Buzzanca interverrà in consiglio, niente mozione di sfiducia

Buzzanca interverrà in consiglio, niente mozione di sfiducia

Redazione

Buzzanca interverrà in consiglio, niente mozione di sfiducia

sabato 31 Gennaio 2009 - 09:43

Greco e Saglimbeni (area Letta del Pd) annunciano che il sindaco verrà in aula, scongiurando la mozione di sfiducia. «Ma se mancherà una maggioranza politica, dovrà rimettere il mandato»

C’è chi la chiama opposizione costruttiva. C’è chi, invece, malignamente la definisce “sponda” al sindaco e alla sua squadra. C’è anche chi ha pensato che una eventuale mozione di sfiducia nei confronti di Giuseppe Buzzanca avrebbe fatto un grosso favore allo stesso, aiutandolo a ricompattare la maggioranza di fronte al diktat “dentro o fuori”. La mozione di sfiducia, però, che era stata preannunciata dai consiglieri del Pd, area Letta, Paolo Saglimbeni e Marcello Greco, non ci sarà, perché il sindaco verrà in aula e interverrà in consiglio comunale. Che ad annunciarlo, poi, non siano né il sindaco né gli esponenti della sua maggioranza, bensì proprio quella opposizione costruttiva di cui sopra, è un fatto che appartiene alle tante stranezze della politica a cui, forse, dovremo prima o poi farci l’abitudine.

«Il sindaco Buzzanca – comunicano Saglimbeni e Greco – ha assicurato che accoglierà la nostra richiesta recentemente avanzata, in alternativa all’ipotesi della mozione di sfiducia, di un suo intervento in consiglio comunale». Saranno contenti, dunque, i famosi “dissenzienti” del centrodestra, che a gran voce avevano chiesto, come del resto anche il capogruppo del Pdl Capurro, la presenza in aula di Buzzanca. «In un momento così delicato per la nostra città ha dunque prevalso il buon senso che impone il recupero pieno dei rapporti tra l’amministrazione attiva e il Consiglio nel rispetto dei ruoli previsti dalla legge. Si spera così di porre fine a sedute evanescenti e indecorose e di capire una volta per tutte se il forte dissenso, emerso in più occasioni, è finalizzato all’esigenza di migliorare posizioni personali e/o di gruppo sulla pelle della città o è riconducibile a logiche politiche alternative. E, nel caso in cui, dovesse emergere la mancanza di una maggioranza politica a sostegno del sindaco, per il tradimento di quest’ultimo del programma sottoscritto dalla sua coalizione o per incoerenza di consiglieri della stessa, si dovrebbe rimettere il mandato e ridare la parola agli elettori».

«Continuare così – affermano Saglimbeni e Greco – nella totale paralisi dell’azione amministrativa, incapace di produrre atti, significherebbe condannare la città alla definitiva emarginazione. Per parte nostra incontreremo Buzzanca lunedì mattina per illustrare la nostra posizione sui temi più scottanti del momento (dalla casa/risanamento ai servizi sociali, ai RSU, alla mobilità

urbana/Atm, alle politiche di bilancio e del personale, ecc.) e confermare, in coerenza con la logica dell’opposizione costruttiva sostenuta dall’area Letta a livello nazionale, che, in caso di convergenze, nell’interesse della città, voteremo positivamente gli atti condivisi».

La maggioranza, invece, potrebbe ricompattarsi (o spaccarsi ulteriormente, questo non lo possiamo sapere) domani mattina, quando i capigruppo del centrodestra si incontreranno con il sindaco in un faccia a faccia che si preannuncia ricco di scintille.

(foto Dino Sturiale)

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