"Per combattere le discariche abusive servono gli ispettori ambientali"

“Per combattere le discariche abusive servono gli ispettori ambientali”

Redazione

“Per combattere le discariche abusive servono gli ispettori ambientali”

sabato 02 Agosto 2025 - 16:02

Il presidente della III Municipalità Cacciotto invoca un'azione più efficace a Messina. L'amministrazione è impotente rispetto al fenomeno"

MESSINA – “Servono più ispettori ambientali, previsti da De Luca e cancellati da Basile. E una maggiore presenza della polizia municipale. Il fenomeno delle discariche abusive in città rappresenta uno schiaffo alla civiltà, al decoro e alla voglia di vivere in un ambiente salubre. Dei comportamenti scellerati, posti in essere da chi non ha a cuore la città, oltre che giuridicamente rilevanti, devastanti verso la maggior parte dei cittadini che vorrebbero vivere e che meriterebbero di vivere in un contesto dignitoso. Il fenomeno del conferimento su strada di rifiuti ha assunto sempre di più una portata dilagante rispetto alla quale si registra l’impotenza dell’amministrazione comunale e l’incapacità di mettere un freno. Non basta raccontare che i rifiuti su strada dipendono dagli zozzoni perché credo che tutti lo sappiamo bene”. Alessandro Cacciotto, presidente della III Municipalità ed esponente di Fratelli d’Italia, critica su questo fronte la Giunta Basile.

Discariche abusive a Messina

Continua Cacciotto: “Non basta raccontare che ci vuole la collaborazione di quei “cittadini per bene” che dovrebbero essere “sentinelle” del territorio perché i “cittadini per bene” sono quegli stessi cittadini che hanno permesso di toccare il 64% della raccolta differenziata di cui l’amministrazione comunale e la partecipata Messina Servizi Bene Comune vanno tanto fieri e certamente lo è tutta la città. Non basta e non è bastata la pubblicità “ma chi te lo fa fare” promossa dall’amministrazione comunale e dalla Messina Servizi Bene Comune perché è del tutto “irrilevante” verso il fenomeno delle discariche di rifiuti su strada. Non basta che Messina Servizi Bene Comune scriva su facebook di aver raccolto 1840 kg di rifiuti su strada in un villaggio perché una portata del genere non viene fatta in un giorno e quindi mi chiedo dove, nell’ arco di tempo utile per raggiungere 1840 kg, sia stata l’amministrazione comunale?”.

“La presenza di più agenti della polizia municipale e una sinergia con le forze dell’ordine contro la piaga delle discariche”

E ancora: “Serve una maggiore azione repressiva e di controllo che la precedente amministrazione aveva o aveva tentato di fare.  Mi chiedo ad esempio che fine abbiano fatto gli ispettori ambientali istituiti dalla precedente amministrazione e “cancellati” dall’ attuale amministrazione. Sarebbe opportuno invece ripristinare questa figura che certamente non sarà la soluzione di tutti i mali ma che probabilmente può dare un valido contributo alla questione. A parte il ripristino della figura degli ispettori ambientali serve indubbiamente destinare maggiori agenti di polizia municipale al nucleo Decoro urbano e Ambiente. Così come serve una maggiore diffusione dei dati sulle multe che verrebbero inflitte per il conferimento di rifiuti irregolare su strada. Avevo anche chiesto nei giorni scorsi il ripristino del servizio “pari e dispari” per le raccolta degli ingombranti attraverso un contenitore della Messina Servizi Bene Comune collocato il fine settimana su strada”. 

Concude il presidente: “Il Consiglio della Terza Municipalità ha sempre cercato con incontri, proposte di dare il proprio contributo. Insomma al netto dei risultati sulla differenziata, la piaga delle discariche va affrontata ed i risultati dell’amministrazione sulla questione sono insufficienti. Servono pure una maggiore sinergia con le altre forze dell’ordine e maggiore diffusione dei dati sul contrasto al conferimento irregolare dei rifiuti. Così come campagne divulgative e informative potrebbero rappresentare l’inizio di una inversione di tendenza rispetto ad un fenomeno che vede a mio avviso l’amministrazione comunale completamente impotente”.

Di certo, si tratta di una battaglia anche culturale e sociale. E i progressi avvenuti, sul fronte della differenziata, negli ultimi anni non devono essere inficiati dall’abitudine ancora troppo diffusa di abbandonare i rifiuti. Non bisogna arrendersi.

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