Laccoto (Pd): «Stato di calamità naturale per la zona dei Nebrodi». Corona(Pdl): «Evitare un disastro annunciato ad Ucria»

Laccoto (Pd): «Stato di calamità naturale per la zona dei Nebrodi». Corona(Pdl): «Evitare un disastro annunciato ad Ucria»

Laccoto (Pd): «Stato di calamità naturale per la zona dei Nebrodi». Corona(Pdl): «Evitare un disastro annunciato ad Ucria»

mercoledì 03 Febbraio 2010 - 09:38

Per l'esponente del Partito Democratico necessario un maggior impegno finanziario per affrontare i danni causati dal maltempo. L'esponente del Pdl chiede invece un intervento da parte di Regione e Comune per arginare il dissesto idrogeologico di Ucria

Il grande freddo ha fatto “ufficialmente” il suo ingresso nell’area dello Stretto: a conferma di ciò, qualora le gelide temperature non fossero già garanzia sufficiente, la prima neve che ha imbiancato le cime dei colli San Rizzo. Per Messina, dunque, una “piacevole” parentesi dal sapore montano, una vera e propria condanna invece per i centri e i villaggi dislocati sulla catena dei monti Nebrodi, in molti casi rimasti bloccati o letteralmente “paralizzati” dall’arrivo della “dama bianca”. E non va meglio lungo la fascia costiera tirrenico-nebroidea dove a creare disagi sono le violenti mareggiate. Un quadro tutt’altro che roseo dunque, che ha spinto il deputato regionale del Pd Laccoto, ad avanzare al governo nazionale richiesta di stato di calamità naturale nella zona dei Nebrodi.

L’esponente del Partito Democratico spiega infatti che l’attuale stagione invernale è stata segnata da eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato l’intero territorio della in Provincia di Messina – e più in particolare quello dell’area dei Nebrodi – causando in numerosi ambiti territoriali significativi episodi di dissesto idrogeologico. Già nel trimestre ottobre-dicembre 2009, alcuni Comuni della zona tirrenico-nebroidea avevano subito ingenti danni a causa di forti mareggiate, significative esondazioni di corsi d’acqua e numerosi ed estesi fenomeni franosi. Nel mese di Gennaio 2010 tali situazioni di rischio, a causa delle intense precipitazioni a carattere continuo e prolungato, si sono oltremodo accentuate determinando l’isolamento di intere comunità.

Caso emblematico quello del Comune di Capo d’Orlando che, già da tempo, vive una situazione di isolamento a causa di una frana che ha interrotto la SS 113 tra Brolo e Capo d’Orlando, l’insorgere di altri fenomeni di smottamento che hanno interessato i Comuni di Brolo (in particolare la frazione Lacco rischia da un momento all’altro l’isolamento), Caprileone, Gioiosa Marea, Ficarra, Longi, Ucria, la Strada Provinciale Caprileone-Longi con conseguente isolamento delle popolazioni residenti a Caprileone centro, Longi, Frazzanò e Mirto. «Non si tratta più, quindi, – conclude Laccoto – di fenomeni isolati che possono essere risolti con modesti impegni finanziari, ma occorre richiedere urgentemente lo Stato di Calamità Naturale per ottenere dal Governo Nazionale finanziamenti straordinari immediati, al fine di intervenire tempestivamente e scongiurare pericoli per le numerose comunità interessate».

Sul pericolo del dissesto idrogeologico che insiste sul territorio della provincia di Messina ancor di più dopo i temporali delle ultime settimane, interviene anche il deputato regionale del Pdl Roberto Corona che chiede un intervento immediato di Comune e Regione per far fronte al problema, soprattutto nel comune di Ucria: «Si tratta di uno dei centri maggiormente esposti al rischio frana e per di più si trova a scontare le inefficienze di una classe amministrativa che ha fatto poco o nulla per quanto riguarda la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idraulica. Praticamente della messa in sicurezza di gran parte del proprio areale».

Il rappresentante della Regione chiede infatti che venga scongiurato il pericolo che ad Ucria venga vissuto lo stesso dramma di Giampilieri:«Un intero costone del suo territorio comunale, in contrada Callina, sta massicciamente e paurosamente crollando – specifica Corona nell’atto ispettivo inviato al governo regionale e per il quale chiede risposta scritta e urgente». Un bollettino già abbastanza preoccupante considerando anche la già franata strada provinciale 136 (S.Piero Patti-Ucria) all’altezza del km 23, ancora chiusa al traffico.

Per questo, Corona, chiede alla Regione « indifferibili e urgenti interventi, al fine di attivare tutti gli organi competenti a evitare un annunciato disastro

ambientale, nonché di intervenire presso l’amministrazione comunale perché questa prenda le misure del caso».

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