Inaugurazione con protesta per la IV edizione della “Notte della Cultura”: fischi dai lavoratori di Messinambiente

Inaugurazione con protesta per la IV edizione della “Notte della Cultura”: fischi dai lavoratori di Messinambiente

ELENA DE PASQUALE

Inaugurazione con protesta per la IV edizione della “Notte della Cultura”: fischi dai lavoratori di Messinambiente

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sabato 25 Febbraio 2012 - 17:49

I dipendenti hanno atteso l’arrivo del primo cittadino e hanno poi iniziato a urlare e fischiare. Buzzanca afferma: “Comprendo l’esasperazione ma non dipende da noi”. Caos per le strade a causa dei tir in transito da Boccetta e lungo la Cortina del Porto

Per comprendere che la “sorpresa” è stata veramente tale, è bastato dare uno sguardo ai volti del sindaco Buzzanca, accompagnato dalla moglie Daniela, e di tutto l’ “entourage” della Notte della Cultura, con in testa l’esperta Giovanna Famà: increduli, a tratti imbarazzati ma pur sempre sorridenti, perché l’occasione lo richiedeva. L’improvvisata è stata quella dei lavoratori della Messinambiente che questo pomeriggio, alle 18 in punto, hanno “occupato” il piazzale di fronte l’ingresso del Pala Antonello accogliendo rumorosamente l’arrivo del primo cittadino: urla, fischi e espressioni decisamente colorite quelle rivolte dai dipendenti (un’ottantina in totale) a Buzzanca, (su tutte… “sei peggio di Attila). Il personale, lo ricordiamo, da due giorni presidia l’autoparco di via Salandra per protestare contro la mancanza di sufficienti condizioni di sicurezza sul posto di lavoro, oltre che per il ritardo nel pagamento dello stipendio, a cui però, come gli stessi affermano, “ormai siamo abituati”.

Non sono mancati i momenti di tensioni e i “faccia a faccia” con alcuni esponenti delle forze dell’ordine che hanno cercato di fare il possibile per trattenerne l’esasperazione, soprattutto nel momento in cui il primo cittadino ha fatto il suo arrivo. Eppure, nonostante la protesta, il programma non è cambiato di una virgola, solo più rumoroso: ad accompagnare le note della Brigata Aosta che si è esibita fuori il palazzo, il battito di mani dei lavoratori, i fischi e le urla. Ad un tratto però, per “stemperare” la tensione, fuori programma con l’Inno dei Mameli che per qualche secondo è riuscito ad “unire” tutti.

Consumate le foto di rito, su al primo piano: presentazione dell’evento e taglio del nastro rosso per l’inaugurazione della “Galleria d’arte moderna e contemporanea” che in realtà, come spiegato dalla professoressa Teresa Pugliatti, che ha illustrato le opere in mostra al Pala Antonello, “non è una vera e propria Galleria, bensì una raccolta. Ancora c’è da lavorare”. A curare la sistemazione dei quadri l’architetto Virgilio che ha spiegato il criterio sulla base del quale le tele sono state posizionate. Prima dell’inizio della visita dello spazio allestito con i quadri, il primo cittadino non ha mancato di far riferimento a quanto avvenuto fuori: “Comprendo l’esasperazione dei lavoratori che è frutto di un allarme sociale che a Messina si sta facendo sentire particolarmente. Al tempo stesso però ritengo sia necessario considerare che i disagi sono anche frutto della mancate risorse inviate dai governi nazionale e regionale. Per quanto riguarda invece l’evento di questa sera, ritengo che la città sia affamata di cultura e abbia bisogno di momenti come quello di oggi che non a caso è giunto alla sua IV edizione. Anzi ritengo importante che si prosegua su questa strada, è un appuntamento da istituzionalizzare e che dovrà essere organizzato anche dalle amministrazioni che verranno”. Nessun accenno all’ex- assessore comunale Ardizzone che dell’iniziativa è stato il promotore e che ha preso parte anche all’inaugurazione.

La parola è dunque passata all’esperta Giovanna Famà, definita da Buzzanca il “motore di questo evento”, apparsa visibilmente emozionata: “Sono contenta di vedervi anche quest’anno così numerosi. E’ un appuntamento che abbiamo organizzato con grande impegno, nonostante le difficoltà, perché ci crediamo profondamente. Capisco quanto accaduto prima – afferma riferendosi alla protesta di Messinambiente – ma per l’organizzazione non abbiamo gravato sul bilancio comunale”. (correlato l’articolo sui costi necessari).

