La telenovela del doppio incarico di Buzzanca: si ritorna in Corte d’Appello

La telenovela del doppio incarico di Buzzanca: si ritorna in Corte d’Appello

La telenovela del doppio incarico di Buzzanca: si ritorna in Corte d’Appello

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giovedì 29 Dicembre 2011 - 10:34

La sentenza della Cassazione: inammissibile il ricorso di Rodi ma anche quello di Giulia Pisanelli, la cittadina costituitasi a sostegno del sindaco. Adesso l’Appello dovrà pronunciarsi sul ricorso incidentale di Catalioto. Prossima tappa a marzo?

E’ la tela di Penelope. Si fa e si disfa. E resta sempre la stessa. Soprattutto non finisce mai. O se preferite, è una telenovela, interminabile e sempre con gli stessi protagonisti. Si torna a parlare di doppio incarico. Anzi “del” doppio incarico per eccellenza, ormai, quello del sindaco Giuseppe Buzzanca, l’ultimo baluardo tra gli amministratori siciliani che rivestono anche la carica di parlamentare. Gli altri si sono tutti dimessi dall’una o dall’altra carica. Lui resiste. Perché, è la sua legittima risposta, mi è consentito farlo. «Non è un doppio incarico, ma una doppia elezione». Cioè per due volte il popolo lo ha votato. Per lui la questione finisce qui. Ma non per la Corte di Cassazione. Che ha depositato la sentenza numero 27327 sul ricorso elettorale presentato da Giuseppe Rodi contro la pronuncia della Corte d’Appello, in particolare contro «mancata dichiarazione di decadenza conseguente al riconoscimento di incompatibilità del doppio incarico», chiedendo alla Cassazione di pronunciarsi oppure di rimettere gli atti alla Corte d’Appello stesso per discutere le tesi avanzate dallo stesso Rodi.

La Cassazione lo ha accontentato solo in parte. Ha dichiarato inammissibile il ricorso di Rodi, ma ha comunque rinviato tutto nuovamente alla Corte d’Appello, «in diversa composizione», cioè con diversi giudici. E questo perché è stata cassata la sentenza della Corte messinese ed è stato dichiarato inammissibile anche l’intervento di Giulia Pisanelli, cittadina che si era costituita a sostegno di Buzzanca, assistita dall’avvocato Bonaventura Candido. In sostanza la Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità dell’intervento della Pisanelli sin dal primo grado ed anche nelle fasi successive. Era stata proprio la Pisanelli a proporre l’appello per la riforma della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Messina, sentenza che aveva rigettato la richiesta di decadenza di Buzzanca da sindaco, ammettendo però l’incompatibilità tra le due cariche ricoperte dallo stesso Buzzanca. Candido e la Pisanelli si erano opposti proprio a questa seconda parte della sentenza, ma il loro ricorso era stato rigettato dalla Corte d’Appello, che non aveva preso in considerazione nemmeno il ricorso incidentale presentato dall’avvocato Antonio Catalioto per conto di un altro cittadino, Vincenzino Saglimbeni, colui che aveva dato vita all’intero procedimento con il primo ricorso contro Buzzanca.

Adesso la Cassazione, di fatto, chiede alla Corte d’Appello di pronunciarsi nuovamente sulla questione, senza considerare la posizione di Pisanelli-Candido e tenendo stavolta conto di quella di Catalioto-Saglimbeni. Una piccola rivincita, per Catalioto, dopo il boccone amaro ingerito la settimana scorsa all’Ars, quando la commissione verifica poteri non lo ha nemmeno fatto parlare sulla causa di decadenza di Buzzanca da deputato (in quel caso l’avvocato assiste il primo dei non eletti D’Aquino). La prossima tappa di questa maratona non dovrebbe essere più tardi del marzo prossimo. La Corte d’Appello si pronuncerà in un contesto giuridico diverso rispetto alla prima volta: nel frattempo, infatti, è stata cassata la leggina “salva doppio incarico” dalla Corte Costituzionale ed è stata dichiarata la “bilateralità” dell’incompatibilità delle cariche. Esito scontato? Niente è scontato in questa storia. Altrimenti che telenovela sarebbe?

