Briguglio si scatena: «Ricevuto chiarisca o si dimetta, Buzzanca rimuova Scoglio»

Briguglio si scatena: «Ricevuto chiarisca o si dimetta, Buzzanca rimuova Scoglio»

Redazione

Briguglio si scatena: «Ricevuto chiarisca o si dimetta, Buzzanca rimuova Scoglio»

mercoledì 07 Gennaio 2009 - 01:37

Il vicecapogruppo del Pdl alla Camera inaugura l'anno politico: «Il centenario? Un grande evento gestito da una classe dirigente piccola»

Ne ha per tutti, Carmelo Briguglio, vicecapogruppo del Pdl alla Camera, che oggi ha inaugurato l’anno politico parlando al Royal quasi in contemporanea al I Trofeo Città di Messina tanto voluto dal suo alleato-rivale Giuseppe Buzzanca. Tra i due, politicamente parlando, non corre buon sangue, tanti gli episodi che lo dimostrano, dai ricorsi all’Ars alle ultime elezioni taorminesi. Ma è lo scenario nazionale del Pdl e di An in particolare che pone Briguglio e Buzzanca su due piani diversi, dai quali non mancano di “punzecchiarsi- quando se ne offre l’occasione. Non è un caso che molte delle grane che il sindaco ha dovuto affrontare in questi suoi primi mesi non siano giunte dall’opposizione ma dal consigliere comunale Nello Pergolizzi, corrente Briguglio, presente oggi alla convention insieme al collega Claudio Canfora, al deputato regionale Pippo Currenti, al commissario dell’Iacp Giuseppe Laface e a diversi dirigenti e amministratori locali.

Briguglio si è scatenato, prendendo di mira Buzzanca ma anche Nanni Ricevuto, l’assessore Gianfranco Scoglio e in generale la classe politica messinese, nell’ottica della formazione del Pdl anche nel nostro territorio. «La disastrosa gestione del centenario del terremoto – ha esordito – ha dato la cifra politica e culturale del declino di Messina e della sua provincia: un grande evento che ha segnato la storia politica europea del Novecento è stato degradato a una manifestazione locale di protezione civile. Nessuna delle più alte cariche dello Stato presenti, nessun ministro e neppure presenze internazionali o culturali. Solo a chiedere collaborazione e non chiudersi nella propria arrogante autosufficienza, sarebbe stato tutt’altro che difficile chiedere e ottenere qualificate partecipazioni, come la comunità messinese avrebbe meritato. Un evento grande gestito da una classe dirigente che si è purtroppo dimostrata piccola».

Secondo Briguglio «i primi mesi delle amministrazioni provinciale e messinese danno il senso di un’assenza di cultura di governo e, in taluni casi, di una classe politica non all’altezza dei problemi del territorio. Manca soprattutto la credibilità degli uomini, senza di essa le istituzioni non possono fare fronte e risolvere i problemi. La Provincia è schiacciata e bloccata da un presidente su cui gravano accuse molto gravi che impediscono serie progettualità e la capacità di guardare al futuro. Pur nella presunzione della non colpevolezza fino a quando non sarà emesso un giudizio, la politica deve sapere anticipare la magistratura quando sono in gioco gli interessi dei cittadini di un’intera provincia. Ricevuto chiarisca i fatti per i quali è accusato senza nascondersi dietro un garantismo strumentale, lo faccia pubblicamente e in modo convincente. Altrimenti si dimetta e si torni a votare. Esigere questo è un dovere della politica».

Da Palazzo dei Leoni a Palazzo Zanca: «Lo dico da parlamentare con responsabilità politiche che ha dato col suo gruppo un contributo leale e determinate all’elezione di Buzzanca: il sindaco abbia il coraggio delle scelte che cittadini e elettori si attendono dal Pdl. Rimuova l’assessore Scoglio dalla giunta, un caso che mette piombo nelle ali della nuova amministrazione: potrà tornare se sarà prosciolto. Non si può continuare ad affidare un settore delicato come i lavori pubblici a chi intanto è al centro di un’indagine così delicata. Non credo nemmeno che per l’enorme esposizione debitoria che pesa sul bilancio, si possano chiedere, soprattutto in questo momento di preoccupazione per le famiglie, sacrifici ai cittadini e solidarietà alle istituzioni quando si continuano a sfornare decine di nomine che gravano sulle tasche della gente. Prima di chiedere bisognerebbe dare segnali di sobrietà e contenimento delle spese e concentrarsi su quella spesa sociale che a Messina non ha impedito la vergogna dei due anziani morti nell’indifferenza e nell’assenza di uomini e servizi che avevano il dovere di provvedere e non hanno provveduto. Se sarà invertito il senso di marcia non mancherà la mia collaborazione attiva».

La conclusione Briguglio la riserva al partito: «Il Popolo della Libertà risponda alle attese dotandosi di una cultura di governo e di una classe dirigente capace di interpretare la voglia dei messinesi di sottrarsi a un destino che sembra portarci verso un declino che sembra inarrestabile. È un dovere che come parlamentare con responsabilità nazionali nel processo costituente del Pdl sento in modo forte. Sono pronto a condividere questo obiettivo, nella chiarezza e con spirito positivo, con quanti nel centrodestra vogliono battersi per il bene comune che deve essere il valore fondante di un grande partito che nasce anche qui a Messina».

(nella foto di Dino Sturiale: Pergolizzi e Briguglio)

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