In commissione bilancio scoppia il “caso” Amam. Anastasi difende il Pef

In commissione bilancio scoppia il “caso” Amam. Anastasi difende il Pef

Danila La Torre

In commissione bilancio scoppia il “caso” Amam. Anastasi difende il Pef

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lunedì 02 Marzo 2015 - 23:06

In una relazione firmata il 23 febbraio, il presidente del Cda della società confuta la tesi del Collegio sindacale, che ha mosso numerosi rilievi sul Piano Economico-Finanziario dell’azienda. Dubbi e perplessità tra i consiglieri comunali, chiamati ad approvare lo schema del contratto di servizio tra Comune ed Amam

In una infuocata commissione bilancio è scoppiato il “caso” Amam ed è emersa in maniera chiara ed inequivocabile la contrapposizione tra il Cda ed il Collegio sindacale dell’Azienda Meridionale Acque sul piano economico – finanziario.

Il presidente della sociatà, Alessandro Anastasi, difende ad oltranza la congruità e sostenibilità del pef, sebbene per i revisori Giovanni Parisi, Natale Soraci e Antonio Callagionda il piano persegua un’unica finalità: il «compiacimento» del Comune, come hanno scritto in tre distinte relazioni e confermato de visu ai consiglieri comunali che hanno partecipato alla seduta ordinaria della commissione bilancio.

La teoria “disfattista” del Collegio sindacale viene però confutata dal presidente Anastasi, che ha consegnato ai rappresentanti del Civico Consesso una controrelazione datata 23 febbraio e lunga 8 pagine.

«In questi ultimi anni – si legge nel documento firmato dal solo Anastasi e non dall’intero Cda – sono stati attivate tutta una serie di azioni volte a rendere più virtuoso il percorso economico-finanziario dell’azienda, che possiede ottime possibilità di sviluppo. Le stime e le previsioni utilizzate nel piano si sono essenzialmente basate sul bilancio d’esercizio 2012 (raffrontato con il 2011) e con tutti i dati disponibili in Azienda al 31 dicembre 2013….»

Anastasi è convinto che «la sostenibilità del Piano sia fondata su dati certi e previsioni corrette. Il livello dei ricavi, così come dimostrato dal risultato del bilancio 2013 appena concluso – scrive ancora – sono in linea con le previsioni del Piano Finanziario».

Le rassicurazioni fornite anche verbalmente in sede di commissione non hanno però convinto tutti. Resta scettica la consigliera Antonella Russo, che da settimane chiede di far luce sul Pef dell’Amam, a cui rimanda anche il contratto di servizio che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Secondo l’esponente del Pd, le spiegazioni del presidente dell’Amam non bastano a fugare i dubbi sulla congruità o meno di alcuni dati inseriti nel piano economico-finanziario, anche perché – secondo quanto raccontano la consigliera Russo ed il presidente della Commissione Cucinotta – non sono mancati tentennamenti da parte del presidente dell’Amam in seguito alle domande incalzanti dei consiglieri.

Dalla sua relazione, si evince invece grande consapevolezza sui numeri del pef, come ad esempio rispetto al prudenziale abbassamento degli utili del 20%. La riduzione dei dividendi annuali dell’Amam, inizialmente previsti in circa 30,6 milioni di euro e successivamente ridotti a circa 23,5 milioni di euro inducono Anastasi a mettere nero su bianco che «non vi sono motivi di particolare criticità che possano far pensare ad una inconsistenza del Piano finanziario».

Quanto all’obiezione del Collegio sindacale sui residui attivi accertati dal Comune di Messina nei confronti dell’Amam e non menzionati nel piano economico-finanziario, Anastasi ricorda che ammontano ad «euro 15.335.904,00 (salvo errori materiali e/o omissioni)» e chiarisce che oltre ad essere riportati nei bilanci aziendali, «saranno oggetto di apposito tavolo tecnico di confronto volto a giungere ad un accordo transattivo tra le parti».

Nella sua relazione, il presidente dell’Amam, voluto dall’ex sindaco Buzzanca e confermato dal sindaco Accorinti parla anche della «scelta strategica della internalizzazione di una parte dei servizi …che comporteranno nel breve periodo delle economie di gestione». Manifesta, inoltre, apprezzamento per «l’arrivo del personale ex Feluca, che ha prodotto e produrrà senz’altro un miglioramento della gestione amministrativa e contabile dell’azienda». Chiarisce ancora che è obiettivo del Cda «la creazione di un apposito ufficio interno dedicato esclusivamente all’attività di recupero crediti e di verifica costante dei piani di rientro sottoscritti in maniera massiccia in questi anni dagli utenti»

A proposito della riscossione dei crediti, Anastasi sottolinea un allungamento dei tempi di recupero per quei crediti risalenti al periodo 2009/2012, cioè antecedente all’insediamento dell’attuale Cda, spiegando che figurano tra questi anche i crediti vantati dalle utenze cosiddette “istituzionali”: Iacp con i relativi condomini; Provincia regionale di Messina: istituti scolastici superiori secondari; ed Atm, con cui è stato già sottoscritto piano di rientro.

Il presidente dell’Amam non nasconde che il pef individua tra le maggiori criticità i debiti verso i terzi creditori, che sarebbero già oggetto di piani di rientro. Un discorso a parte va fatto per l’Enel , con cui vi è un contenzioso pendente. Proprio sui debiti con i fornitori, la consigliera Russo è intervenuta in commissione per chiedere se gli utili dell’azienda non debbano essere redistribuiti tra i creditori prima di arrivare nelle casse del Comune. Secondo quanto riferisce la consigliera, la risposta di Anastasi è stata affermativa, ma su questo aspetto nulla viene detto nella sua relazione.

Tuttavia, il presidente dell’Amam rammenta e specifica «che il pef è strumento di programmazione pluriennale di natura previsionale di competenza del Cda… ed è senz’altro atto deliberativo che in corso d’attuazione può essere modificato, migliorato e sottoposto a rettifica e/o eventuali attività correttive da parte dell’Amminsitrazione ….».

Nonostante la relazione ed il confronto in commissione, i consiglieri non hanno ancora le idee chiare sula reale situazione dell’Amam e sul pef. Il presidente della Commissione bilancio Cucinotta ha quindi convocato una seduta straordinaria per giovedì prossimo alle 12.

Danila La Torre

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