La Notte della Cultura: un successo che diventa istituzionale. Ecco quanto è costata

La Notte della Cultura: un successo che diventa istituzionale. Ecco quanto è costata

La Notte della Cultura: un successo che diventa istituzionale. Ecco quanto è costata

lunedì 15 Febbraio 2010 - 15:20

Il Comune ha speso meno di 25 mila euro (la metà dell’amichevole Juve-Monaco di un anno fa). La gente l’ha apprezzata nonostante il maltempo e per questo qualcuno la vorrebbe in primavera. Ardizzone: «Stiamo già pensando ad alcune novità per l’anno prossimo»

File chilometriche con l’ombrello in mano, volti soddisfatti fuori dai palazzi storici della città troppo spesso inaccessibili ai messinesi, luci accese e strade piene fino a tarda notte. Questi sono alcuni dei sintomi del successo bissato dalla Notte della Cultura, l’evento fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Giovanni Ardizzone, estremamente soddisfatto della risposta dei cittadini, superiore persino a quella dell’anno scorso. Gli unici mormorii sono arrivati per il meteo, anche quest’anno poco clemente. «Perché a febbraio e non a maggio?», la domanda che qualcuno si è posto quando l’acquazzone di sabato sera si faceva sempre più incessante. Domanda che abbiamo posto allo stesso Ardizzone, che ha spiegato come sia la Notte della Cultura di un anno fa che quella di quest’anno hanno avuto due momenti trainanti: la manifestazione “Rubens vede Caravaggio” e l’esposizione della “Vucciria” di Guttuso. «Inevitabile far coincidere la Notte della Cultura con questi due eventi», ha spiegato Ardizzone, il quale ha lasciato intendere che la manifestazione è divenuta ormai istituzionale e verrà riproposta anche l’anno prossimo, seppur con qualche novità già allo studio. Quali? Top secret, anche se si parla di un evento non più limitato ad una sola sera ma spalmato su più giornate “tematiche”, dedicate ognuna ad una tipologia di attrazione che la nostra città può offrire. Lo spirito è di fare meglio di anno in anno, d’altronde i margini di miglioramento ci sono sempre: ad esempio nell’abbattimento delle barriere architettoniche, aspetto un po’ trascurato in molti dei siti aperti sabato sera; o ancora nell’organizzazione della viabilità, che in alcuni casi ha lasciato a desiderare. Senza contare che dai cittadini, e dai nostri lettori, parte un coro: si metta a sistema l’anima culturale della nostra città 365 giorni l’anno. Il Comune ha il compito di fare da collante tra associazioni ed enti e per una notte l’anno ci riesce alla grande: la sfida è far diventare tutto questo non un evento ma una splendida quotidianità.

Il successo della Notte della Cultura va apprezzato anche in relazione a quanto è stato speso. Il Comune, che ha compartecipato ai costi insieme agli altri enti coinvolti (Teatro, Soprintendenza, Arcidiocesi, Provincia, Regione, Camera di Commercio, Università, Ersu), ha tirato fuori meno di 25 mila euro (per l’esattezza 24.700 euro). Se si pensa che un anno fa, per l’Epifania, venne speso esattamente il doppio per l’amichevole Juventus – Monaco al San Filippo, e che qualche settimana fa dalle casse di Palazzo Zanca sono usciti 40 mila euro per gli alberi di Natale, destinati già al “cimitero” degli arbusti, dire che questa somma sia stata spesa bene e per un fine, quello di far “vivere” Messina ai messinesi con grande intensità, più che apprezzabile, ci sembra doveroso. Ecco, nel dettaglio, la “nota spese” della Notte della Cultura: 1.800 euro alla Grafo Editor per la stampa dei programmi, 3 mila euro alla New Stage per l’illuminazione delle scale d’ingresso e di uscita e dell’interno della Cripta del Duomo; 759 euro alla ditta Vincenzo Miloro per i pannelli multistrato; 420 euro alla Milae Medical per i bagni mobili; 1.200 euro alla Berenato Design per la progettazione grafica; 500 euro alla Misericordia di Messina per l’assistenza ambulanze; 480 euro alla Audiorent Sicilia per l’illuminazione e la microfonia supplementare nella ex chiesa di S. Maria Alemanna; 990 euro all’associazione culturale “Secoli bui” per abiti di scena del XIII secolo, strumenti musicali e attrezzature varie; 1.604 euro al Raggruppamento Associazioni Cooperative Siciliane per il servizio di vigilanza nei vari siti; 464 euro alle Poste per l’annullo filatelico speciale; 3.625 euro all’associazione Cineforum Don Orione per la manifestazione “Il Vangelo secondo Pasolini” (mostra fotografica al Monte di Pietà e proiezione del film alla saletta Visconti); 1.094 euro alla Gescom Spa per i banner pubblicitari, 589 euro per tre autobus 1.228 euro per il tram all’Atm; 275 euro alla Puleo Viaggi per un autobus adibito al trasporto extraurbano; 840 euro alla ditta Trischitta per materiale pubblicitario; 600 euro alla Master Audiovisivi per il noleggio, l’installazione e l’assistenza tecnica dei sistemi audiovisivi; 816 euro alla ditta Piparo per il noleggio di un pianoforte a coda; 973 euro al Comando provinciale dei Vigili del fuoco per la vigilanza antincendio al Teatro Vittorio Emanuele; 3 mila euro per la Siae.

(foto Diego Buda)

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