Sulla Fondazione “Taormina Arte” è polemica tra Regione ed enti locali. Presentate tre mozioni nei rispettivi Consigli

Sulla Fondazione “Taormina Arte” è polemica tra Regione ed enti locali. Presentate tre mozioni nei rispettivi Consigli

Sulla Fondazione “Taormina Arte” è polemica tra Regione ed enti locali. Presentate tre mozioni nei rispettivi Consigli

mercoledì 17 Febbraio 2010 - 15:25

L’assessore Strano durissimo con Comune e Provincia: «Da otto anni impediscono il funzionamento dell’ente per perpetuare forme di piccolo cabotaggio locale». Sull’argomento Risorgimento Messinese ed Mpa presentano tre mozioni identiche nei consigli comunali di Messina e Taormina ed in quello provinciale

L’ennesima polemica tra enti locali e Regione nasce attorno alla Fondazione “Taormina Arte”. Tutto nasce da un obbligo di legge, fissato dalla Finanziaria 2002, secondo cui l’omonimo comitato, costituito dai Comuni di Messina e Taormina e dalla Provincia, oltre che dalla Regione, andava trasformato in fondazione. Su questo presupposto, tra il 9 ed il 10 febbraio scorsi le giunte dei tre enti locali hanno approvato delle rispettive delibere con le quali, appunto, si trasformava il Comitato Taormina Arte in Fondazione, «rinviando al successivo atto del Consiglio comunale la determinazione dell’apporto da conferire alla Fondazione, da destinare a patrimonio della stessa». Quest’atto, approvato praticamente in contemporanea dai sindaci Giuseppe Buzzanca e Mauro Passalacqua e dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto, ha ricevuto una doccia fredda dalle dichiarazioni al pepe dell’assessore regionale al Turismo Nino Strano.

Il quale ha chiarito che «Taormina arte è stata trasformata in fondazione con la legge regionale n. 2 del 26 marzo 2002, assessore pro tempore Francesco Cascio. È una manifestazione interamente finanziata con fondi del capitolo 473302 del bilancio della Regione Siciliana, rubrica turismo. I responsabili degli enti locali, in particolare il sindaco e il presidente della provincia di Messina, hanno continuato a governare l’ente, senza mai conferire il patrimonio necessario a costituire la fondazione. E da otto anni impediscono, di fatto, il funzionamento dell’ente nella sua corretta forma giuridica. Per continuare a perpetuare nella gestione forme di piccolo cabotaggio locale. È documentabile in atti come la Regione abbia più volte invitato i responsabili a concordare le modalità di patrimonializzazione per il definitivo avvio della fondazione. L’ultimo incontro in calendario è previsto per il prossimo 16 febbraio. Va dato atto al Comune di Taormina di aver deliberato il conferimento al patrimonio di Taormina arte, di un immobile di pregio. La Regione ha per legge un ruolo ben definito, diverso da quello del semplice finanziatore. E non possiamo tacere – ha concluso Strano – che gli enti locali hanno obblighi che fino a questo momento hanno disatteso».

E’ chiaro che in corso c’è una vera e propria partita a scacchi tutta politica. In una posizione intoccabile appare Taormina, che ospitando la kermesse è impensabile possa rimanere fuori dai giochi. Non altrettanto si può dire per i Palazzi messinesi, in particolare per quello guidato da Buzzanca. Qui lo scontro è evidente ed ha diverse radici: una è lo scontro a livello regionale tra l’attuale governo e il Pdl lealista del quale fanno parte tanto Ricevuto quanto il sindaco; l’altra è la spaccatura interna alla ex An tra la corrente Nania (della quale Buzzanca è punta di diamante a livello locale) e quella di cui fa parte l’asse Strano-Briguglio. Come andrà a finire questa storia non è semplice da prevedere, nel frattempo, però, si muovono i consiglieri autonomisti e “affini” nei consigli di Provincia, Comune di Messina e Comune di Taormina.

L’AZIONE CONGIUNTA DI CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI

A Palazzo Corvaja si sono mossi Jonathan Sferra e Carmelo Valentino dell’Mpa, a Palazzo dei Leoni Giuseppe Lombardo e Roberto Gulotta, anch’essi dell’Mpa, e a Palazzo Zanca Nino Carreri e Salvatore Serra di Risorgimento Messinese, ormai considerabile a tutti gli effetti “branchia” dell’Mpa. I sei consiglieri hanno presentato tre mozioni identiche nei rispettivi ordini consiliari, evidenziando che «al fine di giungere alla corretta conclusione dell’iter amministrativo dell’approvazione della statuto, sia il comune di Taormina, che il Comune di Messina e la Provincia necessitano dei relativi tempi amministrativi per consentire ai rispettivi organi consiliari di approvare lo statuto e i relativi conferimenti patrimoniali e finanziari per garantire la funzionalità stessa della Fondazione, valutando anche la eventuale revoca e riapprovazione degli atti amministrativi già approvati». Ma nel frattempo? Cosa accadrà? «Gli imminenti appuntamenti con la fieristica del turismo internazionale richiedono una immediata programmazione dell’attività del 2010 di -Taormina Arte- con la certezza, sia gestionale e sia della copertura finanziaria, al fine di partecipare con un cartellone delle manifestazione definito e competitivo nei confronti delle altre kermesse internazionali. Senza contare che il patrimonio immobiliare, i beni mobili e strumentali, oltre alle risorse umane utilizzate in atto dal comitato -Taormina Arte-, non possono essere dispersi».

Dunque Sferra, Valentino, Lombardo, Gulotta, Carreri e Serra “impegnano” Passalacqua, Ricevuto e Buzzanca a richiedere alla Regione «la conferma dei trasferimenti 2010 almeno nella misura dell’Edizione precedente di-Taormina Arte-; di definire un percorso concertato, con la Regione Siciliana e gli altri enti relativo alla costituzione della Fondazione -Taormina Arte-, al fine di avviarne l’attività dal mese di gennaio 2011; di non compromettere, nelle more della costituzione della Fondazione, l’operatività del Comitato; di trasferire alla costituenda Fondazione il patrimonio immobiliare, i beni mobili e strumentali, e le professionalità acquisite dalle risorse umane utilizzate dal comitato-Taormina Arte-».

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