all’ odierna rinascita. Diversi gli ettari di terreno recuperati e tornati fruttuosi.

Tutte le fasi, dalla semina al raccolto, sono state realizzate manualmente, senza adoperare dispositivi o macchine elettroniche, proprio come tanti anni fa. Anche l’anno scorso sono stati avviati altri progetti, intensificati ed estesi ad agricoltori dei paesi vicini: Alcara li Fusi, Frazzanò e Galati Mamertino. In molti hanno risposto per rivalorizzare un patrimonio prezioso che rischiava di scomparire per sempre.

Oggi gli ettari coltivati sono stati raddoppiati e sono state introdotte altre varietà di grano. L’idea è quella di creare una filiera produttiva in loco per promuovere i prodotti e le tradizioni, in collaborazione con l’antico mulino a pietra di Longi.

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