E nel frattempo, mentre all’interno del Pala Antonello la IV edizione della “Notte della Cultura” veniva ufficialmente inaugurata, in strada il caos prendeva il sopravvento. Momenti critici tra viale Boccetta e la Cortina del Porto a causa dei tir che per la chiusura degli imbarcaderi di Tremestieri si sono riversati in centro città. Necessario l’intervento della Polizia Municipale, presenta al gran completo per l’avvio della manifestazione. I disagi però non si sono fermati anche in considerazione dei provvedimenti viari disposti nei giorni scorsi proprio in vista della Notte della Cultura e che hanno ulteriormente congestionando il traffico. Per il bilancio finale necessario aspettare domani. Intanto, caos a parte, godiamoci la bellezza di Messina, magari a piedi e non in macchina. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)

14 commenti

  1. puzza di bruciato 25 Febbraio 2012 19:02

    Finalmente delle proteste serie e civili…. se si vuole salvare il pane delle famiglie non abbassate toni e guardia… in bocca al lupo!!!!!

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  2. messina da bere 25 Febbraio 2012 19:12

    mi chiedo cosa facciano per Messina, il sig. Buzzanca e il suo gruppo consiliare all’Ars, devo dedurne che l’unica cosa che gli interessi sia l’indennità………………..

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  3. scusi buzzy,40000 euro pur nelle difficolta il comune li trova per la festa di “babbi” ma quando bisogna affrontare i problemi seri la colpa è dela regione e pure dello Stato.Ma non le pare giunta l’ora di finirla con gli sperperi?

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  4. sono stato alla notte della cultura e ho parlato con alcuni operai di messinambiente i quali mi hanno riferito che circa 20 operai di loro con l’inganno sono stati costretti a svolgere servizio.Infatti non si sa come un dirigente li ha dichiarati idonei a svolgere il proprio servizio sventolando un fantomatico elenco di idoneita’ dei lavoratori.VERGOGNA VIA I BARCELLONESI DA MESSINA CHE CON QUESTE BASSEZZE APPROFITTANO DELL’ESASPERAZIONE DI OPERAI E CERCANO DI SCATENARE UNA GUERRA FRA POVERI.VIA TUTTI I DIRIGENTI DI MESSINAMBIENTE I PRIMI RESPONSABILI DI QUESTA VERGOGNOSA VERTENZA,VIA IL SINDACATO CHE DAL 98 A OGGI LI SOSTIENE MA CHE ORA FA FINTA DI SCHIERARSI DALLA PARTE DEGLI OPERAI.

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  5. bene la notte della cultura…ma i posti i travagghiu in questa
    Citta’..quando..?
    Vorrei capire..ma questa amministrazione..in questi anni..cosa
    ha prodotto di utile per questa Citta’..aldilà’ della propaganda
    concessa da un noto giornalista di Messina..e da un noto giornalaio di Milazzo..

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  6. Regione e Stato……quanto spendono????
    Messina paga e partecipa a mantenere migliaia di impiegati regionali….mentre non riesce a mantenere i suoi dipendenti comunali..le tasse… Stato regioni le prelevano prima…dagli stipendi alle pensioni, dalle sigarette alla benzina ect….
    La notte della cultura è un’occasione per riscoprire il nostro luminoso passato e magari qualche piagnucolone sarà miracolato dall’arte e dalla storia di questa meravigliosa città e provera orgoglio senso di appartenenza….e si schiererà a difesa della sua città invece di condannare e sparlare a vanvera.

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  7. Questo appuntamento,che da qualche anno ho con i miei concittadini(ho scambiato opinioni almeno con una trentina di loro),per i quali nutro affetto sincero,mi offre la possibilità di alcune riflessioni su Messina.Intanto la protesta dei messinesi di MessinAmbiente,per merito della “notte della cultura”,ha avuto la visibilità che merita per la sua importanza. Sapete già cosa penso di questi nani siciliani della raccolta dei rifiuti, sono troppi piccoli per reggere l’urto di piani industriali,che realizzano con produttività,il ciclo integrale della raccolta,producendo ricchezza ambientale e occupazionale.Ho sempre fatto l’esempio positivo del gigante HERA spa,che si occupa in Emilia Romagna,non solo dei servizi ambientali,ma anche di quelli idrici ed energetici.Poi la sosta a palazzo Zanca,con i Molonia,un ritorno nel passato,con un giro in una delle loro splendide carrozze,una emozione il passaggio davanti al Duomo.I Molonia hanno un patrimonio di 50 gioielli,che noi messinesi siamo incapaci di offrire,come richiamo,ai visitatori della nostra città.