7 commenti

  1. questi sono uomini buddaci e senza dignità .

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  2. baraccacamaro87 29 Dicembre 2011 15:24

    ORA BASTA FINIAMOLA QUESTA SCENEGGIATA BARCELLONESE VAI VIA A MESSINA NON TI VUOLE COME SINDACO E COME ONOR. DICEVA IL GRANDE TOTO.VAI A FARE IL DIETOLOGO SE LO SAI FARE O NON FARE CONVENZIONI CON LA ASP 5 NO TI CONDANNO DI NUOVO E STAVOLTA LI PAGHI TUTTE ORMAI SEI FINITO RITIRATI SEI FINITO TU E TUTTI TUOI COMPARI STA ARRIVANDO LA STANGATA E SI LA TUA AMICIZIA NON E SERVITA A NULLA TI ANNO FOTTUTO DAI RITIRATI E MEGLIO PER TE GIA CE IL RICAMBIO A DIMENTICAVO DI AL TUO COMPARE CAPOPOPOLO CHE LA CASA POPOLARE MI DEVE DARE IMBROGLIONI A DIMENTICAVO TI PIACE AFFACCIO A MARE VERO A TE E TUOI COMPARI VERO E VAI VIA VIA VIA VIA VIA VIA DA MESSINA RITORNA A BARCELLONA SEI DEGNO DI LA MESSINA E DEI MESSINESI

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  3. Ma di quale telenovela andate cianciando? Questa è una GRAVE AZIONE DI DEMOLIZIONE DEL COMUNE DI MESSINA. Un continuo danneggiamento della Città di Messina, fatto con ricorsi e interventi fasulli per perdere tempo e far rimanere l’autore di questo disastro al suo posto. Come vi permettete di fare questi titoli per fare annoiare e allontanare i Cittadini dalla gravissima situazione di questa metropoli ormai in disfacimento? Che tipo di giornalisti siete? pensate forse di scrivere a dei bambini delle elementari o alle mamme in altre cose affaccendate?

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  4. LA VERGOGNA DI UNA CITTA’ STA DRITTA DRITTA IN CHI NE DOVREBBE REGGERE LE SORTI ED INVECE FA GLI AFFARACCI SUOI E DEI SUOI AMICI.

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  5. Caro amico devo contraddirti: il dietologo lo sa fare, dove lavoro io (e non è difficile capire) causa non erogazione stipendi stiamo facendo una bella cura dimagrante.

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  6. Quello che di sicuro e che la poltrona piace a tutti e a maggior ragione a chi prima sedeva e ora non siede, più ma vi siete chiesti L’Avv. Ricorrente Quale posto occupava e ora non lo occupa più (DÌ SICURO QUELLA BELLA POLTRONA NON LA OCCUPAVA ATTITOLO GRATUITO,).
    COME LA OCCUPA IL SINDACO ATTUALE.
    E CHE QUANDO UNO NON A NULLA DA FARE CERCA DÌ CREARSI UN lavoro.
    aiutatelo non a nulla da fare…

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  7. A SEGUITO DELLA DECISIONE DELLA CORTE CASSAZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA , IN CASO DI RICORSI ELETTORALI, POSSONO COSTITUIRSI ASSOCIAZIONI DI CITTADINI CONSUMATORI. UN FATTO NUOVO, CLAMOROSO, MOLTO IMPORTANTE, PER LE PROCEDURE NEI TRIBUNALI CONTRO GLI AMMINISTRATORI ELETTI IN MODO NON REGOLARE. TUTTO QUESTO GRAZIE ALLA TENACIA DI GIUSEPPE RODI CHE DA ANNI CONDUCE UNA BATTAGLIA CICLOPICA CONTRO UNA GIGANTESCA BUROCRAZIA GIUDIZIARIA RIUSCENDO A PERCORRERE PROCEDIMENTI SOLITAMENTE RISERVATI AGLI AVVOCATI, APRENDO NUOVE STRADE DI DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA PER TUTTI I CITTADINI.

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