Approvato il contratto che affida a Messinambiente la costruzione e gestione della discarica di Pace

Approvato il contratto che affida a Messinambiente la costruzione e gestione della discarica di Pace

Approvato il contratto che affida a Messinambiente la costruzione e gestione della discarica di Pace

mercoledì 01 Settembre 2010 - 11:31

La giunta ha esitato lo schema. I lavori dovrebbero partire entro novembre

Nuovo passo in avanti verso la realizzazione della discarica di Pace. Stamani la giunta Buzzanca ha approvato lo schema di contratto per la costruzione e gestione dell’impianto per rifiuti non pericolosi, che avrà una durata operativa (discarica e biostabilizzazione) massima di venti anni dall’inizio del primo conferimento. L’esecutivo di Palazzo Zanca l’8 aprile scorso aveva preso atto del progetto definitivo realizzato dalla società concessionaria, Messinambiente (il cui contratto di convenzione col Comune per la raccolta rifiuti, va ricordato, scade a fine anno). E in base al progetto è stato redatto lo schema contrattuale conforme alle condizioni di appalto che stamani è stato approvato e che sarà successivamente siglato da Comune e Messinambiente. Palazzo Zanca, in base al contratto, concederà alla società Messinambiente la realizzazione di tutte le opere relative alla costruzione, gestione in fase operativa, chiusura e gestione post operativa della discarica per rifiuti non pericolosi e dell’impianto di biostabilizzazione, da realizzarsi a Pace.

I dettagli tecnici sono ormai noti: si tratta un impianto di pre-trattamento nel quale, secondo il progetto, dovrebbero essere effettuate operazioni di separazione della frazione secca da quella umida e procedere poi al successivo conferimento in discarica. La “vasca” potrà contenere circa 324 mila metri cubi di rifiuti, per uno smaltimento giornaliero che tuttavia, secondo le ultime stime, ha subito un leggere aumento passando da 280 mila kg a 320 mila kg di immondizia prodotta quotidianamente. Stando ai calcoli effettuati, la struttura permetterà al Comune un risparmio di circa 20 milioni euro annui, perché non sarà più necessario il trasporto di rifiuti in impianti “esterni”.

Dal punto di vista operativo, sta per chiudersi la fase degli espropri dei terreni, molti dei quali di proprietà comunale. Conclusi gli ultimi calcoli da parte del Genio Civile riguardanti la valutazione del rischio idraulico e sismico, si procederà al sondaggio per valutare lo stato di zero ambientale del terreno, una procedura “di routine”, e poi si potrà partire con i lavori di costruzione veri e propri, a questo punto con ogni probabilità nel mese di novembre.

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