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  8. Il mio percorso continua con le soste al Forte del Santissimo Salvatore e all’Arsenale,rivivendo due diverse emozioni.L’antichissimo Forte,costruito fra il 1546 e il 1614,su quello che era il convento dei monaci basiliani,trasferiti sulla riviera,su cui ora sorge il Museo Nazionale,offre un panorama mozzafiato,che trasmette emozioni uniche e indescrivibili.Immagginate se potessimo usufruire di giorno questa possibilità e portare i nostri turisti.Un grazie grande quanto le dimensioni della Madonnina,che ammirata dal basso è splendida,alla Marina Militare,che conserva benessimo il nostro Forte e la Lanterna del Montorsoli,restaurandoli e proteggendoli,come noi messinesi non avremmo saputo fare,basta osservare il Gonzaga o il Castellaccio o la cinta muraria del 500′.L’emozione all’Arsenale,come per molti messinesi,è di natura personale.In quelle officine,oggi percorso storico,hanno lavorato,parenti e amici,che non ci sono più.Operai messinesi,semplici ed esperti,che fecero funzionare,negli anni 50′,60′ 70′,l’ascensore sociale,i loro figli sono diventati,professori
    universitari,chirughi,avvocati,ingegneri,notai,commercialisti,notissimi dentro e fuori Messina.Se facessi alcuni nomi,commentereste che non è possibile;purtroppo,da allora in poi non fu più possibile,l’ascensore sociale si è fermato per sempre.Grazie per la impeccabile ospitalità agli uomini della Marina Militare,Carabinieri e Finanza.

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  9. Infine l’incontro e scambio di email con una giovane messinese,ingegnere edile,che nello spazio del Rotary Club Messina,ha esposto le sue locandine,elaborate con professionalità in autoCad,dalle quali trasmette tutto l’amore per il territorio della sua città.E’ una professionista consapevole,che del nostro territorio è stato fatto scempio,che bisogna porre fine alle brutture dei prospetti architettonici delle costruzioni,purtroppo in gran parte disegnati,in copia e incolla,dai suoi colleghi,con specializzazioni che non c’azzeccano nulla con la progettazione edile.Abbiamo coniato un motto:la progettazione ritorni agli architetti e agli ingegneri edili.Quanta differenza di socialità,della giovane messinese con le dipendenti della segreteria del Sindaco,rimaste silenziose dietro le loro scrivanie,brave solo a tenere contatti con il “piccolo” mondo,che ruota intorno alla politica politicante,ma impreparate con i messinesi,quando sono nella veste di cittadini.

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  10. “GIOVANNA FAMA'” Responsabile dello Staff Organizzativo della Quarta notte della cultura è anche Responsabile del Soggetto Attuatore per l’Alluvione di Giampilieri. Una Domanda. Giovanna Famà, funzionario della Soprintendenza in prestito al Comune di Messina,oltre ad essere esperta di “ARTE E CULTURA” è anche Ingegnere?

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  11. Ma la sfilata di tir sul viale boccetta e l’esposizione di auto in sosta sul marciapiede, facevano parte della notte della cultura messinese?

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  12. pensiamo alla serata della cultura, quando una città come Messina con impiegati di Messina ambiente di ATM,servizi sociali non percepiscono gli stipendi da diversi mesi abbiamo in qst amministrazione soltanto persone che non sanno amministrare e un sindaco che lo definisco il sindaco dei nastri,perchè queste persone che abbiamo non sono in grado di amministrare questa meravigliosa città.

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  13. Questi argomenti, interessanti da sviluppare, in una città come Messina incapace di sviluppare, oltre al Sindaco, una classe politica atta a curarne gli interessi diversi dai personali, diventano utopistici, facendo perdere persino la speranza di futuri cambiamenti. Mi permetto di suggerire a quanti hanno protestato, di continuare a farlo, non solo con il Sindaco, ma con coloro i quali li hanno portati in queste aziende o carrozzoni politici.

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  14. bene la notte della cultura..
    male la mattina seguente..senza acqua e con l’immondizia nelle
    strade..i posti di lavoro che si perdono..quelli che non si
    creano..ecc..
    aunni emannari chi pedi chini i caddi….

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