Le contraddizioni della Regione sull’Ente Porto. Panarello (Pd): «Si riavvii la liquidazione»

Le contraddizioni della Regione sull’Ente Porto. Panarello (Pd): «Si riavvii la liquidazione»

Le contraddizioni della Regione sull’Ente Porto. Panarello (Pd): «Si riavvii la liquidazione»

sabato 30 Gennaio 2010 - 12:09

Il deputato regionale: «Incomprensibile la nuova delibera della giunta Lombardo, che si configura come una sconcertante retromarcia in relazione alle scelte precedentemente compiute dal governo regionale»

Ente Porto sì, Ente Porto no. Non è certo un dibattito nuovo, nello scenario della politica locale, ma è tornato d’attualità in questi giorni. Merito di una sentenza del Cga, che ha legittimato l’occupazione delle aree della zona falcata per le quali l’ente aveva ricevuto un’istanza di sgombro da parte dell’Autorità portuale, ma anche di una delibera della giunta Lombardo che ha, di fatto, mantenuto in vita l’Ente, affidandolo ad un amministratore unico, un “commissario” attuatore, lo storico presidente Rosario Madaudo. Un’evidente contraddizione con i precedenti atti dello stesso governo Lombardo (o meglio, con la della sua prima e seconda versione, prima dell’ultimo rimpasto). A ricordarlo Filippo Panarello, deputato del Pd, il quale ricorda che la giunta «aveva sancito lo scioglimento e la messa in liquidazione dell’ente. Scioglimento che si era reso necessario per l’esaurimento delle funzioni per le quali era stato costituito».

«La messa in liquidazione – aggiunge Panarello – era stata apprezzata da tutti coloro che consideravano inopportuna la sopravvivenza di un Ente divenuto “inutile” per una carenza di competenze ed ingiustificate le risorse regionali destinate alla gestione. Appare, perciò, incomprensibile le nuova delibera della giunta che si configura come una sconcertante retromarcia in relazione alle scelte precedentemente compiute dal governo regionale. Le forze sociali, gli operatori del settore e l’opinione pubblica hanno manifestato comprensibile allarme per una decisione immotivata che offusca la proclamata volontà del governo regionale di eliminare sprechi di risorse regionali».

A questo punto Panarello chiede alla Regione un’ennesima retromarcia, chiedendo di «revocare la predetta delibera e riattivare le procedure di liquidazione dell’Ente Porto», per poi «promuovere tutte le iniziative necessarie, con adeguate risorse, per bonificare la zona falcata (promessa mai mantenuta dai precedenti governi regionali) e rilanciare il ruolo produttivo delle aree portuali».

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