La Cgil: -Chiudere l'Istituzione per i Servizi Sociali, un doppione inutile che brucia risorse -

La Cgil: -Chiudere l’Istituzione per i Servizi Sociali, un doppione inutile che brucia risorse –

Redazione

La Cgil: -Chiudere l’Istituzione per i Servizi Sociali, un doppione inutile che brucia risorse –

venerdì 25 Gennaio 2008 - 11:16

Duro affondo della Cgil nei confronti dell’Istituzione per i servizi sociali del comune di Messina, ritenuta un doppione inutile che sottrae denaro ai servizi sociali.

“Va, quindi, assolutamente chiusa-. A dirlo sono il segretario generale della Cgil di Messina, Franco Spanò e il segretario generale della Funzione pubblica, Lillo Oceano, che in una nota sollecitano il commissario Sinatra a sciogliere l’Istituzione e ad avviare così veri tagli a sprechi e costi inutili della politica delle poltrone e dei consigli di amministrazione.

-A fronte dell’annunciato impegno a ridurre gli sprechi e lo sperpero di denaro pubblico a Messina, il commissario Sinatra, che un giorno sì e l’altro pure tira la cinghia con le partecipate lasciando senza stipendio i lavoratori e provocando la contrazione dei già scarsi servizi, non usa lo stesso metro con l’Istituzione per i servizi sociali. Mentre la Legge quadro sui servizi sociali, la 328, individua nel Distretto sociosanitario – che a Messina comprende 26 comuni- un centro di gestione dei servizi più alto rispetto al singolo comune per razionalizzare gli interventi e ridurre così sprechi, inutili ripetizioni e costi, l’Istituzione per i servizi sociali di Messina al contrario, è proprio lo sdoppiamento dell’assessorato, un centro di potere che gestisce appalti, distribuisce incarichi e che quindi tende a creare clientele. Il commissario Sinatra, nel suo impeto riformatore, invece di procedere rapidamente alla chiusura dell’Istituzione e liberare così risorse utili per incrementare gli esigui servizi sociali ai cittadini messinesi, sembra essersi appassionato alla sua gestione fino a ritenere opportuno, in un apparentemente eccentrico balletto di nomine, dimissioni, revoche e rinomine, affidare per ben tre volte nell’arco di soli 40 giorni, la gestione e il controllo dei servizi che dipendono dall’istituzione proprio a chi aveva gia ricoperto l’incarico di Direttore durante l’amministrazione Buzzanca. L’Istituzione, è l’unica struttura collegata al Comune che il Commissario ha davvero il potere di chiudere immediatamente con l’apposizione di una semplice firma – sottolineano Spanò e Oceano-, cosa che deve quindi fare subito per abolire sprechi e costi inutili, e destinare risorse ai veri bisogni sociali dei cittadini-.

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