Avvocati, magistrati, professionisti a confronto al Tribunale nella giornata dell'8 marzo
“Vivere non è abbastanza, disse la farfalla, uno deve avere il sole, la libertà ed un piccolo fiore”. E’ con questa frase di Hans Christian Andersen che la Camera penale Erasmo Da Rotterdam di Messina ha voluto aprire il dibattito organizzato a palazzo Piacentini per l’8 marzo.
Il convegno
Al tavolo, orlato in giallo e blu in omaggio all’Ucraina martoriata dalla guerra, si sono avvicendati gli avvocati penalisti che si riconoscono nell’associazione presieduta da Filippo Mangiapane e molti ospiti: il giudice Francesca Arrigo, presidente del Tribunale di Sorveglianza, l’avvocata Rosaria Filloramo che guida la Camera Civile, i colleghi Maria Pagano e Antonio Tesoro per l’Ordine degli Avvocati.
I relatori
Negli interventi di Patrizia Rizzo, Caterina Cavallaro, Pierfrancesco Broccio, Rossella Nastasi, Giovanna Saija, Liliana Crisafulli, Pinella Rampulla, Sandra Crisaulli, Maurizio Cucinotta e Rosaria Chillè è venuto fuori uno spaccato del tema della parità di genere in tutte le sue “sfumature” legate al mondo della giustizia: la tutela delle donne come vittime dei reati, l’essere donna e professionista in un campo spesso ostico come quello dell’avvocatura e della magistratura, la riflessione culturale intorno al tema delle diversità di genere.
L’avvocata Rizzo ha ricordato la collega Olga Cancellieri, iscritta al Movimento per le pari opportunità presieduto dalla Rizzo, che lo scorso anno in questa giornata era stata relatrice ad un appuntamento come quello organizzato dalla Camera Erasmo.
Le Adranite
A conclusione della mattinata, il presidente Mangiapane ha donato alla dottoressa Arrigo una copia de “Le Adranite”, il libro di Chiara Longo che racconta Adrano attraverso le sue donne, presentato dalla Camera Erasmo in un precedente convegno, ed è stato osservato un minuto di silenzio per tutte le donne ucraine e afgane.
