I 5 Stelle e le linee guida della gestione dei rifiuti

I 5 Stelle e le linee guida della gestione dei rifiuti

I 5 Stelle e le linee guida della gestione dei rifiuti

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lunedì 22 Aprile 2013 - 10:42

Si è concluso sabato pomeriggio il primo ciclo di incontri della Pluriversità, dedicato al tema dei rifiuti. In conclusione del dibattito la candidata portavoce a sindaco di Messina, Maria Cristina Saija ha illustrato le linee guida della gestione dei rifiuti del MoVimento 5 Stelle Messina

Una rivoluzione culturale per trasformare il rifiuto da scarto a risorsa. E’ la strategia Rifiuti Zero. che il Movimento 5 Stelle intende abbracciare pienamente. Se ne è discusso durante il primo ciclo di incontri della “Pluriversità”, università per tutti ideata dal Movimento.

“Le risorse del pianeta – è stato spiegato – non sono infinite e all’alba del nuovo millennio con una popolazione di circa 7 miliardi di abitanti affamati di cibo ed energia pensare di devastare il territorio per lo sfruttamento delle sue risorse naturali e per l’apertura di discariche risulta essere sia antieconomico che estremamente stupido. Quindi lo sviluppo sostenibile della nostra città deve passare attraverso: Rieducazione dei cittadini su queste tematiche, Riduzione graduale della quantità dei rifiuti da destinare in discarica col fine di azzerare di questa pratica, Riuso di quegli oggetti che utilizziamo continuamente: bottiglie, contenitori, buste della spesa, ecc., Riciclo cioè separazione dei rifiuti per tipologia allo scopo di reintrodurli nel ciclo produttivo (carta, plastica, metalli, legno ecc.) o per produrre energia (olii, frazione umida) ecc., Recupero degli oggetti, considerati rifiuti e che in realtà sono risorse, attraverso i centri di ecoscambio o baratto, o di reimpiego per ambiti industriale”.

Importanza primaria, dunque alla raccolta differenziata: “Differenziare la frazione umida significa ridurre del 30% in peso il totale dei rifiuti e quindi risparmiare 33 euro a tonnellata sul conferimento in discarica e 10 euro a tonnellata di trasporto. Differenziare il vetro significa la stessa cosa e non lasciare nell’ambiente un materiale praticamente indistruttibile agli agenti atmosferici e biologici. Differenziare l’uso degli imballaggi a base di carta ridurrebbe di circa il 25% il peso nel nostro sacchetto di immondizia, ne diminuirebbe ulteriormente il volume e consentirebbe di non sfruttare il territorio per la crescita e successivo abbattimento di foreste destinate in tal senso. E’ il consumatore che deve indirizzare le aziende produttrici a ridurre le quantità di imballaggi utilizzate per i proprio prodotti attraverso una scelta consapevole: prediligiamo quindi i prodotti con minori quantità di imballaggio o con imballaggio riciclabili (come peraltro già previsto dal Testo Unico Ambientale). Guardiamo le etichette, anche per sapere da quale parte del mondo proviene il nostro prodotto e favorire magari quelli a km zero”.

Spostandosi a Messina, secondo il M5S, “non sarà facile attuare questa strategia soprattutto tenendo conto degli interessi economici che ruotano attorno alla gestione dei rifiuti finora attuata. Nonostante ciò non riteniamo impossibile ma anzi attuabile il cambiamento di rotta. Per tale ragione il M5S Messina prevede una serie di punti programmatici in itinere da attuare per la città di Messina. Eccoli riassunti:

– Educazione ambientale dei cittadini. Il Comune si deve porre come promotore e coordinatore di una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sulla raccolta differenziata e il riutilizzo. Devono essere previste attività ed esercitazioni pratiche da effettuare presso gli uffici pubblici e le scuole cittadine di ogni ordine e grado.

– Analisi ed incremento efficienza ATO3 o SRR e Messinambiente in merito a:

1 pianificazione generale delle attività
2 localizzazione cassonetti di raccolta differenziata
3 risorse umane impiegate per le attività di raccolta
4 mezzi funzionanti e totali per indifferenziato
5 mezzi funzionanti destinati alla raccolta differenziata
6 risorse economiche disponibili/destinate
7 studiare la possibilità di separazione dei due gestori: chi raccoglie non smaltisce e viceversa

– Pubblicazione trasparente dei dati relativi alla gestione dei rifiuti con cadenza trimestrale

– Riduzione del conferimento in discarica dell’indifferenziato quindi incremento raccolta differenziata attraverso un uso più razionale delle risorse: collocazione cassonetti differenziata laddove inesistenti,

– Aumento della frequenza del ritiro, attuazione progetti pilota porta-a-porta da estendersi nell’arco di 5 anni all’intera area urbana di Messina.

– Avvio progetti pilota di raccolta porta-a-porta nelle aree limitrofe alle isole ecologiche esistenti con incentivi legati al conferimento. Tale sistema non soltanto ridurrà le quantità di rifiuto indifferenziato ma produrrà nuovi posti di lavoro.

– Tracciabilità del differenziato: conoscere la destinazione finale del rifiuto differenziato con il vincolo di non utilizzo per scopi energetici (termovalorizzatori, ecc.) stabilendo anche partnership con aziende che impiegano il riciclato a scopi non energetici.

– Incremento del compostaggio domestico attraverso il potenziamento dei progetti esistenti

– Inserimento della raccolta degli oli di frittura domestici come materia prima precursore del biodiesel

– Inserimento della raccolta domestica dei materiali metallici ferrosi e non ferrosi.

– Valorizzare e incentivare il recupero del legno.

– Obbligo di effettuare la raccolta differenziata nei cantieri edili per gli scarti dei materiali da costruzione

– Istituzione numero verde, portale online, uso di nuove tecnologie (APP) per segnalazioni e denunce da parte dei cittadini, anche attraverso l’invio di foto, in merito al cattivo conferimento dei rifiuti, disservizi sulla raccolta, e tematiche ambientali in generale.

– Promuovere la buona pratica del vuoto a rendere attraverso accordi con le associazioni di categoria e le aziende produttrici di bevande.

– Stabilire accordi con la Grande Distribuzione Organizzata in merito alla promozione della vendita di detersivi alla spina, raccolta differenziata dei rifiuti presso i punti vendita, la collocazione di ecocompattatori, vendita a prezzo di realizzo o conferimento alle Onlus dei prodotti in scadenza.

– Favorire i mercati di Eco-Scambio dove i cittadini possono barattare prodotti che considerano rifiuti con altri cittadini che invece li considerano una risorsa.

– Promuovere la buona pratica dell’acqua pubblica attraverso l’incremento del numero delle fontane pubbliche esistenti e il controllo periodico e puntuale della salubrità dell’acqua da parte degli organi competenti. Nelle scuole pubbliche sensibilizzazione dell’ uso dell’acqua del rubinetto in brocca, riducendo l’uso di bottiglie di plastica. Incentivazione dei sistemi di filtrazione e potabilizzazione dell’acqua domestica.

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