Polistena. Sequestrati beni per 650 mila euro a imprenditore imputato nel processo "Libera Fortezza"

Polistena. Sequestrati beni per 650 mila euro a imprenditore imputato nel processo “Libera Fortezza”

Dario Rondinella

Polistena. Sequestrati beni per 650 mila euro a imprenditore imputato nel processo “Libera Fortezza”

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lunedì 08 Aprile 2024 - 17:12

L'uomo è stato imputato nel processo “Libera Fortezza”, operazione , condotta dalla Compagnia Carabinieri di Taurianova nel giugno del 2020

POLISTENA – I carabinieri hanno sequestrato beni per 650.000,00 euro riconducibili ad un noto imprenditore di Melicucco, titolare di una società di impiantistica agraria, con sede legale ed operativa a Polistena. Il sequestro è scaturito da un’accurata analisi del complesso patrimoniale e reddituale,
operazione che ha consentito di riscontrare una marcata sperequazione finanziaria tra tenore di vita ed esiguità dei redditi dichiarati.
Un’indagine economico patrimoniale meticolosa che ha indotto i militari a ritenere sospetta la provenienza dell’ingente complesso patrimoniale costituto da auto di grossa cilindrata, case, terreni e conti correnti, avvalorata altresì dal fatto che l’imprenditore, sul cui conto sono ascritti numerosi precedenti penali e di polizia, imputato nel processo “Libera Fortezza”, operazione che, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Taurianova nel giugno del 2020, aveva fatto luce sull’operatività della cosca Longo – Versace a Polistena. Il Tribunale di Reggio Calabria, sulla scorta delle risultanze economico patrimoniali rassegnate dai militari dell’Arma che hanno abbracciato l’arco temporale di cinque anni, ha ritenuto pertanto ricorrenti gli elementi per qualificare l’imprenditore quale soggetto socialmente pericoloso, validando dunque l’analisi patrimoniale che ha evidenziato la sussistenza del presupposto oggettivo richiesto dalla norma, nelle due alternative ed autonome ipotesi della sproporzione e del reimpiego, in quanto il proposto con le condotte illecite poste in essere nel tempo, aveva accumulato ingenti proventi, reinvestendoli con la connivenza della moglie in beni mobili ed immobili e conducendo un elevato tenore di vita, del tutto incompatibile con l’accertata esigua capacità reddituale.

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