Porto di Tremestieri ancora nel limbo. Oggi la firma sull’accordo per il Piano Regolatore Portuale

Porto di Tremestieri ancora nel limbo. Oggi la firma sull’accordo per il Piano Regolatore Portuale

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri ancora nel limbo. Oggi la firma sull’accordo per il Piano Regolatore Portuale

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giovedì 04 Febbraio 2016 - 23:08

Tutto fermo fin quando non si troveranno i 9 milioni mancanti, il sindaco Accorinti chiederà un altro incontro al ministro Delrio. Stamane, invece, nero su bianco per l’intesa sul Prp e le aree della Zona Falcata

Che all’appello mancassero ancora 9 milioni era noto già lo scorso 7 gennaio, quand’era arrivata l’ufficialità su un’altra parte di finanziamento, da 28 milioni. La speranza era quella di poter firmare ugualmente il contratto per i lavori di ampliamento del porto di Tremestieri ed invece non sarà possibile fin quando anche quella somma non sarà in cassa. La Regione, infatti, ha subordinato la concessione della propria parte di fondi, 20 milioni, all’ottenimento dell’intera cifra necessaria all’appalto.

Ieri, a Palermo, è stato fatto per l’ennesima volta il punto della situazione, pur se l’incontro ha avuto esiti interlocutori. Di positivo c’è la volontà costruttiva di tutte le parti in causa ma di passi concreti sui fondi mancanti ancora non se ne vedono. Erano presenti il sindaco Accorinti, l’assessore De Cola, il presidente e il segretario dell’Autorità Portuale, De Simone e Di Sarcina, l’assessore regionale Pistorio ed il dirigente Bellomo.

Al termine, il sindaco Accorinti si è impegnato a chiedere un nuovo incontro al ministro Delrio per ottenere i 9 milioni mancanti, ogni altro passaggio sarà successivo a questo. Nessun passo avanti neanche sul fronte dei poteri speciali, per i quali il sindaco ha chiesto aiuto al presidente Crocetta.

Dal porto di Tremestieri al Piano Regolatore Portuale e, di conseguenza, alla Zona Falcata. Stamane Comune e Autorità Portuale s’incontreranno per mettere nero su bianco le modifiche previste, in modo tale che il Piano possa finalmente andare alla Regione. Sarà il primo step ufficiale del “Patto per la Falce” perché l’accordo tra le parti, al momento, non si è ancora concretizzato.

Il Prp scritto dall’Authority prevede cubature da un minimo a un massimo che andrà meglio precisato ed il Comune vuole calibrarlo verso il basso. “Se la loro proposta è coerente col Piano la firmiamo subito – afferma il segretario generale dell’Autorità portuale, Francesco Di Sarcina –, sta bene anche ridurre le cubature ma non possiamo fare varianti perché si rischierebbe di fare saltare tutto. Credo che l’accordo si raggiungerà e si riuscirà a firmare ma potremo dirlo solo dopo che sarà avvenuto”.

Nel frattempo prosegue anche l’interlocuzione con la Regione visto che, come previsto dal “Patto per la falce” firmato lo scorso 26 gennaio, entro 45 giorni da quella data il Prp dovrà arrivare a Palermo per essere sottoposto a Vas. “Abbiamo fatto una riunione molto proficua nella sede dell’assessorato al Territorio e Ambiente – conclude Di Sarcina – insieme allo staff dell’assessore Croce, che è stato molto disponibile. Mi sento ragionevolmente confortato perché abbiamo avviato la discussione nel migliore dei modi come si deve fare tra due amministrazioni che tengono al bene comune. Speriamo si continui su questa strada”.

(Marco Ipsale)

6 commenti

  1. Sembrerebbe che l’Amministrazione Comunale non condivida la Portualità Turistica prevista in prossimità della Lanterna Montorsoli, la realizzazione il Complesso polifunzionale in corrispondenza degli ex Cantieri Cassaro, e forse l’impostazione progettuale del megaporto turististico previsto nella Rada S. Francesco. Mi chiedo come sarà possibile non prevedere una Variante al “Piano” e dopo, perché sono stati redatti Concorsi di progettazione per le due portualità quando il “Piano Regolatore Portuale” non era stato ancora approvato?

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  2. Sembrerebbe che l’Amministrazione Comunale non condivida la Portualità Turistica prevista in prossimità della Lanterna Montorsoli, la realizzazione il Complesso polifunzionale in corrispondenza degli ex Cantieri Cassaro, e forse l’impostazione progettuale del megaporto turististico previsto nella Rada S. Francesco. Mi chiedo come sarà possibile non prevedere una Variante al “Piano” e dopo, perché sono stati redatti Concorsi di progettazione per le due portualità quando il “Piano Regolatore Portuale” non era stato ancora approvato?

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  3. Nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito al proliferare di progetti di portualità turistiche proposte dalle Amministrazioni Provinciale, Comunale, Portuale e da Società private: a Tono (progetto Mortelle/Tono), a Guardia (sia dal Gruppo Franza che dalla Provincia Regionale) , a S. Francesco e a S.Raineri (Autorità Portuale), a S. Cecilia o via don Blasco (progetto PIAU) e infine se non ricordo male un Porto Canale nell’estrema zona sud della città. Mi chiedo se tutto questo non è follia e quando si comincerà a dare risposte concrete compatibili con il territorio tali da essere realisticamente e in tempi brevi attuabili.

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  4. Nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito al proliferare di progetti di portualità turistiche proposte dalle Amministrazioni Provinciale, Comunale, Portuale e da Società private: a Tono (progetto Mortelle/Tono), a Guardia (sia dal Gruppo Franza che dalla Provincia Regionale) , a S. Francesco e a S.Raineri (Autorità Portuale), a S. Cecilia o via don Blasco (progetto PIAU) e infine se non ricordo male un Porto Canale nell’estrema zona sud della città. Mi chiedo se tutto questo non è follia e quando si comincerà a dare risposte concrete compatibili con il territorio tali da essere realisticamente e in tempi brevi attuabili.

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  5. Si sulle cubature si potrà fare un accordo ma certamente ciò che è fatto oggi non è detto che nel tempo non possa essere rivisitato da nuovi amministratori. Naturalmente questo non significa non fare oggi quello che si ritiene più giusto e convenente per lo sviluppo e la tutela anche economica dell’intera Città.

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  6. Si sulle cubature si potrà fare un accordo ma certamente ciò che è fatto oggi non è detto che nel tempo non possa essere rivisitato da nuovi amministratori. Naturalmente questo non significa non fare oggi quello che si ritiene più giusto e convenente per lo sviluppo e la tutela anche economica dell’intera Città.

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