Operazione Knock Down, i luoghi dello spaccio a Messina

Operazione Knock Down, i luoghi dello spaccio a Messina

Redazione

Operazione Knock Down, i luoghi dello spaccio a Messina

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sabato 03 Luglio 2021 - 07:01

Imbottendo di cimici le auto di Fiore gli investigatori hanno ricostruito la tela di pusher e corrieri della droga a Messina

Le Case Basse di Santa Lucia sopra Contesse, le case Arcobaleno, via Seminario Estivo a Giostra. Sono queste le principali basi dello spaccio scoperto dalla Polizia con l‘operazione Knock Down, luoghi già noti per fatti legati alla droga.

Era qui infatti che uno come Fiore, principale protagonista del blitz della Squadra Mobile scattato ieri, andava a rifornirsi di ogni tipo di sostanza stupefacente: marijuana, ma anche cocaina e skunk. Tanta droga, che era in grado di piazzare in ogni momento, anche a notte fonda, anche a domicilio.

A svelarlo agli uomini della Mobile, ai comandi di Antonio Sfameni, sono le cimici ben piazzate dagli agenti: prima hanno imbottito la Smart di Fiore, poi la sua Lancia Y, che aveva piazzato “sotto” anche un Gps. Per mesi, dopo il pestaggio di ottobre 2019, gli investigatori hanno seguito da lontano Fiore e i suoi sodali grazie alle cimici sulle due auto, e seguito i loro spostamenti.

Più di una volta nel periodo dell’inchiesta gli agenti hanno sequestrato droga o bloccato pusher e corrieri. Qualche volta loro sono riusciti ad eludere i controlli, compiendo ardite manovre in auto o liberandosi della droga buttandola dal finestrino. Pensavano di averla fatta franca. Non sapevano che anche in quel momento, e dopo – quando commentavano l’accaduto tra di loro – erano intercettati. Buttare la droga, quindi, non è loro servito a niente.

Sono tantissimi gli episodi di spaccio documentati dagli uomini della Questura di Messina. Centinaia di giovani e non che si rivolgevano a Fiore ed Arena per avere la droga, sia di giorno che di notte. E c’era anche chi, per avere un pò di cocaina, si offriva ai pusher per un rapporto sessuale sull’auto. Subito dopo però la tappa era obbligata: l’appartamento delle Case Basse a Santa Lucia dove era custodita la droga.

Gli interrogatori cominceranno lunedì prossimo. Tra i difensori, gli avvocati Nino Cacia, Salvatore Silvestro e Tancredi Traclò.

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