De Simone prende tempo. Picciolo: “Conto salato al sindaco”. Germanà: "Tutti responsabili"

De Simone prende tempo. Picciolo: “Conto salato al sindaco”. Germanà: “Tutti responsabili”

De Simone prende tempo. Picciolo: “Conto salato al sindaco”. Germanà: “Tutti responsabili”

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sabato 06 Febbraio 2016 - 08:08

Il presidente dell'Autorità Portuale teme la drastica riduzione di volumi chiesta dal Comune e si riserva del tempo per ragionare. Per il capogruppo di Sicilia Futura, l’ipotesi nefasta è un “atto gravissimo nei confronti della città. Non è più pensabile di bloccare lo sviluppo della città senza pagare dazio”. Per il deputato di Area Popolare bisogna trovare l'accordo in fretta

"Il presidente De Simone è dubbioso, sta valutando ma non ha detto che non vuole firmare. Teme questa drastica riduzione di volumi e si è riservato del tempo per ragionare". E' quanto apprendiamo da un breve scambio di messaggi coi vertici dell'Autorità Portuale. La firma, ieri sera, non è arrivata ma le novità, in un senso o nell'altro, potrebbero arrivare a breve. Nel frattempo, si registra la dura presa di posizione del capogruppo di Sicilia Futura, Beppe Picciolo: "Ma qualcuno può incautamente pensare che Messina ed i messinesi possano ingoiare il rospo della mancata firma del Patto per la falce in silenzio? Questa volta alzeremo le barricate e ci saranno le cinque giornate di Messina. Non ci sono margini per qualsiasi tentennamento o riflessione, bisogna andare avanti con un rapporto organico e costruttivo tra le Istituzioni e non ci interessa né il metro cubo né il metro quadro in più od in meno. Se questa posizione della giunta è così rigida e non intende guardare ad un minimo di sviluppo economico (senza creare la benché minima invadenza ambientale) delle aree della Falce, si prenda comunque atto del bicchiere mezzo pieno, ovvero del risanamento delle aree degradate ed abbandonate da Dio e dagli uomini all'incirca da vent'anni”.

Quindi l’esortazione: “Il presidente De Simone ha il dovere di andare avanti e l'Università quello di portare a compimento gli impegni sottoscritti nel Patto dello scorso 26 gennaio”.

Infine il monito di Picciolo, presidente di Sicilia Futura ed alleato del Pd: “Mi rivolgo al Sindaco Accorinti perché noi ed i cittadini onesti, operosi e desiderosi di vedere una rinascita sociale, ambientale ed economica della Città, ricordiamo che qualcuno a breve avrà il coraggio di presentare un conto politico davvero salato e di questo sono davvero convinto".

Sul tema anche il deputato regionale di Area Popolare, Nino Germanà: "Ai cittadini non importano i retroscena e gli argomenti. Il fatto è uno solo: se non si sigla l'accordo si dovranno ritenere responsabili tutti senza esclusioni e alla comunità bisognerà rendere conto per essersi macchiati di una tale colpa. Adesso basta. Dare delle risposte significa agire per lo sviluppo di Messina: l'amministrazione non tentenni oltre e gli attori interessati portino a termine il percorso iniziato senza ulteriori indugi che la comunità messinese -e io mi ci metto nel mezzo come membro di essa prima che da parlamentare regionale- non tollererà oltre. Bisogna guardare alla ripresa con un occhio particolarmente attento alle attività produttive, dell'occupazione, della creazione di nuovi posti di lavoro: anche questo significa sfruttamento positivo di un'area strategica, nella salvaguardia primaria di essa ovviamente. Ma tutela non significa chiuderla in una teca che la protegga come fosse un quadro da guardare e basta. Questa è una visione obsoleta e superata della fruizione di aree di valore ambientale e storico e il resto del mondo fa scuola in tal senso. Dalla ricchezza che la Natura ha donato alla Falce dobbiamo partire per una ripresa della città che sia a 360 gradi. Non possiamo permetterci in nome di non si sa bene cosa, di mettere altri freni alle possibilità produttive ed economiche del nostro territorio. Se ulteriori danni per l'inerzia e le scuse approntate ad hoc si cagioneranno, si sappia che ora Messina non è più disposta ad accettare passivamente se ne boicotti la ripresa".

