Il cinquantaenne di Librizzi, candidato nelle liste di Forza Nuova, si era appellato al Tar avverso l’esclusione della sua lista nel collegio S.Agata Militello-Mistretta. Ad un giorno dall’udienza il dietrofront
Il cinquantottenne di Librizzi Carmelo Campochiaro, candidatosi al consiglio provinciale nelle file di Forza Nuova nell’ultima tornata elettorale, ha rinunciato al ricorso presentato lo scorso luglio 2008 per richiedere l’annullamento delle elezioni provinciali che si sono tenute il 15 e il 16 giugno del 2008.
Campochiaro, nel documento presentato al Tribunale Amministrativo, spiegava che in data 21.05.2008, veniva presentata, presso il tribunale di Mistretta (per il collegio 4/S.Agata Militello-Mistretta), la lista del Movimento politico cui fa parte. A seguito di questa presentazione, il Cancelliere del Tribunale avrebbe anche rilasciato apposita attestazione-ricevuta. «Senonchè – si legge nel testo – a seguito dell’affissione nel periodo antecedente il giorno delle elezioni amministrative, dei manifesti elettorali indicanti i simboli ed i candidati presso le pubbliche vie, veniva accertata l’esclusione (rectius: mancata inclusione) del ricorrente nella lista di appartenenza».
Successivamente, in data 10.06.2008, Campochiaro, supportato dall’avv. Massimiliano Catanzaro, presentava poi una formale istanza di revoca in autotutela del provvedimento amministrativo presso la Commissione Elettorale del Tribunale di Mistretta, chiedendo di provvedere all’ammissione e alla relativa indicazione sui manifesti elettorali riportanti l’elenco delle liste e dei candidati.
«In verità – scriveva lo stesso avvocato Catanzaro – nessun provvedimento di esclusione e/o provvedimento di revoca di ammissione è stato mai emanato nei confronti del signor Campochiaro e, pertanto, detta esclusione appare illegittima e priva di ogni fondamento giuridico, di fatto lesiva del diritto esplicitamente sancito dalla legge di candidarsi e partecipare a qualsiasi elezione venga indetta». I motivi per cui era stato deciso di ricorrere sono legati alla violazione della L.R. 9.05.1969 n.14, art.12: ecceso di potere sotto il profilo del travisamento dei fatti, sviamento ed illogicità manifesta.
Ma ad un giorno esatto dall’udienza, è arrivato il dietrofront e il ritiro del ricorso. Queste le motivazioni dichiarate dallo stesso Campochiaro: “Dopo un’attenta ed approfondita riflessione, comprendendo le pregiudizievoli conseguenze che deriverebbero alla nostra Provincia dall’eventuale annullamento delle elezioni provinciali, ho ritenuto di dover rinunciare al ricorso presentato nel luglio del 2008. Il mio gesto è la conseguenza della consapevolezza che in questo momento di crisi economica acuta la nostra Provincia e gli Organi eletti debbano svolgere i compiti istituzionali in un quadro di stabilità che non potrebbe essere garantito da un eventuale commissariamento. Sono convinto che a volte, le ragioni dei singoli, legittime e sacrosante, debbano recedere rispetto all’interesse pubblico-collettivo. Pertanto, nella speranza di contribuire positivamente allo sviluppo del nostro territorio, ho depositato formale istanza di rinuncia al ricorso”.
