Nel pomeriggio al teatro Vittorio Emanuele, l'ex sindaco ha ribadito che si ricandiderà anche alle amministrative
Francantonio Genovese pesca una carta alta. L’onorevole Dario Franceschini, candidato in ticket con Walter Veltroni alla Segreteria nazionale del Partito Democratico, è stato a Messina questo pomeriggio per sostenere la candidatutra dell’ex sindaco alla guida del nascente PD in Sicilia. L’appuntamento al Teatro Vittorio Emanuele ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, che ha applaudito gli interventi di Genovese prima e di Franceschini poi, a conclusione della serata.
Nel mezzo l’intervento dell’onorevole Salvatore Cardinale, principale sostenitore di Genovese a segretario regionale del partito. Ma c’è da ricordare che l’ex sindaco di Messina non è l’unico candidato all’ambita poltrona; allo stesso ruolo aspira l’attuale sindaco di Caltanissetta Salvatore Messana, sostenuto da Enrico Letta. «Quella per il Partito Democratico deve essere una battaglia di idee e di programmi – ha dichiarato Genovese nel suo discorso –, il PD deve mettere in campo nuova linfa e farsi promotore di una grande innovazione politica che parta dal basso». «Le polemiche sterili sulle candidature – ha proseguito – non servono a nulla. Il sistema siciliano ha bisogno di essere irrobustito e di divenire un interlocutore forte all’attuale modello politico, per porre le basi di una Sicilia diversa. Ed il partito democratico nasce anche per porre un margine a questa deriva nella quale la politica stessa finisce per alimentare l’antipolitica e per avviare un’inversione di tendenza: dalla frammentazione all’unità, dagli esibizionismi alla sobrietà, dall’arroganza inconcludente alla forza delle idee. Il partito democratico si forma per restituire fiducia alla politica. Non è facile oggi parlare di fiducia nella politica, in una città che ha subìto la mortificazione di vedersi annullare l’esito di libere elezioni».
Genovese si è anche rivolto ai giovani, presenti in buon numero all’appuntamento: «Il nuovo corso inaugurato dal PD può fare sperare in una possibile fine dell’esodo dei cervelli». Né sono mancati i riferimenti alla decadenza dell’Amministrazione comunale di una settimana fa, «assurda» nei modi e soprattutto nei motivi tecnici. Ma Genovese ha anche detto che si ricandiderà a sindaco per riprendersi quello che è stato tolto da una sentenza contraria.
Dal canto suo Franceschini ha sottolineato come il nuovo partito abbia una cassa di risonanza nel Mezzogiorno: «La decisione di far ricadere la scelta del futuro segretario del PD in Sicilia su Francantonio Genovese – ha detto – è un atto di grande intelligenza e coraggio. Gli effetti positivi di questo metodo nel processo costitutivo del nuovo partito si potranno vedere per anni nella politica italiana e non solo nel nostro Paese. Finalmente una sfida pulita, trasparente e virtuosa per la leadership». «Non c’è dubbio – ha proseguito – che una grande partecipazione al voto, il 14 ottobre, e la scelta di un segretario nazionale forte, saranno il modo migliore non solo per rendere innovativo e attraente il processo di costituzione del PD, ma anche per dare stabilità al Governo e sostegno determinato all’attuale presidente del Consiglio, Romano Prodi». «E’ evidente – ha concluso l’onorevole – che il Partito Democratico nasce come un grande partito nazionale che ha la vocazione di avere all’interno tutto ciò che c’è nel Paese e di fare sintesi attorno a delle proposte anche coraggiose, come un grande partito può fare». (foto di Dino Sturiale)