14 commenti

  1. “Onesti”…….ed incensurati aggiungerei io.

    Salvatore

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  2. “Onesti”…….ed incensurati aggiungerei io.

    Salvatore

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  3. Bravo Picciolo , ora immagino decine di commenti diffamatori ed infamanti , abbiamo l’obbligo di gioire ed esultare quando in questa sonnecchiante città , qualcosa si muove

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  4. Bravo Picciolo , ora immagino decine di commenti diffamatori ed infamanti , abbiamo l’obbligo di gioire ed esultare quando in questa sonnecchiante città , qualcosa si muove

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  5. Leggi meglio. Dice “noi” e poi anche gli onesti, operosi ecc.

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  6. Leggi meglio. Dice “noi” e poi anche gli onesti, operosi ecc.

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  7. Picciolo sembra dimenticare che in regione hanno il piano approvato dal comune fermo dal 2007. Se vogliono possono approvarlo in ogni momento.

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  8. Picciolo sembra dimenticare che in regione hanno il piano approvato dal comune fermo dal 2007. Se vogliono possono approvarlo in ogni momento.

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  9. Il buonsenso, come al solito, latita. Un’area estremamente periferica può essere bella quanto si vuole ma, se non c’è qualcuno che vi risiede stabilmente, resterà sempre abbandonata. Se la riduzione della cubatura esclude la possibilità di realizzare un albergo abbastanza capiente da avere un conto economico attivo, l’area è destinata all’abbandono perché non ci andrà nessuno, soprattutto dopo il tramonto, e il Centro Congressi resterà deserto. Le ossessioni della Giunta portano al disastro.

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  10. Il buonsenso, come al solito, latita. Un’area estremamente periferica può essere bella quanto si vuole ma, se non c’è qualcuno che vi risiede stabilmente, resterà sempre abbandonata. Se la riduzione della cubatura esclude la possibilità di realizzare un albergo abbastanza capiente da avere un conto economico attivo, l’area è destinata all’abbandono perché non ci andrà nessuno, soprattutto dopo il tramonto, e il Centro Congressi resterà deserto. Le ossessioni della Giunta portano al disastro.

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  11. Picciolo dovrebbe capire che dal metro cubo in più o in meno dipende la possibilità di insediare in quell’area attività economiche. Chi vi aprirà un bar se non ci andrà nessuno? La stessa cosa vale per un Centro congressi o per un albergo, a meno che non siano gestiti dal Comune in perdita, come al solito. Può non piacere, ma è l’economia a decidere lo sviluppo, non il panorama.

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  12. Picciolo dovrebbe capire che dal metro cubo in più o in meno dipende la possibilità di insediare in quell’area attività economiche. Chi vi aprirà un bar se non ci andrà nessuno? La stessa cosa vale per un Centro congressi o per un albergo, a meno che non siano gestiti dal Comune in perdita, come al solito. Può non piacere, ma è l’economia a decidere lo sviluppo, non il panorama.

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  13. Il MONITO a muso duro di mariedit rivolto al PARTITO DEMOCRATICO, a PICCIOLO e al presidente CROCETTA, responsabile della nomina di Nino DE SIMONE. Noi messinesi perbene, laboriosi e bramosi di valorizzare una delle aree di maggior pregio del nostro territorio comunale, AMMONIAMO che a breve vi presenteremo un conto politico salatissimo. Dite al vostro Nino DE SIMONE di firmare al più presto, SUBITO, le scelte sono della politica e dei messinesi, e non di un presidente di una autorità anacronistica, oramai utile soltanto per posti di sotto governo. ADESSO BASTA.

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  14. Il MONITO a muso duro di mariedit rivolto al PARTITO DEMOCRATICO, a PICCIOLO e al presidente CROCETTA, responsabile della nomina di Nino DE SIMONE. Noi messinesi perbene, laboriosi e bramosi di valorizzare una delle aree di maggior pregio del nostro territorio comunale, AMMONIAMO che a breve vi presenteremo un conto politico salatissimo. Dite al vostro Nino DE SIMONE di firmare al più presto, SUBITO, le scelte sono della politica e dei messinesi, e non di un presidente di una autorità anacronistica, oramai utile soltanto per posti di sotto governo. ADESSO BASTA.

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