Convention alla Saletta Visconti con D'Alcontres a fare gli onori di casa. Buzzanca attacca gli assessori Russo e Antinoro sulle vicende Piemonte e Teatro. Il sottosegretario contro il coordinatore regionale del partito

Non è un Pdl unito quello che corre verso l’Europa. E semmai ce ne fosse stato bisogno, la conferma è arrivata oggi pomeriggio da Gianfranco Micciché, sottosegretario al Cipe, vero mattatore della convention dedicata al -suo- candidato, Michele Cimino, assessore regionale al Bilancio. -Questo Pdl è un casìno-, dice senza mezzi termini, e rivolgendosi a Buzzanca e Ricevuto, seduti in prima fila, aggiunge: -Quando Forza Italia e An erano gestiti bene, non succedevano cose come quelle accadute in occasione delle vostre candidature-. Ed è inevitabile l’attacco nemmeno tanto indiretto all’attuale coordinatore Castiglione, mai nominato ma chiamato -l’altro-.

D’altronde anche D’Alcontres, -sponsor- locale di Cimino, ha sottolineato come ci siano componenti del Pdl che tutelano il loro territorio, come Micciché, e altre che lo fanno meno. E che la frattura tra Messina e Palermo sia ormai vicina all’essere insanabie lo esemplificano le parole di Buzzanca, che non ha risparmiato frecciate agli assessori regionali Russo e Antinoro sulle vicende legate al Piemonte e all’Ente Teatro. Ne emerge che alla fine il voto europeo servirà a dare un riferimento numerico ai rapporti di forza interni al Pdl, con gli uomini di Castiglione, Iacolino e La Via, contro l’uomo di Micciché, Cimino. E un candidato, Strano, sul quale An è -apparentemente- unita. Il 6 e 7 giugno si farà la conta. Dal giorno dopo nel Pdl si faranno i conti.